Politik | Dal consiglio

Buoni cittadini fin da giovani

Approvata la mozione di Paul Köllensperger (M5S) per introdurre la materia di educazione civica e politica nelle scuole superiori in Alto Adige.

“Una cittadinanza vigile e consapevole è il fondamento di una democrazia in salute”, Paul Köllensperger (M5S) ha presentato con queste parole la mozione per introdurre l’insegnamento di educazione civica e politica nelle scuole superiori. Il consigliere provinciale ha poi sottolineato che avvicinare i giovani ai fondamenti della politica, del diritto pubblico, e costituzionale, dell’economia li aiuta a diventare cittadini attivi e responsabili. Come recita la raccomandazione 962 del parlamento europeo del 2006, ha continuato Köllensperger, “la competenza civica e la conoscenza di strutture e concetti sociopolitici dota le persone di strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica”, inoltre “la legge sulla Buona scuola prevede più autonomia alle scuole e il rafforzamento delle materie di diritto ed economia”. Date queste premesse il consigliere chiede quindi di incaricare un istituto di ricerca super partes, in collaborazione con Intendenza scolastica e LUB, di fare uno studio per valutare la situazione attuale riguardo l'insegnamento dell'educazione civica e politica nelle scuole in Alto Adige; di presentare i dati raccolti in questo studio nel corso di un incontro pubblico, proponendo anche un paragone con altri paesi quali, ad esempio, Austria, Svizzera e Germania; e terzo (punto emendato) di adoperarsi per rafforzare le competenze in materia di educazione civica e politica, uso dei media e partecipazione, e di presentare le misure necessarie a questo scopo anche nell’ambito di una revisione delle indicazioni provinciali. 

Favorevole all’iniziativa Brigitte Foppa (Verdi) che ha confermato l’appoggio del suo gruppo da sempre impegnato a promuovere la partecipazione attiva e la democrazia diretta, “l’educazione civica che, paradossalmente è ancora opzionale o si fa unicamente nelle scuole materne, con il cosiddetto Morgenkreis in cui i bambini prendono parola, va rafforzata”. Pollici alzati anche da Südtiroler Freiheit, SVP e Die Freiheitlichen; Pius Leitner invita tuttavia a introdurre inoltre come materia la storia dell’Autonomia, mentre la collega di partito Ulli Mair chiede di inserire storia, geografia, cultura dei costumi della provincia (Landeskunde), utile anche per i giovani nuovi concittadini, per capire che la democrazia non è fatta solo di diritti ma anche di obblighi. Per l’alfiere di BürgerUnion Andreas Pöder ai bambini si dovrebbero poter presentare tutti i partiti, senza timore di dimostrare che ci sono posizioni e partiti diversi. Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore) ha chiesto votazione separata di premesse e parte deliberante evidenziando la necessità di fare attenzione ad evitare condizionamenti da parte di chi propone l’educazione politica.

L’assessore Philipp Achammer ha annunciato appoggio alla parte dispositiva emendata. Il comma 3 originario (reintroduzione di diritto ed economia come disciplina di base per l’apprendimento dell’educazione civica e politica) non era condivisibile, perché il governo Berlusconi con la ministra Gelmini ha abolito questa materia di insegnamento. L’assessore ha ricordato, poi, che nelle scuole secondarie si è già promosso l’insegnamento interdisciplinare di questa materia (“ma non è possibile delegare tutto agli istituti scolastici”) e che in primavera la legge sulla scuola andrà di nuovo rielaborata per adattarla alla nuova norma statale. Potenzialmente d’accordo si è detto poi Achammer sulla questione relativa alla Landeskunde, segnalando infine che a livello statale, in riferimento alle misure di integrazione, si parla solo di lingua italiana, e la Provincia ha chiesto di considerare anche il bilinguismo. L’assessore Christian Tommasini ha affermato che in occasione dell’ultima riforma nazionale in provincia si è cercato di mantenere le materie diritto ed economia, e che si sta lavorando sulle materie cittadinanza e costituzione fin dalle elementari anche a livello extrascolastico. Con l’aggiunta di un riferimento alle strutture extrascolastiche, respinte le premesse con 10 sì, 19 no e 3 astensioni, la parte deliberante della mozione è stata approvata con 31 sì e 2 astensioni.