Wirtschaft | Lavoro dipendente

"Non ci sono i soldi per noi…”

I sindacati sono delusi: “nel bilancio approvato la Provincia stanzia fondi per quasi tutti gli ambiti importanti, a parte che per il proprio personale".

"Le somme previste nel bilancio provinciale per il rinnovo contrattuale nemmeno si avvicinano alle nostre richieste. Questo è incomprensibile e inaccettabile per il personale e per le loro rappresentanze sindacali.” 

Così i sindacati del pubblico impiego di Cgil-Agb, SgbCisl, Uil-Sgk, Asgb, Sag e Nursing Up. I rappresentanti delle categorie del pubblico impiego si incontreranno a breve per discutere insieme su come procedere. Prossimamente sono previste anche assemblee sindacali per decidere con il personale sulle ulteriori azioni.

"L'approvazione del bilancio provinciale in Consiglio non lascia infatti spazio alle trattative sul rinnovo del contratto collettivo di intercomparto - così i sindacati - , eppure sono stati previsti i fondi per quasi tutti gli ambiti importanti,  solo per il proprio personale non si trovano i mezzi sufficienti. Sembra che la politica sia del parere che i di pendenti pubblici non meritino un adeguato aumento stipendiale, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo il blocco del rinnovo dei contratti e degli stipendi del pubblico impiego".

"Da mesi cerchiamo di intervenire a livello politico, senza successo, ma ci si dimentica che il blocco delle trattative di questi anni ha generato una perdita del potere d'acquisto superiore al 10 %. Si preferisce ignorare che questo fatto ha provocato una contrazione dei consumi nella nostra provincia, mentre  l'aumento degli stipendi genererebbe da subito maggiori entrate fiscali che, insieme ad un aumento dei consumi, favorirebbero lo sviluppo del nostro territorio", concludono Cgil-Agb, SgbCisl, Uil-Sgk, Asgb, Sag e Nursing Up.

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Pat Cat So., 20.12.2015 - 09:01

Mamma Provincia fa un errore clamoroso. Mi spiego meglio. I dipendenti pubblici nella Provincia Autonoma di Bolzano sono circa 32.000. Ora, la maggior parte non è inquadrata in livelli dirigenziali, ma nei livelli più bassi. Ciò significa che gli emolumenti della maggior parte di questi dipendenti, si aggirano in media intorno ai 1400-1600 Euro al mese. A volte anche meno. Chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale, sa quanto sia cara la vita in provincia di Bolzano. Sa che rispetto al resto d'Italia il costo della vita è superiore del 30%-40% e che il peso fiscale pro capite è di gran lunga superiore rispetto al resto d'Italia. Così come le accise su benzina, gas, diesel ecc. Per non parlare degli affitti o del costo degli immobili. Tutto questi esempi, per dire che, nello stesso istante in cui alla maggioranza del popolo facente parte di quella che una volta veniva definita "fascia media" (e quindi non solo i dipendenti pubblici) viene tolto il potere di acquisto, anche i commercianti, gli artigiani, la vendita al dettaglio, l'economia locale in generale, prima o poi ne pagano le conseguenze. L'economia locale non gira soltanto intorno al turismo o intorno alle categorie "privilegiate" sostenute a suon di milioni da mamma provincia. L'economia locale è fatta anche e soprattutto di gente che giornalmente, facendo la spesa, pagando le bollette, comprando mobili, case, auto ecc. contribuisce a mantenere viva e prospera l'economia. Se la "fascia media" si estingue, si estinguono anche tutti coloro che di questa fascia media vivono. E con questi chiari di luna, il tasso di povertà pari al 17% della popolazione locale, stante alle recenti statistiche dell'ASTAT, è destinato a crescere, poiché a questi andranno ad aggiungersi anche i cosiddetti "working poor".

So., 20.12.2015 - 09:01 Permalink
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Pat Cat Mo., 21.12.2015 - 20:04

Trovo interessante il Suo punto di vista e ammetto di non averlo considerato. Sarà perché non sono di Bolzano e solo con il passare degli anni ho iniziato capire (e continuo nel mio tentativo di capire) i meccanismi che "muovono" questa Provincia. Cordiali saluti.

Mo., 21.12.2015 - 20:04 Permalink