Umwelt | Pesticidi

Che fine ha fatto l’esempio di Malles?

Passa fra le critiche il ddl sulle norme in materia di tutela fitosanitaria. Dello Sbarba (Verdi): “Poche competenze ai Comuni”. Köllensperger (M5S) : “Legge deludente”.

Un nuovo bagaglio di regole sull’utilizzo dei pesticidi, in riferimento a distanze, periodi consentiti, sanzioni, competenze dei Comuni e non solo. Questo il contenuto del disegno di legge presentato dall’assessore Svp Arnold Schuler in consiglio provinciale e approvato con 24 sì, 4 no e 3 astensioni nella seduta notturna di venerdì 8 aprile. Si tratta, ha specificato il firmatario, di norme già esistenti e di un adeguamento alle leggi della UE. Nessuna sostanziale novità rispetto al quadro normativo provinciale preesistente e alla sua norma di attuazione, sottolinea critico Riccardo Dello Sbarba (Verdi), nella sua relazione di minoranza. “L’unica novità positiva è sulla protezione delle api, dove si introduce un certo rafforzamento delle tutele, nel senso che vengono limitati meglio i periodi di fioritura durante i quali non si può spruzzare sostanze pericolose per le api e tali periodi vengono anche adattati alle zone della provincia e al variare delle stagioni”, si legge nel testo.

Nel contempo “il fatto più negativo di questo disegno di legge è che la maggioranza continua ad opporsi al riconoscimento di sostanziali competenze ai sindaci e ai comuni, cosa che consentirebbe di dare una copertura di legge provinciale alle insistenti richieste che vengono dalla società civile, e anche da una parte del mondo contadino, per una prevenzione degli effetti di deriva dei fitofarmaci più adattata alle diverse condizioni del territorio”. Snobbato apparantemente di proposito dalla maggioranza - precisa ancora Dello Sbarba - l’esempio di Malles: sembra che le normative approvate dal comune dopo il referendum vinto a larghissima maggioranza circa due anni fa, infatti, “inciampino nel vuoto giuridico mantenuto appositamente per far fallire quell’esperienza pilota su scala non solo provinciale, ma europea”.

Di contro, Schuler ha negato che la legge venga usata per affrontare quanto succede a Malles, dal momento che l’attuazione del piano nazionale è stata fatta dalla Provincia, pioniera in questo senso, quando nel comune della Val Venosta si parlava ancora di divieto assoluto di pesticidi. Da qualche settimana si è passati a discutere di distanze: è vietato su tutto il territorio comunale l’utilizzo di prodotti fitosanitari classificati come molto tossici o tossici a 50 metri (con una deroga dei prodotti biologici) dal confine delle aree utilizzate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili. Eppure, ricorda l’assessore, il piano nazionale segna il limite a 30 metri (prodotti bio compresi). La legge - chiosa Schuler - non vale solo per Malles, ma anche per gli altri 115 comuni dell’Alto Adige.

Nel corso della seduta è stata poi accolta la proposta di Paul Köllensperger (M5S) riguardo la promozione della consulenza e della formazione nel settore dell’agricoltura biologica. Per il consigliere provinciale, la cui maggior parte delle misure sottoposte all’attenzione dell’aula sono state bocciate - come ad esempio il sostegno per il passaggio all’agricoltura biologica e per le associazioni del settore, il divieto di utilizzo di erbicidi (glifosato) su tutte le aree pubbliche - la legge resta deludente. Dello Sbarba ribadisce che la normativa avrebbe potuto migliorare la situazione ampliando le competenze di Comuni, quale segno di pacificazione con il comune di Malles e certe associazioni del mondo dell’agricoltura. “Forse l’obiettivo è impugnare il regolamenti di attuazione del Comune di Malles, una scelta miope contro cui noi voteremo”, così l'esponente degli ambientalisti. Sigmar Stocker (Die Freiheitlichen), annunciando voto favorevole, ha affermato che ogni agricoltore deve essere libero di scegliere il metodo che preferisce, con il tempo che gli occorre. Secondo il collega di partito Walter Blaas, la legge, pur essendo sostanzialmente positiva, è in difetto relativamente al rispetto per l’autonomia dei Comuni.

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Oskar Egger Mo., 11.04.2016 - 14:21

È cosí sono riusciti, con la lobby ormai potente degli agricoltori (incrementata da agevolazioni ed benefici fiscali) a bruciare una chance che portava l' Alto Adige ad un cambiamento. Ci pensano, alla nostra salute, i nostri politici!!

Mo., 11.04.2016 - 14:21 Permalink