Twenty, aperto il processo a Spagnolli
L'aeroporto di Bolzano, sul cui potenziamento si deciderà al referendum del 12 giugno prossimo, ha un ruolo da comprimario nel processo aperto ieri in Tribunale a carico di Gigi Spagnolli, l'ex sindaco di Bolzano accusato di abuso d'ufficio per aver autorizzato l'ampliamento del centro commerciale Twenty contro il parere della commissione edilizia. La nuova ala del megastore di via Galilei, infatti, rientra nella zona di rischio dello scalo bolzanino ed è soggetta a limite di affollamento. Secondo l'accusa, consentendone la costruzione, Spagnolli avrebbe indebitamente favorito la famiglia Podini proprietaria della struttura.
Nel processo si sono costituiti parte civile il Comune di Bolzano (che teme un eventuale danno di immagine), il gruppo Tosolini (che sostiene che l'area ideale per la realizzazione di un centro commerciale sarebbe stata quella della Metro di via Volta, di sua proprietà) e il gruppo Aspiag, proprietario dell'ipermercato Interspar di via Buozzi. Complessivamente, nei confronti dell'imputato Spagnolli, le parti civili lamentano danni per una cinquantina di milioni di euro.
Nell'udienza di ieri, l'accusa ha chiesto l'acquisizione agli atti delle intercettazioni di alcune conversazioni telefoniche tra Spagnolli e la famiglia Podini. L'imputato ha chiesto il giudizio immediato. Tra i testi citati dalla difesa, i fratelli Giovanni e Alessandro Podini, l'ex assessore provinciale Thomas Widmann e Luis Durnwalder, all'epoca presidente della giunta provinciale. Il processo è stato aggiornato a settembre.
Se io fossi in una situazione
Se io fossi in una situazione simile, chiederei all'amico Benko di mettere già da parte una cinquantina di milioni d'euro in cambio di un ultimo favore che riapre la strada al Kaufhaus prima di dimettermi, tanto la pena per abuso d'ufficio è sempre la stessa. Ma visto che Spagnolli non è corotto come me e non ascolta ne i consigli miei ne quelli di Benko, dovrà sborsare quei soldi di tasca sua se viene condannato.