Gesellschaft | Etnie e dintorni

Nuova cittadinanza per i mistilingui?

Elena Artioli in Consiglio Provinciale ha depositato una mozione per chiedere una ricerca che permetta di far emergere il 'quarto gruppo', definendone quantità e qualità.
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Foto: Suedtirolfoto.com / Othmar Seehauser

salto.bz : La sua mozione nasce dai risultati della ricerca sulla distribuzione della ricchezza nelle etnie altoatesine? Persino il quotidiano Dolomiten ha messo in evidenza il fatto che sono le famiglie mistilingui quelle che stanno meglio. 
Elena Artioli - Proprio così. In realtà si tratta della mia vecchia battaglia, il mio core business, il motivo per cui sono entrata in politica. In questi giorni mi sono sentita confortata proprio da quella ricerca che in sostanza ci dà ragione, dicendo che i mistilingui ina Alto Adige hanno più possibilità nella vita. Una possibilità che non può essere negata. 
Devo dare atto comunque che su questa cosa anche Christian Tommasini ci sta provando in Consiglio Provinciale. Ogni volta che faccio una mozione sugli asili e le scuole trilingui lui le appoggia. Ha detto che ora vuole fare anche un nuovo gruppo di lavoro su questo argomento. L’ultima mozione che ho fatto e che è passata riguarda l’idea di rafforzare ancora di più negli asili italiani il trilinguismo. 

In effetti gli alunni plurilingui o mistilingui nella scuola altoatesina vivono una condizione molto particolare. Dopo la rilevazione sui mistilingui occorrerà per lo meno istituire la scuola plurilingue?
Certo. Gli insegnanti italiani hanno paura di perdere il loro posto di lavoro. Ma sono convinta che una volta che avremo rafforzato questo trilinguismo, poi anche il gruppo linguistico tedesco alla fine verrà dalla nostra parte. Anche loro sono molto interessati, in realtà.

Nella sua mozione lei parla del fatto che in un periodo di crisi per tutti i partiti occorrerebbe aver il coraggio di promuovere un'aggregazione unica dove i mistilingui possano sentirsi non solo a casa ma anche in grado di rivendicare il loro plusvalore. Non è un po’ un’utopia?
Io sono dell’idea che i tempi sono maturi e che questa cosa bisogna farla. La parcellizzazione non ha portato nulla di buono e la cosa ha riguardato tutti i partiti. Si stanno sgretolando infatti anche i partiti più forti. E’ il momento di avere coraggio e credere in un progetto del genere. 

Lei dice che mistlinguismo e plurilinguismo sono utilizzati come sinonimi. Questo però è vero tra la gente, ma non certo nella politica dove l’idea della Mischung è ancora vista come uno spauracchio. 
Il politico la vede così, ma la popolazione no. Sven Knoll non cambierà mai idea in tutta la sua vita e questo gli fa onore perché così almeno è coerente con i suoi principi di monolinguismo, razza pura e di tutto quello che vuole. Io penso invece che dobbiamo dare voce ai cittadini. Sia i cittadini italiani che i mistilingui chiedono il trilinguismo e vedono con invidia gli asili ladini. Chiedendo che venga finalmente fatta una cosa tutti insieme. 

La rilevazione sui mistilingui come potrà essere compiuta tecnicamente? La cosa è molto delicata e non si può considerare solo un campione. Va fatto un nuovo censimento ma con altri presupposti?
Io sono dell’idea che ai mistilingui va fornito uno strumento per potersi censire. Noi dobbiamo poterci registrare da qualche parte. Io l’ho già detto alla Provincia: non volete cambiare il censimento? Mi sta bene, ma dateci almeno una piattaforma, finanziata dalla Provincia, dove possiamo registrarci. Questa cosa noi dobbiamo poterla dire da qualche parte. S0olo in questo modo si potrà fare una politica lungimirante, perché se finalmente tu capisci che le famiglie mistilingui sono 40 o 50mila a quel punto ti comporterai in modo diverso sul territorio. Ma finché tu neghi l’evidenza e dici che non ci siamo e non esistiamo, non puoi certo fare una politica mirata sulla popolazione reale. 

Secondo lei i risultati di un’eventuale rilevazione sui mistilingui dovrebbero poi avere conseguenze sull’attuale sistema basato sui gruppi linguistici? Con magari anche una riformulazione della proporzionale? Ci sarebbero conseguenze politiche e amministrative non da poco…
Facciamo un passo per volta. Io non sono come Eva Klotz che per 40 anni ha detto Freiheit für Südtirol e poi si è ritirata dalla politica. Io preferisco fare un passetto alla volta e quindi sensibilizzare sul fatto che esistiamo e investire nelle strutture. Poi secondo me le cose verranno in automatico. Una volta dicevano che non esistevamo, oggi anche in aula in consiglio provinciale quando si parla di mistilingui l’unico che scatta in piedi indignato è Sven Knoll.

“D’altronde quando 10 anni fa mi sono candidata per la prima volta per la SVP un titolo come quello sul Dolomiten dedicato ai mistilingui che sono i più ricchi sarebbe stato impensabile”

Nella sua mozione lei parla di almeno un terzo se non addirittura la maggioranza degli abitanti della provincia che di fatto vivono in un contesto mistilingue (o pluriculturale). Da cosa deriva questa convinzione?
Se tu lavori in ufficio della Provincia e sei italiano ma i tuoi colleghi sono quasi tutti tedeschi, fai il patentino ed entri subito in un contesto bilingue. Basti vedere ad esempio Riccardo Dello Sbarba. Quando è arrivato lui non parlava una parola di tedesco, ma oggi a furia di stare in consiglio il tedesco lo sa benissimo ormai. E lui del mondo tedesco ha capito anche la mentalità.

Secondo lei Dello Sbarba non è più un 'italiano'?
Secondo me lui non si sente al 100% italiano. Di questo ne sono convinta. Con il tempo si assume una sensibilità che è completamente diversa. Quando capisci la lingua dell’altro poi non hai più così tante difficoltà a comprendere anche la sua cultura e le sue tradizioni.   

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Mensch Ärgerdi… Di., 25.10.2016 - 11:55

Oh! Sind bald wieder Wahlen, oder was? Wenn Frau Artioli mit ihren Käse wieder kommt, gibt es normalerweise wieder einen Sessel zu holen. Fragt sich nur mit wem sie dieses mal antritt, Casapound fehlt noch oder?

Di., 25.10.2016 - 11:55 Permalink