Gesellschaft | Violenza

Il tassista ‘violento’ resta operativo

A sorpresa la commissione Taxi di Bolzano decide di ’sospendere la sospensione’. Verdi disorganizzati: al momento del voto Lorenzini resta senza il sostegno di Planer.
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Foto: web

Eccesso di garantismo? Sembrava una formalità eppure tra lo stupore di tutti la commissione Taxi del Comune di Bolzano ha agito come Ponzio Pilato nel merito della brutta vicenda che lo scorso 2 dicembre ha visto coinvolto un tassista, accusato di aver insultato e malmenato una signora di origine africana.
A grande maggioranza la commissione del Comune ha deciso infatti di non sospendere per ora la licenza del tassista. Trincerandosi dietro al fatto che il dipendente di Radio Taxi non sarebbe ancora formalmente iscritto nel registro degli indagati da parte della procura. 

La decisione della commissione è giunta dopo un lungo confronto, durante il quale per ben due volte è stata ascoltata la registrazione audio dello ‘scontro’, realizzata dalla cliente del tassista con il suo smartphone. Un audio reso pubblico nei giorni scorsi dal quotidiano Alto Adige e quindi nel web e nei social e che sembrava aveva dato una chiara impressione di come si fossero davvero svolti i fatti. Suscitando un’indignazione presso che unanime. 

Ebbene: la commissione non ha ritenuto che vi fossero le condizioni per sospendere la licenza (da 2 giorni a 6 mesi secondo regolamento), decidendo invece di inviare al tassista ‘solouna lettera di richiamo. Sempre il regolamento prevede che la sospensione possa scattare nel caso in cui la violazione commessa venga ritenuta grave, condizioni evidentemente ritenute non presenti dai 6 membri della commissione che hanno votato contro la sospensione. 

La commissione Taxi del Comune di Bolzano è costituita da 11 membri ma durante la seduta di ieri 14 dicembre di membri ne erano presenti solo 10. A favore della sospensione si sono schierati l’assessora Maria Laura Lorenzini presidente della commissione, il sindacalista della CGIL Agostino Accarino e il tassista di Merano Anton Nindl.
Al momento del voto è risultato assente per un impegno in Provincia il consigliere comunale verde Tobe Planer, che avrebbe potuto dar man forte alla collega di partito Lorenzini nell’assunzione di una decisione dal così forte significato, non solo simbolico. Anche e soprattutto in seguito alla forte presa di posizione contro la violenza del tassista assunta ieri dalla consigliera provinciale Brigitte Foppa, politicamente molto vicina a Planer.

Contro la sospensione hanno invece fatto quadrato il consigliere comunale d’opposizione Carlo Vettori e il capitano dei vigili urbani Edda Ranalli. Insieme a loro si sono espressi contro la sospensione il presidente di Radiotaxi Bolzano Mauro Ortombina, i rappresentanti dei tassisti Bruno Pedroni ed Erich Domanegg ed infine l’avvocato Sara Tonolli
Antonio Ortombina a margine della riunione ha anche messo in discussione l’autenticità della registrazione audio del litigio, ritrovata sul telefono della cliente. Telefono recuperato dal marito della donna sul greto del fiume Isarco, dove il tassista l’aveva gettato dopo averlo sottratto alla cliente. 
Ortombina ha motivato i suoi dubbi facendo riferimento alla versione dei fatti riportata dal tassista, molto diversa rispetto a quella della vittima dell’aggressione. 

Ricordiamo che i fatti sono avvenuti nella notte del 2 dicembre scorso quando la presunta vittima - una biologa keniona di 33 anni residente a Bolzano da anni - sarebbe stata malmenata dopo aver chiesto al tassista che la stava riportando a casa in via Palermo dopo una cena con amici di non allungare in maniera immotivata il percorso prescelto (erano quasi le 2 di notte). Da ciò sarebbe scaturito il violento alterco, testimoniato dalla registrazione audio ed anche dalle lesioni riportate dalla donna, certificate da due referti in pronto soccorso rispettivamente di 15 e 8 giorni. 

La decisione assunta dalla commissione Taxi del Comune di Bolzano appare immotivata anche perché il tassista sarebbe invece già formalmente indagato per aver aggredito la donna. A carico del tassista pende infatti una denuncia per rapina (avrebbe sottratto alla donna 50 euro oltre al cellulare), minaccia aggravata e lesioni. 

Della decisione della commissione di non sospendere il tassista (l’assessora Lorenzini comunque si è riservata di riconvocare una seduta appena in grado di provare l’avvenuta iscrizione nel registro degli indagati) è stata accolta con sconcerto anche da parte del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi. Che lunedì scorso aveva dato praticamente per certa l’indicaizione per sospensione, convinto che la giunta comunale non avrebbe dovuto fare altre che prenderne atto rendendola operativa. 
Ai media a caldo ieri il sindaco del capoluogo ha parlato di eccesso di garantismo, dichiarando però di non poter procedere in segno opposto rispetto alle indicazioni date dalla commissione Taxi. 

Sui media la notizia della decisione di non sospendere il tassista è stata criticata dall’altra assessora della giunta Caramaschi Monica Franch, ma anche anche dalle consigliere comunali Sylvia Hofer, Nicole Mastella e Chiara Rabini
In merito ha preso posizione in maniera molto decisa anche il presidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo, parlando senza mezzi termini di un “provvedimento all’acqua di rose, offensivo per tutte le donne”.