Chronik | Corruzione

Condannati Baratter e Schützen trentini

La vicenda è quella relativa al cosiddetto 'patto elettorale' stretto dall’ex capogruppo del PATT con i cappelli piumati per farsi eleggere in consiglio regionale.
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Foto: Facebook

Ha suscitato un grande clamore la condanna comminata in primo grado all’ex capogruppo del PATT Lorenzo Baratter ed ai vertici degli Schützen trentini Paola Dalprà e Giuseppe Corona il merito alla vicenda del cosiddetto ‘patto elettorale’. 
Il consigliare provinciale in una precedente udienza aveva già concordato di avvalersi dell’istituto di ’messa in prova’ ai servizi sociali (100 ore di servizio civile all’Anffas), mentre Dalprà e Corona hanno scelto il rito abbreviato. I due capi dei cappelli piumati trentini sono stati condannati a 5 mesi e 10 giorni di reclusione per ‘corruzione elettorale’, pena alla quale è stato aggiunto il pagamento di 3mila euro alla parte civile rappresenta nel processo dal deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro

Secondo l’accusa Baratter prima delle scorse elezioni provinciali sottoscrisse un documento in virtù del quale si impegnava a “farsi carico di rappresentare le istanze della Federazione degli Schützen” e a versare alla stesa un contributo volontario di 500 euro al mese. Ottenendo in campo il "pieno sostegno nella campagna elettorale". 

Il processo ha avuto una vita piuttosto travagliata ed in un primo momento la Procura aveva anche chiesto l’archiviazione, che però è stata bloccata in seguito ad un’iniziativa di Riccardo Fraccaro che è stato ammesso parte civile. 

La sentenza emessa ieri dal Tribunale di Trento è stata commentata con grande enfasi dal Movimento 5 Stelle. Il deputato Fraccaro e il consigliere provinciale Filippo Degasperi hanno parlato sul piano politico di “ammissione di colpevolezza”, definendo il PATT “sedicente partito autonomista alleato del PATT”. E sparando a zero sul Consiglio provinciale la cui legittimità sarebbe messa in discussione dalla sentenza. 

“La giunta di centrosinistra non può continuare a governare se ci sono le prove che le elezioni sono state inquinate dal voto di scambio: chiediamo, pertanto, le dimissioni immediate non solo del consigliere Baratter, ma dell’intera giunta Rossi.”

La difesa di Baratter, Dalprà e Rossi attende ora le motivazioni della sentenza pensando già agli ulteriori gradi di giudizio. 
La vicenda del ‘patto elettorale’ lo scorso anno era stata commentata con incredulità da parte degli Schützen sudtirolesi. Il comandante Elmar Thaler intervistato da salto ebbe a dire in merito “da noi una cosa così sarebbe impensabile”.