Gesellschaft | La polemica

Meglio tardi che mai?

La Provincia di Bolzano conferma: il pacchetto Office 365 è stato installato finora solo sui computer di 421 dipendenti.
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Foto: Foto: Salto.bz

Doveva arrivare entro il 1 giugno, ma ci sono voluti 26 giorni affinché il gruppo Verde in Consiglio Provinciale finalmente ottenesse la tanto sospirata risposta alla Anfrage zur Schriftlichen Antwort, rivolta all’assessora Waltraud Deeg in merito allo stato dell’arte delle Licenze Microsoft in uso nella pubblica amministrazione provinciale

In un articolo dello scorso 27 maggio avevamo riassunto i contenuti dell’interrogazione, richiamando anche le precedenti tappe del vivace dibattito partito già lo scorso anno ed animato soprattutto da coloro che non hanno gradito nella pubblica amministrazione altoatesina l’inversione di marcia operata dalla scelta dell’Open Source del 2014 a quella Microsoft appunto del 2016. Con tanto di articolo di denuncia apparso su Il Fatto Quotidiano e accusa alla Provincia di Bolzano di essere un “esempio negativo di dipendenza da software proprietario”.

In un articolato documento (che trovate qui) l’assessora Deeg ha risposto a tutte le domande poste dai Verdi nella loro interrogazione (che trovate qui), confermando però in sostanza il nocciolo della questione. Ovvero che solo una piccola parte del nuovo software acquistato sia di fatto in uso negli uffici e sulle postazioni dei dipendenti provinciali. Sia pur di fatto in una situazione di transito verso una nuova concezione delle licenze MS Office più radicata sugli user e sul cloud, piuttosto che appunto sulle 'postazioni'. 
A più riprese nel documento (redatto in lingua tedesca) si conferma infatti quanto segue. 

“Das gesamte Office-365-Paket nutzen derzeit 421 Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter in der Landesverwaltung, während Teile der Lizenzen von allen Mitarbeiterinnen und Mitarbeitern der Landesverwaltung genutzt werden.”

Dunque il passaggio completo ai nuovi software è ancora di là da venire, visto che i dipendenti della provincia sono circa 9mila. Risultando ancora lontano l’obiettivo di ”completare tutte le installazioni ed i servizi connessi entro quest’estate”, come a noi espressamente dichiarato dal direttore di Ripartizione Kurt Pöhl nello scorso mese di aprile. 

L’articolata risposta dell’assessora Waltraud Deeg coglie l’occasione per ribadire il passo decisivo intrapreso dall’amministrazione provinciale attraverso l’adozione di MS Office 365 nell’ottica della modernizzazione dell’amministrazione provinciale. Introducendo in questo modo un cambiamento di paradigma nell’ottica di un’operatività più efficiente e collaborativa (“gestione e uso di documenti da parte di diversi utenti e utilizzo di dispositivi mobili”). E spiegando quanto cruciale sia l’adozione del cloud per rendere più agile e funzionale il sistema informatico ed amministrativo provinciale

Deeg ed i suoi ‘tecnici’ colgono l’occasione dell’interrogazione dei Verdi per ricordare comunque la complessità del cambiamento, legato ad una molteplicità di applicativi e di configurazioni hardware software nelle varie articolazioni dell’amministrazione provinciale. Riaffermando che per forza di cose si è dovuto procedere per così dire ‘per gradi’. Privilegiando in un primo momento (il 2016) le installazioni le cui licenze erano già scadute comportando problemi sia di operatività (aggiornamenti non più disponibili) che di sicurezza. Per passare poi ad una fase di test volta a ‘preparare’ le postazioni, nonché opportunamente formaregestori di settore’ e poi ogni singolo dipendente al cambiamento previsto. 

L’implementazione è in corso”, si legge in sostanza nella risposta di Deeg all’interrogazione. Confermando tempi lunghi. Ma anche rigettando l’idea che un presunto affrettato acquisto delle licenze nella primavera 2017 abbia comportato eccessive spese. “No al contrario, collegando il necessario acquisto delle nuove licenze con il rinnovo di quelle in scadenza ci ha consentito di ottenere degli sconti”, dice infatti a questo proposito Deeg nel documento. 

Non ci resta che vedere se anche questa risposta di Deeg e della Ripartizione 9 (Informatica) susciterà il consueto dibattito su salto