Politik | Doppio passaporto

Spirito europeo – o spettro?

La doppia cittadinanza ai sudtirolesi allontana i partiti di giunta: “proposta europea” per la SVP, “contraria all'Europa” per il PD. Sinistra/die Linke: "Come il 1934".
cittadinanza austriaca
Foto: change.org

Esplosa la bomba “doppio passaporto”, l'ipotesi di concedere al gruppo linguistico tedesco e ladino la cittadinanza austriaca infuoca il dibattito politico in Sudtirolo. Mentre il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ribadisce in un'intervista a Rai Südtirol che “l'iniziativa dell'Austria appare incomprensibile” e non ci si può permettere di “fomentare divisioni in Alto Adige”, gli organi centrali dei due partiti che compongono la giunta provinciale sudtirolese si riuniscono a Bolzano e commentano la decisione del nuovo governo di Vienna presieduto dal cancelliere Sebastian Kurz (ÖVP) e dal vice Heinz-Christian Strache (FPÖ).

“Chiariremo tutti i dettagli”

La direzione della Südtiroler Volkspartei plaude all'inserimento nel programma di governo austriaco di una richiesta avanzata da tempo dal partito di raccolta, in quanto – sottolinea l'Obmann e assessore alla cultura e scuola tedesca Philipp Achammer - “come abbiamo sempre chiesto, è una proposta di chiaro spirito europeo: un orientamento inequivocabile, perché scritto nero su bianco”. Nonostante questo, la SVP si distanzia dal tentativo di alcuni raggruppamenti di associare alla doppia cittadinanza “istanze nazionaliste, revisioniste e secessioniste”. La direzione della SVP chiede perciò al Parteiobmann di avviare al più presto colloqui con i rappresentanti del nuovo governo dell'Austria onde chiarire ogni dettaglio; per Achammer non vi è alcun dubbio che il cancelliere Kurz sarà “un partner eccellente” per gli interessi del Sudtirolo. E il senatore Karl Zeller aggiunge: "I populisti strumentalizzano una richiesta legittima, danneggiandola".

“Stop alle strumentalizzazioni”

Di tutt'altro tenore il partner di giunta. Il Partito Democratico dell'Alto Adige, per bocca del neosegretario Alessandro Huber del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, “esprime preoccupazione per le strumentalizzazioni sulla vicenda del doppio passaporto ai sudtirolesi, che parte da un presupposto errato: pensare di dividere la popolazione provinciale in cittadini italiani di serie A e di serie B sulla base di una presunta “linea di sangue” che ci ricorda pericolosi spettri del passato”. Secondo i vertici democratici altoatesini, “non è lo spirito europeo ed euroregionali che in questi anni il Pd e l'Italia stanno costruendo con importanti progetti di cooperazione transfrontaliera (Euregio su tutti)”. “In un'Europa che si vorrebbe sempre più unita e che dovrebbe lavorare nella direzione di un soggetto forte sullo scacchiere globale come gli Stati Uniti d'Europa – prosegue il comunicato di Tommasini e Huber – non si possono lacerare le comunità, aprendo scenari pericolosi, dai Balcani alla Spagna, inseguendo politiche di destra, xenofobe e nazionalistiche, perseguendo campagne di separazione etnica e ideologie di sangue”. 

“KURZsichtigkeit”

Intanto “die LinkeSinistra Italiana” dell'Alto Adige solidarizza coi compagni delle opposizioni in Austria e denuncia l'occupazione dei principali dicasteri da parte degli esponenti della FPÖ “nemici dichiarati degli stranieri, dell'Europa e della democrazia”: “Ministero degli interni, degli esteri e della difesa sono in mano all'estrema destra – scrive Stephan Felderer in rappresentanza della Linke sudtirolese – e già il 1934 ha mostrato quale pericolo rappresenti il controllo di polizia ed esercito da parte del medesimo partito estremista”.