Maria Elena Boschi sempre più sicura nel collegio di Bolzano e Bassa Atesina per la Camera. Il Corriere della Sera parla di “rebus risolto” per la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio dei ministri e renziana di stretta osservanza che correrà anche in tre listini del proporzionale (non si sa mai). Mentre i big decidono, sta a guardare il Pd altoatesino che stasera comunque, alle 18, si troverà per la riunione della segreteria con il coordinatore Alessandro Huber.

Dal fronte Svp intanto si attende direttamente da Matteo Renzi la comunicazione della scelta definitiva sul nome da schierare a fianco di quello di Gianclaudio Bressa sul collegio di Bolzano e Bassa per il Senato. Nessuna impazienza, assicura Karl Zeller. La Volkspartei dà un giudizio positivo di entrambe le scelte, qualora Boschi venisse confermata (come pare, ma nulla è certo fino alla fine). "C’è una direzione convocata d’urgenza – afferma –, non si sa ancora se per giovedì o venerdì. Inutile farla prima che il Pd abbia comunicato la sua scelta definitiva". L’Svp vanta un rapporto diretto con il livello nazionale che lascia poca voce in capitolo alla sezione locale dem. "Io – specifica il senatore uscente – ho rapporti con Renzi e Lotti e naturalmente mi sento anche con Carlo Costa e Alessandro Huber".

Per il senatore sia Bressa che Boschi (alla stregua di Graziano Delrio, ultimamente in allontanamento dai collegi regionali) sono "candidati di spessore", che già hanno dato prova di impegnarsi concretamente per le autonomie. Bolzano, Trento e Valle d’Aosta. "Per la regione è un onore ospitarli. Non capito chi ha messo in dubbio che Bressa dopo 15 anni di attività in Alto Adige e non a Belluno non faccia parte del Pd altoatesino. Lo trovo terribile. La nostra autonomia ha bisogno di appoggi forti e ci vuole un mix giusto di profili da mandare a Roma".

Continua infine il gioco a incastro dell’alleanza regionale Svp-centrosinistra autonomista per coprire tutte le caselle e accontentare le aspettative e gli appetiti dei partiti e dei singoli. Il Patt stasera ufficializza il nome per il secondo posto nel listino proporzionale sulla Camera condiviso con l’Svp. È altamente probabile, quasi sicuro, che la casella dopo Manfred Schullian vada a Emanuela Rossini, docente di lingue all’università di Milano, consulente di Trentino school of management e Fondazione Caritro, che piace all’Svp anche per la conoscenza della lingua tedesca (oltre all’inglese). Il consiglio del partito dovrebbe ratificare la scelta proposta dalla commissione elettorale. Per il Pd sicuri Michele Nicoletti e Alessandro Olivi, da vedere la quota rosa in più in base alla presenza di Boschi su Bolzano.