Lega, obiettivo tre consiglieri
Tre consiglieri provinciali, partendo dal magro risultato di 5 anni con un solo eletto nel tris con Forza Italia e Team autonomie (capolista Elena Artioli), come obiettivo elettorale per le provinciali. Una lista che si va componendo e che potrebbe schierare diversi consiglieri comunali, da Valeriano Galileo, Luca Dallago e Stefano Brugnara a Laives agli eletti bolzanini Carlo Vettori, Luigi Nevola, Kurt Pancheri, escluso Filippo Maturi che con senso di responsabilità (o del pudore) ha declinato perché già parlamentare. Il tutto in un momento favorevole per il partito che sente il traino del vento nazionale, il quale ha già dato un risultato tangibile. Per questa domenica a Pontida sono raddoppiati i pullman che porteranno i militanti locali al raduno che fu di Umberto Bossi e ora è di Matteo Salvini: si è aggiunta una seconda corriera con 70 persone in più oltre alle 50 dell’anno scorso.
Vento in poppa
La Lega a trazione salviniana, guidata in provincia di Bolzano dal segretario Massimo Bessone, sente il momento favorevole, confermato dalle ultime comunali in giro per l’Italia. E si prepara – senza fretta – all’appuntamento dell’autunno, dato che la lista sarà completata a ridosso di ottobre. La decisione spetta al coordinatore provinciale e sarà soggetta al vaglio del segretario federale e ministro dell’interno. “Stiamo definendo il programma e i nomi della lista” si limita a dire Bessone. “Saranno tutte persone che si impegnano per la Lega nelle amministrazioni e sul territorio e che si danno da fare per la causa”. Consiglieri e militanti dunque.
Stiamo definendo il programma e i nomi della lista. Saranno tutte persone che si impegnano per la Lega nelle amministrazioni e sul territorio e che si danno da fare per la causa (Massimo Bessone)
Possibili candidati
Nomi certi non ne escono nomi ma pare di capire che saranno tutte persone di provata fede e esperienza leghista, senza aggiunte dell’ultimo minuto, e in sintonia con il segretario a cui spetta la scelta. Bessone pescherà dai consigli comunali che vedono la presenza di eletti del Carroccio: oltre a Bolzano Merano, dove ci sono Alessandro Maestri e Rita Mattei, Salorno, che schiera Mario Tondini, Ora con Tiziana Piccolo. Da Bressanone verrà il segretario che aprirà la lista. Da Laives invece è arrivato il no di Giuliano Vettorato che preferisce “impegnarsi per il suo territorio”. Anche Maturi ha declinato. Per Bessone il suo doppio incarico in Comune e Parlamento (non c’è incompatibilità) non è un problema: “Decide l’interessato, nel modo che preferisce. Per quanto mi riguarda ci sono altri problemi di cui occuparci”, precisa.
Il doppio incarico di Maturi? Decide l'interessato. Non vedo problemi, ho altro a cui pensare
No al M5s
Quanto all’obiettivo elettorale, il segretario punta sui tre consiglieri eletti: “Ci sono dei sondaggi commissionati dall’Svp che ci assegnano due rappresentanti, ma noi puntiamo a fare anche il terzo”. Alle provinciali la Lega correrà da sola. Niente alleanze in vista, che sarebbero difficilmente digeribili, con i 5 stelle in chiave locale, secondo la linea avallata da Salvini per tutte le regioni, dato che quella con i pentastellati è ritenuta una coabitazione da tenere in piedi solo finché sarà utile. Riguardo al "centrodestra unito", Bessone è netto: "Quelli che hanno fallito negli ultimi anni vogliono vendere questa come la soluzione per gli altoatesini, invece lo è per le loro poltrone".
Il centrodestra unito? Quelli che hanno fallito negli ultimi anni vogliono vendere questa come la soluzione per gli altoatesini, invece lo è per le loro poltrone
Gazebo e Pontida
La strategia resta il maggiore radicamento sul territorio altoatesino, nel quale finora il Carroccio non ha sfondato, sfruttando il vento nazionale sull’onda della pervasività mediatica e politica del segretario federale. “Faremo gazebo anche in posti dove siamo poco radicati, vedi il val Gardena, a Ortisei, e torneremo a Brunico. Poi saremo anche in luoghi simbolici al Brennero. Estate e vacanze permettendo, lavoreremo con il vento in poppa” aggiunge Bessone. Che l’onda ci sia è indubbio, da vedere quanto durerà e quanto è solida.
A Pontida domenica andiamo per sentire direttamente dai nostri esponenti nel governo cosa stanno facendo per il Paese. Da un anno all’altro i bus dall’Alto Adige sono raddoppiati, non è poco. C’è un pullman con 70 persone e un altro da 50 dei Giovani padani
“A Pontida domenica – conclude – andiamo per sentire direttamente dai nostri esponenti nel governo cosa stanno facendo per il Paese. Da un anno all’altro i bus dall’Alto Adige sono raddoppiati, non è poco. C’è un pullman con 70 persone e un altro da 50 dei Giovani padani”.
Bei diesem Kandidaten -
Bei diesem Kandidaten - Angebot der Lega werden viele unserer italienischen Landsleute direkt SVP wählen. Vielleicht bringt Köllenperger eine bessere Gruppe zusammen?
Dunque, la Lega vince
Dunque, la Lega vince dappertutto. Anche a Pisa, che è antica città padana popolata dai discendenti del popolo Nutriobardo. Cosa manca affinché possa affermarsi anche in Alto Adige? Secondo me una candidatura forte e interetnica. Ci sarebbe per esempio Ulli Mair, da considerare. Sono mesi che la Mair si spertica in lodi all'indirizzo del nuovo corso salviniano, che ne imita lo stile espressivo e che in segreto recita la famosa poesia di Whitman ("O Captain! My Captain!"). La Ulli sarebbe perfetta, potrebbe portare in dote un pacchettino di voti tedeschi (irraggiunugibili contando solo sugli stentati mezzi di un Bessone, che già non si sente a suo agio nella lingua italiana...) e sfruttare a più non posso in campagna elettorale la sua postazione abitativa, che come noto affaccia su piazza del degrado (un video al giorno e il gioco è fatto). Anche per il discorso indipendentista - un tempo cavallo di battaglia dei Freiheitlichen, oggi un po' caduto nel dimenticatoio - stare con la Lega nazionale è meglio che stare in un partitino locale schiacciato dalla massiccia ombra autonomista della Svp (e il prossimo selfie davanti ai boccaloni di birra potrebbe essere a tre: Salvini, Strache e la Ulli). Nella Lega apprezzano il paroliberismo, il futurismo sgangherato degli annunci, e le bandiere di ogni foggia (Ulli a Pontida farebbe furore, anzi fuvove). E voi che ne pensate, amici?
Antwort auf Dunque, la Lega vince von Gabriele Di Luca
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Ricapitolando: l'altoatesino
Ricapitolando: l'altoatesino di lingua italiana potrebbe votare la LEGA, capitanata a Roma da Matteo Salvini, che sta facendo furore a chiacchere, la cui natura locale però è più autonomista della SVP, dato che è stato forse l'unico partito a proporre l'autodeterminazione. E' bene ricordarlo e dobbiamo rimarcalo. Chi vota LEGA vuole in sostanza l'autodeterminazione dell' Alto Adige Südtirol. Ripetiamolo, chi vota vota LEGA vuole in sostanza l'autodeterminazione dell' Alto Adige Südtirol. Chi non capisce questo è chiaro che non ha capito l'autonomia e quindi si merita la LEGA e quindi l'autodeterminazione dell' Alto Adige Südtirol.