Tutta invidia
“Tutto falso, mi vogliono denigrare”. Massimo Bessone, commissario della Lega in Alto Adige, dopo la bufera che lo ha travolto negli ultimi giorni, ora punta il dito sulla stampa: “Si fa dello sciacallaggio nei miei confronti”. Al centro della diatriba le conversazioni di whatsapp, rese note dai giornali locali, in cui viene accusato il gotha del Carroccio di chiedere soldi agli aspiranti candidati delle prossime elezioni provinciali. Bessone ha presentato denuncia contro ignoti in questura.
salto.bz: Bessone, ha metabolizzato il colpo in queste ore?
Massimo Bessone: Mi si vuole denigrare in un momento importante della campagna elettorale ma io sono sereno. Ovviamente è tutto falso, né credo che Pietro Capone (il giovane imprenditore che secondo le accuse avrebbe chiesto soldi ai candidati per conto di Bessone, ndr), che peraltro non è un mio collaboratore visto che di collaboratori non ne ho, ma un militante, c’entri qualcosa con questa storia. Tutto è partito da una mail inviata da questo sito, guerrillamail, che dà la possibilità di effettuare una registrazione che dura pochi minuti e poi scade. Quegli scambi di messaggi non sono che un fotomontaggio molto semplice da fare, me ne sono accorto io stesso facendo delle prove insieme a mio figlio. Capisco che certi giornalisti abbiano un’ideologia politica diversa dalla mia ma trovo altamente scorretto vedere sbattuto il mio nome in questo modo sui giornali, quando in vita mia non ho mai rubato nemmeno un pacchetto di gomme. È sciacallaggio mediatico. Io non ho chiesto un euro a nessuno.
Non dovrebbe piuttosto guardarsi le spalle all'interno del partito?
In questo momento sono una persona che sta antipatica a molti. La Lega è il primo partito, io ne sono il Commissario in Alto Adige e potrei verosimilmente entrare in consiglio provinciale, è mai possibile che possa auto-sabotarmi mettendo su un teatrino del genere? La verità è che se vengo screditato qualche esponente del centrodestra o del mio stesso partito pensa di poterne trarre vantaggio. Comunque quest’attacco non mi stupisce, non sarà il primo né l’ultimo. Ho sporto denuncia e ho fiducia che la polizia troverà il colpevole. E lui la pagherà.
È sciacallaggio mediatico. Io non ho chiesto un euro a nessuno.
Qualche sospetto?
Potrei dirle che sono stati tutti e nessuno.
È così intossicato il clima nella Lega?
Come in ogni partito c’è invidia. In questo caso si manifesta nei confronti del mio ruolo e non della mia persona. Perché sono il capolista, perché la lista la compongo io e perché sono il rappresentante di Salvini in questo territorio. In ogni caso non è detto che l’artefice di tutto sia uno dei nostri, anche perché in questo modo non ha danneggiato solo me ma tutto il partito. Sono amareggiato, certo, ma se mi avessero dato dell’incompetente l’avrei accettato di più, ci sta che qualcuno possa pensarlo, ma sulla mia onestà non transigo.
E Salvini che ne dice? È stato informato dell’accaduto?
Prima ancora che uscisse sui giornali gli ho inoltrato la mail “incriminata” con gli screenshot ma non ho ricevuto risposta. Del resto sia io sia lui abbiamo molto da fare in questo periodo.
Se vengo screditato qualche esponente del centrodestra o del mio stesso partito pensa di poterne trarre vantaggio.
Deluso dalle reazioni degli avversari del centrodestra?
Ho fatto caso che Marco Galateo (Fratelli d’Italia, ndr), espulso dalla Lega e che tra l’altro ho difeso fino all’ultimo giorno, ha scritto su Facebook di “veleni sulla Lega altoatesina”. Ma ognuno fa il suo gioco, anche se io non mi sarei mai permesso di mettere bocca nelle faccende altrui. Ha però riconosciuto la mia onestà, come molti altri.
Che la Lega abbia bisogno di soldi per la campagna elettorale, viste le magagne a livello nazionale, non è un mistero, però.
Non ci servono più di tanto, anche perché non faremo grandi cose. Con la quota che versano i numerosi parlamentari che abbiamo ci paghiamo la campagna elettorale.
Io non prendo soldi né rimborsi dal partito, lo faccio perché sono innamorato della Lega e perché ho a cuore i suoi ideali, e tutti quelli che fanno politica nel Carroccio dovrebbero comportarsi nello stesso modo.
Sui 49 milioni che la Lega deve restituire cos’ha da dire? Posto che se il partito cambia nome la magistratura, a quanto pare, non potrà intervenire sui versamenti futuri, anche se Salvini ha già detto che il nome non si tocca.
Il nome non deve cambiare anche se l’importante è il contenuto. Chi predica bene e razzola male, chi dice “Roma ladrona” e poi si comporta nella stessa maniera, chi ha sbagliato deve pagare il doppio (e infatti ci sono state dimissioni ed espulsioni), perché ci stanno rimettendo tutti. Io non prendo soldi né rimborsi dal partito, lo faccio perché sono innamorato della Lega e perché ho a cuore i suoi ideali, e tutti quelli che fanno politica nel Carroccio dovrebbero comportarsi nello stesso modo.
Qualche anticipazione sui nomi che compariranno in lista oltre il suo e quello della consigliera comunale di Merano Rita Mattei in seconda posizione?
Posso dire che non ci saranno sorprese. Che ho inserito tutti i consiglieri comunali che mi hanno chiesto di candidarsi, e che non ho messo persone esterne alla Lega perché ho bisogno di gente che creda veramente nel partito. Al terzo posto ci sarà Nevola o Vettori.
È vero che c’è stata polemica nella Lega per la formazione della lista delle provinciali? Per le decisioni prese in totale autonomia?
Il Commissario decide da solo, mi sono consultato con Milano e con i miei qui chiedendo già più di un mese fa chi si fosse voluto candidare. Più di così… Direi che è stato giusto lasciarli un po’ sulle spine e vederli lavorare per il partito.
Non ho nulla contro il colore della pelle o la lingua ma sono il leader della Lega in Alto Adige e devo avere dei concetti chiari, che non mi hanno imposto ma che ho sempre condiviso.
Su cosa punterete in campagna elettorale? Per quanto redditizia non mi dica che sarà di nuovo tutta propaganda contro l’immigrato invasore…
Punteremo su sanità, le lunghe liste d’attesa negli ospedali, e poi scuola, anziani, flat tax, bilinguismo. Siamo un partito territoriale che lavora per le persone sul territorio. E io vorrei lavorare per gli italiani, i tedeschi, i ladini, e anche gli stranieri che si danno da fare in Alto Adige. E questo non è scontato da dire per un leghista. Non ho nulla contro il colore della pelle o la lingua ma sono il leader della Lega in Alto Adige e devo avere dei concetti chiari, che non mi hanno imposto ma che ho sempre condiviso.
Il presidente Kompatscher ha detto che i futuri partner di governo dovranno rispettare 3 principi cardine: l’autonomia, l’Europa e la convivenza. Non è che qualcuna di queste condizioni vi “squalifica” in partenza?
Premetto che non ho preso accordi con nessuno e che non ne prenderò fino al 22 ottobre. Sul primo punto con la Svp ci troviamo, e poi la ministra Erika Stefani ha detto che si batterà per un’autonomia sempre più forte. l’Europa ci va benissimo purché lavori per gli europei e non solo per la Germania. L’Europa va riformata e credo che su questo con il presidente Kompatscher ci intendiamo. Sulla convivenza io sono con chi si impegna per migliorarla, insomma convivo con chi vuole convivere con me.
Kann den je, eine Partei wie
Kann den je, eine Partei wie die Lega, die zusammen mit Le Pen und Orban die EUROPÄISCHE UNION aus den Angeln heben will, ein Partner der SVP sein ? Müsste diese stärkste Partei Südtirols nicht dringend Farbe bekennen und eine Zusammenarbeit mit der Lega klar ausschließen ? Europa braucht dringend den Status einer föderativen Union, die nach dem Prinzip der Subsidiarität handelt. Wer dazu bereit ist der warte nicht eine rechtsradikale, verlogene Übermacht ab. Wir brauchen die Vereinigten Staaten von Europa, Macron und Merkel mögen dazu ehestens die Initiative ergreifen ! Die EU sabotieren hat zur Folge, dass das europäische Wertesystem fürs Weltgeschehen wesentlich an Bedeutung und an Einflußmöglichkeiten verliert. Damit würde das derzeit einzige Friedensprojekt Gefahr läufen, zu Grabe getragen zu werden. Dann würden die europäischen Staaten zu belanglosen "Nationen", den Launen von Präsidenten wie Trump, der Geldmacht der Scheichs, und dem zielstrebigen China machtlos ausgeliefert.