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“Tiriamo dritto”

Entro il 2018 stop alle aperture domenicali dei negozi, promette Di Maio. Il ministro Fraccaro: “Supereremo il selvaggio West delle liberalizzazioni”.
Fraccaro, Riccardo
Foto: M5S

Sulla scottante questione della liberalizzazione Monti il governo giallo-verde accelera. Dopo l’avvio, la scorsa settimana, dell’esame in Commissione Attività produttive della Camera delle proposte di legge sulla regolamentazione degli orari di apertura e chiusura di negozi, ora si parla anche dei tempi: “Sicuramente entro l’anno approveremo la legge che impone uno stop nei weekend e nei festivi alle attività commerciali”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio precisando che ci sarà un meccanismo di turnazione e non una chiusura totale, “resta aperto il 25% e l’altra parte chiude a turno, ci sarà sempre un negozio sotto casa per fare spesa”.

Se l’iniziativa dell’esecutivo aveva già incassato a livello locale l’ok di Philipp Moser, presidente dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige, non mancano però le divisioni sul tema. La cosa non preoccupa il Movimento 5 stelle che non ha intenzione di cedere terreno ai detrattori: “Sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali la maggioranza presenterà una proposta in grado di tutelare lavoratori e Pmi, in modo da ripristinare regole certe in un settore dove vige la legge del più forte. Le resistenze che arrivano dai partiti di minoranza sono evidente espressione dell’ennesima sudditanza nei confronti delle lobby. Noi tireremo dritto e approveremo la legge in Parlamento al più presto per dare al Paese una normativa in grado di superare il selvaggio West delle liberalizzazioni”, dichiara il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro.

Intervenire sulle chiusure festive significa accogliere le istanze del Paese reale

“È un dato oggettivo che, di fronte alla concorrenza sleale delle multinazionali, non si sono registrati né un aumento dei consumi né maggiori assunzioni ma solo pesanti ricadute sociali. A farne le spese - aggiunge il Ministro - sono i diritti dei cittadini, le piccole e medie imprese che vengono messe in ginocchio dai grandi gruppi di potere e le famiglie italiane. Intervenire sulle chiusure festive significa accogliere le istanze del Paese reale, basti pensare all’ondata di scioperi in tantissime Regioni di pochi mesi fa contro le aperture festive e alla richiesta di Confcommercio e Confesercenti di approvare la nostra legge. Peraltro una proposta simile ha raccolto ben 150mila firme ed è nostro compito tradurre in atti concreti la volontà popolare, con buona pace di chi l’ha sempre calpestata e vorrebbe continuare a farlo. Il cambiamento è arrivato, ora - conclude Fraccaro - la qualità della vita dei cittadini conta più degli interessi di pochi”.