Politik | Reazioni

Di polemiche e infrastrutture

Areale, critiche sui tempi per l’ok all’accordo. Della Ratta: “Il documento non l’abbiamo nemmeno visto”. Nuovo scontro intanto sullo spostamento in galleria dell’A22.
municipio Comune Bolzano
Foto: Comune Bz

C’è chi esulta e chi no. Sul mega-progetto dell’areale ferroviario di Bolzano, il cui accordo di programma è stato firmato ieri (3 luglio), si registra la scontata esultanza del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi che giudica l’opera un tassello fondamentale per “il futuro della nostra città in piena sintonia d'intenti politici e amministrativi con la Provincia”, non si tratta più della “ferrovia che divide, ma la ferrovia che unisce verso la creazione di un quartiere moderno e funzionale (ci vorranno 15 anni per ultimarlo, ndr) con abitazioni per i cittadini, una casa di riposo, un hotel, negozi, servizi, un centro culturale e multidisciplinare anche per i giovani, una piscina coperta da 50 metri. Vogliamo una città al passo con i tempi e che guardi con fiducia al futuro e quel futuro è già cominciato”. Come già annunciato, l’indagine di mercato che seguirà il voto in consiglio dovrà testare l’interesse di potenziali investitori disposti a partecipare al bando di gara, e la Signa del magnate austriaco René Benko fa già capolino. 

L’entusiasmo del sindaco, intanto, viene condiviso anche dall’assessore Juri Andriollo:

Ma non mancano anche le critiche. Il socialista Claudio Della Ratta lamenta infatti il poco tempo riservato al consiglio comunale per decidere sull’eventuale ratificazione dell’accordo per la variante urbanistica, passaggio obbligatorio per proseguire con l’iter che, se tutto va secondo i piani, condurrà all'inizio dei lavori nel 2021. “Parliamo del progetto più importante per la città di questi ultimi anni, se non della sua intera storia”, sottolinea il consigliere comunale. E ancora: “I contorni del progetto si conoscono solo a grandi linee, dato i dettagli sono stati discussi e decisi esclusivamente a livelli apicali - riferisce in una nota Della Ratta -. Noi consiglieri questo accordo non lo abbiamo ancora in mano per analizzarlo in profondità. Si parla oltretutto di una dichiarazione di riservatezza da rilasciare al momento della consegna, dimenticando che abbiano firmato un codice etico e questo deve essere sufficiente ed esaustivo. Mi domando inoltre se venissero apportate delle  modifiche cosa succederebbe. Dovrebbe essere rifirmato?”.

 

L’A22 che divide

 

C’è poi un’altra polemica che interessa da vicino il Comune di Bolzano: lo spostamento in galleria dell’A22 contro il quale ha votato all’unanimità il consiglio comunale di Laives, il cui territorio è in parte interessato dal tracciato. Nel mirino l’amministrazione guidata da Caramaschi, rea di aver inserito nel proprio Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) l’ipotesi dello spostamento. “In primo luogo il Piano è ancora in discussione, e inoltre ricordo che da oltre 40 anni l’autostrada del Brennero con il suo carico di traffico e conseguente inquinamento, attraversa la città capoluogo - dice il sindaco -. Capisco l’interesse di Laives e dei suoi amministratori, ma è altrettanto vero ed innegabile - sottolinea Caramaschi - che da troppi anni Bolzano subisce l'asfissia di un’autostrada, unica in Italia in tal senso, che passa all'interno del suo centro abitato”.

Dunque per Caramaschi l’unica soluzione tecnica possibile è l’allontanamento del tracciato dell'A22 al di fuori del centro abitato e quindi in galleria, “senza che con questo si debba e soprattutto si voglia danneggiare in alcun modo il vicino Comune di Laives. Starà ai tecnici e solo a loro trovare le soluzioni più idonee, ma lo spostamento in galleria dell'A22 è un punto fondamentale ed irrinunciabile per la lotta all'inquinamento del capoluogo con i suoi abitanti che non dovranno più essere costretti a sopportare il carico inquinante di milioni di veicoli che percorrono in su ed in giù l'autostrada. Ricordo, per altro, di aver sempre sostenuto pubblicamente e anche in occasione di specifici incontri sulla mobilità e sulle relative infrastrutture, sia con il presidente Kompatascher che con lo stesso sindaco Bianchi, che l’obiettivo di Bolzano è spostare l'A22 senza danneggiare Laives”.

Il primo cittadino ribadisce infine che saranno i tecnici a individuare la migliore soluzione possibile, “ma attaccare il capoluogo per questo, non è accettabile. Nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è, ad oggi, inserito un tracciato di massima, in attesa che si definiscano i dettagli nella fase progettuale. Spiace per altro che gli amministratori di Laives dichiarino pubblicamente che intendono attivarsi nelle varie sedi affinché ciò non avvenga”.