La nuova Bolzano (sud)
Una doppia delibera, un dispositivo dai medesimi contenuti approvato dalle due giunte, provinciale e comunale, in seduta separata ma nella stessa mattinata. Segno della “sintonia” sulle grandi opere tra Provincia e capoluogo, o meglio tra Arno Kompatscher e il sindaco Renzo Caramaschi che degli interventi di respiro - innanzitutto l’areale - ha fatto la sua bandiera, per il mandato che si avvia a conclusione e (forse) per il bis. Ecco il contesto dell’accordo di programma firmato a Palazzo Widmann. Tema, la suddivisione dei costi e dei compiti per i primi quattro interventi dell’Agenda Bolzano sulla viabilità, a partire dal sottopasso di via Grandi.
Grandi opere, si procede
Via libera quindi al “piano per la riorganizzazione della viabilità della zona produttiva di Bolzano sud”. L’accordo di programma per i quattro interventi firmato dal sindaco Caramaschi, al termine di una seduta straordinaria della giunta comunale, e dall’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider punta a migliorare viabilità, mobilità e raggiungibilità della città nei prossimi anni.
Le opere approvate sono 4 delle 13 misure straordinarie dell’Agenda Bolzano per il riassetto della mobilità urbana, il miglioramento della qualità della vita e la diminuzione delle emissioni inquinanti dovute soprattutto al traffico di attraversamento della città. “Con queste misure risolviamo i nodi del traffico nella città e nelle zone circostanti. Gli interventi ci consentiranno di migliorare sensibilmente la mobilità urbana dal punto di vista sociale, ambientale ed economico rendendo più sostenibile tutto il contesto cittadino” afferma Kompatscher.
Il piano ha un valore complessivo di 42 milioni di euro, finanziati in parte dalla Provincia (75%) e in parte dal Comune (25%) sulla base della provenienza dei flussi di traffico diretti in città. L’opera principale riguarda il sottopasso di via Roma (31 milioni di euro). Le altre opere sono la riconfigurazione di via Grandi (1,6 milioni di euro), la ridefinizione degli svincoli di via Innsbruck e delle relative connessioni con l’attuale statale del Brennero (2,2 milioni di euro) e la riconfigurazione del tratto tra via Buozzi e via Pacinotti a partire da via Einstein fino a via Galilei (7,2 milioni).
Parola d’ordine: snellire
Obiettivi delle opere approvate sono lo snellimento dell’interconnessione tra il casello autostradale di Bolzano Sud, la statale 38 verso Merano, la statale 12 del Brennero e le aree centrali della città, nonché il miglioramento dell’accessibilità all’area di Bolzano sud per agevolare gli spostamenti e tutelare la competitività delle imprese insediate. L’accordo prevede ora la progettazione delle singole opere, secondo tempistiche diversificate per ciascun intervento.
“Una volta pronti i progetti definitivi potremo entrare nella fase di appalto e, assegnati i lavori, iniziare al più presto con gli interventi” ha aggiunto Kompatscher. “Il protocollo d’intesa pone le basi per una riorganizzazione in chiave più sostenibile della mobilità nella zona produttiva di Bolzano sud, secondo un approccio multimodale”. Sulla falsariga Alfreider: “La mobilità di Bolzano deve essere ripensata, vogliamo anche introdurre un management intelligente per la mobilità, con meno rumore e inquinamento atmosferico e più qualità della vita”.
La città di Bolzano, come
La città di Bolzano, come tutte le città europee di analoghe dimensioni, avrebbe bisogno di un sistema di tangenziali per spostare il traffico di attraversamento e ottimizzare l'afflusso e il deflusso del traffico nelle varie zone della città. La Provincia non ha mai voluto effettuare investimenti nelle infrastrutture per il Comune di Bolzano condannando la città ad un girone infernale di traffico e smog accentuato dalla presenza dell'autostrada. Questo nonostante la città ospiti oltre il venti per cento della popolazione della Provincia e contribuisca per una quota sicuramente maggiore alle risorse pubbliche (leggi entrate tributarie). Anche la giunta Kompatscher purtroppo non ha cambiato la musica: della tangenziale del Virgolo non se ne parla più sostituita dal futuro ipotetico spostamento dell'autostrada che se verrà effettuato non sarà ovviamente a carico della Provincia. Il bypass di Via Einstein è stato più volte promesso e ogni volta modificato ovviamente sempre più al risparmio. La galleria di Monte Tondo (comunque l'intervento meno urgente) forse si farà anche perché lo chiedono i sindaci di Sarentino e San Genesio che già possono beneficiare di collegamenti efficienti. Insomma cambiano i LH ma per Bolzano la musica è sempre quella, con un monumento all'incapacità politica della città.