Politik | Fine corsa

Tram, Bolzano dice no

Contrari oltre il 70%, i sì sotto il 30%. Il referendum supera il quorum ed è uno schiaffo al progetto di Caramaschi, Verdi e alleati. Ecco com’è andato il voto.
tram
Foto: Sta-Pixabay

Più chiaro di così non poteva essere. Il referendum consultivo sulla linea di trasporto su rotaia a Bolzano supera il quorum (25%) e finisce con un verdetto esplicito: 70,17% no, 29,83% sì. I bolzanini insomma non vogliono il tram e lo hanno detto attraverso un pronunciamento che avrà ripercussioni inevitabili sulla giunta in carica, l’attuale maggioranza e scompagina lo scenario che porterà in primavera alle prossime elezioni comunali. 

I votanti sono 27.058, il 32,63% dei 82.922 aventi diritto. Rispetto a tutti coloro che si sono recati nei seggi nelle 80 sezioni cittadine, i maschi sono stati 12.952, 14.106 invece le donne. Il no al tram ha dunque anche una connotazione femminile. La partecipazione maggiore, oltre il 36%, si è avuta nelle circoscrizioni Europa-Novacella e Gries-San Quirino, la minore, circa 27%, a Centro-Piani-Rencio.

 

 

Omogeneo invece l’andamento del voto nei diversi quartieri, con un’eccezione. Centro-Piani-Rencio è infatti l’unica zona di Bolzano dove sì e no sono quasi testa a testa. Come si vede dal grafico dal sito del Comune, i favorevoli all’opera toccano il 46,06%, ma non riescono comunque a superare i contrari che restano al 53,94%.

Nelle altre zone del capoluogo è un plebiscito contro l’infrastruttura caldeggiata dalla giunta comunale, con una sponda importante in quella provinciale - e con in mezzo Sta incaricata della progettazione. Solo a Gries-San Quirino i no sono sotto il 70% (68,39% per la precisione), mentre a Oltrisarco-Aslago (74,55%), Europa-Novacella (75,94%) e soprattutto Don Bosco (76,61%) le percentuali parlano da sole.

Dunque, non c’è partita e dalle esternazioni degli ultimi giorni e settimane - in città ma anche sui social - si capiva che i contrari erano tanti. Immediate le reazioni da tutte le parti politiche. Gli alleati della maggioranza prendono atto e archiviano il progetto, gli avversari leggono invece la sconfitta del sindaco Caramaschi - e dei Verdi, ma non solo - che si erano spesi di più sull’opera. In mattinata ci sarà tempo e spazio per la discussione.