Politik | Zusammenleben

Vettoratos Credo

Landeshauptmann-Stellvertreter Giuliano Vettorato spricht sich energisch gegen die ethnischen Scharfmacher aus und lanciert einen Vorschlag mit Sprengkraft.
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Foto: LPA
Ich hoffe, dass dieser Vorschlag einstimmig angenommen wird, um all jenen ein klares Zeichen zu geben, die aus der Politik des ethnischen Konflikts einen Beruf gemacht haben“, heißt es am Ende der Pressemitteilung.
Dabei kommen diese Worte von einem, dem man sie kaum zugetraut hätte. Giuliano Vettorato, Landeshauptmannstellvertreter, Landesrat für italienische Schule und Kultur, Energie und Umwelt, gilt als der Hardliner innerhalb der Landtagsfraktion der Lega. Der ehemalige Leiferer Stadtrat ist innerhalb des Quartetts das im Landtag sitzt, jener Mandatar der dem Lega-Capitano Matteo Salvini ideologisch am nächsten steht.
Zwei Tage vor Jahresende hat Giuliano Vettorato jetzt aber in einer persönlichen Pressemitteilung ein politisches Credo abgeliefert, das man ihm wohl kaum zugetraut hätte.
In der Aussendung heißt es:
 
"Politici, o meglio politicanti, che per grattare qualche voto dal fondo del barile si ostinano a cercare di fomentare una contrapposizione etnica che non porta che a inutili tensioni.
Credo che i cittadini della nostra Provincia meritino una politica con la “P” maiuscola, capace di amministrare il territorio, preoccuparsi di temi fondamentali e trasversali quali lavoro e sicurezza, che miri a portare avanti la costruzione di un’identità unitaria altoatesina - sudtirolese, rispettando le diverse identità e sensibilità, ma in un’ottica di costruttiva condivisione del territorio e valorizzazione della matrice culturale comune.
Anche che i soldi pubblici non possano essere spesi per foraggiare chi porta avanti politiche di odio e tensione, volte alla disgregazione.
Proprio in quest’ottica, certo di interpretare un sentimento condiviso con il resto della Giunta Provinciale di convivenza e non contrapposizione dei gruppi etnici, intendo proporre formalmente nell’ultima giunta del 2019 di inserire un principio che sarà vincolante per la richiesta di contributi formulati da aziende e associazioni a partire dal primo gennaio 2020: requisito per accedere ai fondi provinciali sarà quello di non aver messo in atto (ovviamente dal primo gennaio 2020) come ente, ma neppure i singoli associati, dipendenti o soci, azioni deliberatamente volte a creare un conflitto interetnico tra i tre gruppi linguistici ufficiali della Provincia.
Ogni cittadino deve godere della libertà di espressione, così come le associazioni e le aziende, ma ritengo anche che i soldi pubblici - dunque di tutti i cittadini - non possano essere spesi per foraggiare chi porta avanti politiche di odio e tensione, volte alla disgregazione.„
 
Es ist eine klare Botschaft gegen die Politik von Alessandro Urzì und der Südtiroler Freiheit. Giuliano Vettorato schwenkt damit genau auf jenen Kurs ein, den die Regierungsparteien nach dem Fauxpass um die Bezeichnung „Alto Adige“ beschlossen haben. Man werde sich nicht mehr von den ethnischen Scharfmachern beider Seiten hertreiben lassen. Der erste Landeshauptmannstellvertreter Arnold Schuler hat diese Linie vor Wochen offen in der Presse vertreten.
Jetzt zieht der zweite Landeshauptmannstellvertreter Giuliano Vettorato nicht nur nach, er lanciert auch einen konkreten Vorschlag. Die öffentliche Hand soll Initiativen, die zu ethnischen Konflikten und Streitigkeiten beitragen nicht mehr fördern.
Es ist ein gescheiter und mutiger Vorschlag, der in der Landesregierung – wie von Vettoraro erhofft – auf der letzten Regierungssitzung verabschiedet werden soll. Dabei wird sich zeigen, ob der Vorschlag abgesprochen ist oder ein Alleingang des Lega-Landesrates.
Sicher ist: Spätestens dann werden sich jene Politiker und Politikerinnen lautstark zu Wehr setzen, die sich das Schüren ethnischer Spannungen zur Lebensaufgabe gemacht haben.