Politik | Contagio

Il peggio è passato, forse

Kompatscher vuole per l’Alto Adige un allentamento delle misure dopo Pasqua. Ma Caramaschi attacca sull’ultima ordinanza: “Bolzano in festa”. Buoni spesa in arrivo.
Kompatscher, Schüler
Foto: ASP/Silvia Fabbi

La cautela è d’obbligo vista la capacità di diffusione del virus e i rischi collegati ai casi “di ritorno”, oltre allo scoppio di nuovi focolai inaspettati. Il presidente Arno Kompatscher è però apparso ottimista sulla situazione del contagio da coronavirus in Alto Adige, pur rispondendo alla forte critica espressa dal sindaco Renzo Caramaschi. “Bolzano pareva in festa. Qualcosa nella comunicazione non ha funzionato” ha detto il primo cittadino a proposito degli effetti dell’ultima ordinanza provinciale, che fra le altre cose ha consentito a entrambi i genitori conviventi la passeggiata con il figlio minore. “Regole di buon senso, appena rimodulate rispetto a quelle nazionali”, è la difesa del governatore. “Non c’è nessun allentamento”, ha aggiunto, semmai se ne parla per il dopo Pasqua: Da noi, forse, il picco dei contagi è stato superato - ha continuato il presidente -. Al governo ho chiesto misure differenziate per regioni, qui si potrebbe allentare un po’, ripeto da dopo le festività pasquali”. Intanto si prepara la distribuzione dei buoni spesa finanziati dallo Stato. A Bolzano dovrebbero arrivare entro la settimana prossima.

 

Caramaschi: un errore

 

Il confronto a distanza tra governatore e sindaco, solitamente in sintonia ma a quanto pare divisi sull’approccio ai cittadini in tema di Covid-19, è giunto iniziato ieri pomeriggio. Con una lettera alla Provincia, da parte di Caramaschi, pubblicata anche sulla pagina social del Comune. Al centro il modo in cui è stata comunicata, e poi interpretata da media e cittadini, l’ultima ordinanza della Provincia sulle misure restrittive anti-contagio. Nel recepire le prescrizioni nazionali, Palazzo Widmann ha apportato un alleggerimento di alcune prescrizioni nazionali - la passeggiata per entrambi i genitori e non solo uno e il permesso di imprenditori e artigiani di recarsi a lavorare nella propria azienda, senza contatti esterni - che però è apparso come un primo libera tutti.  

“Mi sono giunte diverse segnalazioni sia dalla polizia municipale che da privati cittadini, che molte persone (e non solo i genitori con i propri figli minori ma spesso persone anziane che parrebbero ancora rientrare tra le categorie più a rischio di contrarre il virus) si sentono autorizzate a passeggiare, venendo meno all’obbligo generalizzato di auto-isolamento, appena esteso a tutto il 13 aprile” ha lamentato il sindaco. Caramaschi segnala i pericoli connessi alla maggiore densità abitativa del capoluogo (“2.063 abitanti per chilometro quadrato, simile a quella di Brescia”). In conclusione la richiesta di un nuovo provvedimento correttivo. “Presidente, confido in lei. Non buttiamo via il nostro impegno e quello di tutti i cittadini. La gente oggi per le strade girava, l’ho visto semplicemente affacciandomi dal mio ufficio”.

Bolzano pareva in festa. Qualcosa nella comunicazione non ha funzionato (R. Caramaschi)

 

La difesa di Kompatscher

 

Richiesta rifiutata dal destinatario, che però ha precisato di dover “rettificare la notizia”. “Non c’è nessuna liberalizzazione totale e sono in vigore tutte le regole finora adottate per fermare il contagio - ha detto Kompatscher -. Ribadisco, si continua a uscire di casa solo per motivi giustificati. E se lo si fa occorre indossare le protezioni individuali che servono anche e soprattutto a proteggere gli altri: non solo mascherine ma anche scaldacollo o bandane”.

Non c’è nessuna liberalizzazione totale, solo regole di buon senso (A. Kompatscher)

Il governatore tratta i due punti contestati: “Abbiamo esteso il permesso di fare una passeggiata con il figlio anche ai due genitori, se conviventi. Una regola di buon senso in quanto non c’è un rischio di contagio se già la famiglia vive assieme. C’è anche la misura pensata per i titolari di aziende, anche artigiani: possono recarsi a lavorare nel proprio laboratorio, senza però avere contatti con l’esterno e con fornitori o clienti”.

 

Allentamento dopo Pasqua

 

Il presidente, racconta lui stesso, si trova a mediare fra chi accusa la Provincia di eccessiva morbidezza e chi di durezza. “Ci arrivamo tanti messaggi di cittadini che dicono che siamo troppo permissivi e altrettanti che siamo invece troppo intolleranti. In Alto Adige non c’è nessuno stato di polizia, ma una situazione emergenziale che ha imposto restrizioni alla libertà personali entro certi limiti. Il criterio è sempre il senso di responsabilità, nostro e dei cittadini”.

 

 

I limiti, stando alle parole del Landeshauptmann, sono anche temporali e lo stop non sarebbe così lontano: “Siamo sempre in contatto con i nostri epidemiologi dell’Azienda sanitaria e possiamo dire che rispetto ad altre regioni italiane qui il picco sembra essere arrivato. Forse. Quindi si potrebbe allentare un po’. Non subito ma tra qualche settimana, dopo Pasqua”. Kompatscher aggiunge di aver inoltrato la richiesta di un allentamento differenziato per territori nella videoconferenza tra governo e regioni. “Man mano - ha concluso - potremmo tornare al lavoro sempre con le protezioni individuali”.

 

Profughi e senzatetto

 

L’assessore con delega alla protezione civile Arnold Schuler ha fornito alcuni dati sugli interventi a favore di alcune categorie fragili. Sono attualmente 120 i richiedenti asilo spostati in altre strutture a causa di casi di coronavirus. Si trovano in quarantena obbligatoria nella struttura militare a Colle Isarco, ma anche in altri presidi, vedi gli ostelli, soprattutto a Bressanone e Merano. Riguardo ai senzatetto, 30 persone troveranno spazio nell’ex Alimarket, mentre una sistemazione più strutturata sarà allestita alla Fiera di Bolzano.

 

Buoni spesa in arrivo

 

Si lavora alla distribuzione dei buoni spesa per l’acquisto di beni di prima necessità finanziati con i 2,8 milioni assegnati dallo Stato. Ieri si è svolta la riunione nel Consorzio dei Comuni sui criteri di assegnazione e lunedì arriverà la circolare dell’ente alle giunte municipali, che potranno adottare le regole. Bolzano conta di rendere i buoni disponibili - in via cartacea - nei distretti sociali. Se ne occupa l’Assb che ha già pubblicato un bando per l’adesione delle catene di supermercati (avrebbero già risposto positivamente i big di settore) e dei negozi al dettaglio. Non si sa ancora quante persone avranno i voucher e con quale importo. Il Comune vuole ampliare la fascia rispetto a coloro che già percepiscono l’assistenza economica dei servizi sociali, diverse migliaia di persone che potrebbero aumentare. “Vogliamo includere i pensionati con la minima e chi ha perso il lavoro, oltre a coloro che per la crisi economica legata al virus sono stati messi in cassintegrazione” anticipa l’assessore Juri Andriollo.

Bild
Profil für Benutzer Renate.Holzeisen
Renate.Holzeisen Sa., 04.04.2020 - 13:49

Sono i tempi difficili a richiedere a maggior ragione una adeguata qualità di comunicazione tra l’amministrazione soprattutto comunale e il cittadino. È impensabile mantenere per un tempo così lungo la gente racchiusa in casa senza l‘adozione del buonsenso. Affinché il buonsenso funzioni in una città come Bolzano ci vogliono empatia verso comportamenti sensati e assolutamente non nocivi (altrimenti rischiamo la salute psico-fisica della gente sana), fermezza verso quelli che adottano comportamenti che effettivamente mettono a rischio la salute, e una comunicazione improntata a saggezza ... qualcosa che non nuocerebbe anche in tempi normali.

Sa., 04.04.2020 - 13:49 Permalink