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The final disappointment

Che brutta domenica: è morto Lou Reed.
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Mi ricordo una volta, a Parigi, in un bar vicino alla Sorbonne Nouvelle, Alfonso Berardinelli ha detto, tra le altre cose, che uno dei grandi poeti viventi era Lou Reed. E lui se ne intende, probabilmente aveva ragione.

E mi ricordo che, alcuni anni fa, sono andato a Bolzano, in un posto vicino alla stazione dei treni, e che era un posto che prima c'entrava coi treni, una officina o qualcosa di simile, e con Gabriele abbiamo ascoltato Laurie Anderson.

E poi mi ricordo la scoperta di quel bellissimo disco che è Magic & Loss, mi sono messo a leggere tutti i testi e a cercare di capirli, erano bellissimi, parlavano di malattia e di morte, c'è quella bellissima canzone dedicata a un amico malato di cancro, e gli dice che ha visto sopra di lui la spada di Damocle, proprio sopra la sua testa, dice.

E mi ricordo che c'era anche un video, anni fa, di una canzone, forse Harry's Circumcision, uno allo specchio (mi sembra che fosse proprio lui, Lou Reed, a metterci la faccia), e si faceva la barba col rasoio e si tagliava tutto. O, almeno, mi sembra di ricordare quel video, ma poi non l'ho mai più visto, forse mi ricordo male.

E poi, un anno fa, il mio bambino ha sentito quel disco, e, come fanno i bambini, si è fissato che lo voleva sempre, voleva che gli mettessi su le stesse canzoni (What's Good e The Sword of Damocles), e si metteva lì e le ballava, e ha voluto portare il cd alla scuola materna, e ogni tanto chiedeva alla maestra, l'anno scorso, di metterlo su, e tutti i bambini della sua classe ballavano quelle canzoni, per fortuna senza capirne i testi.

E mi ricordo, una notte, mi risvegliai in un letto non mio, abbracciato a una ragazza di cui ero innamorato, era la prima volta che ci baciavamo, e prima di addormentarci doveva avere messo su un disco, e quando mi svegliai e decisi che dovevo uscire nella notte e tornare a casa, in quel preciso istante, c'era il ritornello di Satellites of Love, e in quel momento, in quel preciso momento, sono stato felice, come raramente lo sono stato mai.

E alla fine c'è sempre la morte, mi ricordo sempre anche questo.