Politik | Bolzano

Sceriffi, musulmani e fake news

La cerimonia di fine Ramadan allo Stadio Europa nel mirino dei social e del centrodestra. Caramaschi: “No fake news strumentali”. Il giovane musulmano Ka: “Aizzano odio”.
Stadio Europa Bolzano
Foto: Oumar Ka

Domenica di polemiche quella di ieri, 24 maggio. L’esigenza - già registrata durante la Fase 1 dell’emergenza Covid-19 - di trovare un colpevole da additare per atti di presunta insubordinazione pericolosi per la salute pubblica ha ripreso vigore. Alla gogna (social) questa volta è finita sia quella parte della comunità islamica bolzanina che ieri si è raccolta allo Stadio Europa per celebrare la fine del mese sacro del Ramadan, sia l’amministrazione comunale. I fedeli musulmani accusati soprattutto di non aver osservato il distanziamento fisico durante la cerimonia di preghiera e il sindaco Renzo Caramaschi di aver dato il disco verde alla manifestazione religiosa. Carburante per le fake news, è la replica del primo cittadino.

 

Botta e risposta



Alla sorgente del fiume di commenti, tra squilli di retorica ed enfasi marziale, una foto che inizia a girare di buon mattino su Facebook e la cui angolazione mostra un supposto assembramento di persone al campo di football di via Resia:


L’occasione è succulenta per il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Marco Galateo che sul muro di Facebook scrive: “Io sono per la libertà di culto, sempre e per tutti. Capisco però le lamentele di chi vive lì (neanche troppo vicino) per essersi svegliati con il suono ingombrante delle preghiere ad Allah dal campo di rugby per tutta la mattina. Visto il numero delle persone mi chiedo anche perché il Comune abbia autorizzato questa manifestazione religiosa (legata al Ramadan) e chi sia responsabile del rispetto del distanziamento sociale imposto a tutti noi. Mi chiedo - prosegue l’esponente dei centrodestra - anche perché i cattolici abbiano dovuto rinunciare a celebrare le messe e le principali festività cristiane (come la Pasqua) e oggi (ieri, ndr) sia stata permessa invece questa islamica. Per carità, queste persone stanno pregando (libertà sancita dalla Costituzione) e non fanno nulla di male, nessuno di noi glielo vorrebbe vietare, forse però sarebbe stato meglio trovare una soluzione diversa, magari dividendo la massa tra teatri, palasport, palaghiaccio e fiera”.

Risultato: claque attivata, macchina del fango pure. Questi infatti sono solo alcuni dei commenti che fanno da corollario al post di Galateo: “Io chiuderei i cancelli e farei fare [ai partecipanti] 15 giorni di quarantena lì dentro. Soluzione semplice e poco costosa”; “Tutto è lecito per loro, se non sei italiano possono tutto e qualunque cosa. Che schifo!!!”; “Ma perché lo permettono non si può sentire e speriamo che si ammalano tutti così poi si ride”.

Interviene sulla questione anche Alberto Sigismondi, consigliere comunale di Forza Italia: “Condanno fermamente gli assembramenti in Piazza Erbe, ai laghi o nelle piazze cittadine. Ma se non accetto e legittimamente condanno pure questa ricorrenza (fine Ramadan) sta a vedere che qualcuno proverà ad accusarmi di discriminare, incitare all’odio e propagandare teorie razziste. Quando si vuol esser più realisti del Re…”.

Dal fronte opposto si fa sentire il consigliere provinciale del Pd Sandro Repetto: “La polemica della destra bolzanina contro la comunità islamica di Bolzano è la cosa più squallida, triste e bugiarda io abbia visto nel 2020. Non lasciamo la nostra città in mano a Fratelli d’Italia e Lega”. Si accoda il segretario provinciale dem Alessandro Huber: “Ieri (sabato, ndr) al Twenty andavano bene migliaia di persone. Oggi (ieri, ndr) i fedeli musulmani no perché è assembramento. Domani Gardaland sì perché viva la libertà”. E poi rivolgendosi alla controparte: “Se ce l’avete con i musulmani, fate prima a dirlo ed evitiamo la fiera dell’ipocrisia e la laurea in virologia da campo da football”.

Dall’interno della comunità islamica si alza la voce del giovane musulmano Oumar Ka, bolzanino di origini senegalesi, che stigmatizza l’atteggiamento “propagandistico” del centrodestra bolzanino pubblicando anche alcune foto che mostrano l’effettiva distanza fra gli astanti nel campo sportivo e testimoniano il rilevamento della temperatura all’ingresso:

 

Bando alle bufale

 

Fa chiarezza una volta per tutte Caramaschi: “A seguito della richiesta dell'associazione ‘Pace’ di poter disporre di un luogo ove poter svolgere la preghiera rituale che segna la fine del periodo di Ramadan, dopo aver informato la giunta municipale, ho concesso l'uso del campo da football americano (PalaEuropa). Lo svolgimento della preghiera è stato possibile in conseguenza dell’ordinanza del Presidente della Provincia Arno Kompatscher n. 27 del 22 maggio 2020, che ha recepito il ‘Protocollo con le comunità islamiche’ firmato da queste con il governo italiano e alle prescrizioni (aggiuntive) che eventualmente il sig. Questore ha potuto imporre ai sensi dell'art. 18 del TULPS (=testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto n. 773/1931), che è l'Autorità competente per autorizzare o negare siffatte riunioni/manifestazioni. In sintesi, il mio ruolo è stato solamente quello di individuare un luogo all’aperto (ma recintato) dove poter far svolgere la manifestazione già autorizzata dal Questore”.

 

In quanto invece all’area selezionata il sindaco precisa che “la scelta di PalaEuropa è stata obbligata. Altri luoghi come stadio Druso sono al momento non accessibili per lavori in corso”. Sulla polemica politica infine Caramaschi taglia corto: come evidenziano le foto “mi pare siano state rispettate le distanze previste. Anche la temperatura dei partecipanti è stata rilevata all’ingresso. Le forze dell’ordine erano presenti per controllare il regolare svolgimento della manifestazione. Quindi basta fake news strumentali, attribuendomi competenze che non ho come Sindaco”.

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Manfred Klotz Mo., 25.05.2020 - 08:04

Wenn man auf der Online-Plattform der Tageszeitung mit Redaktion in der Bozner Silbergasse;) liest, welche braune Ideologie von deutschsprachigen Südtirolern zu diesem Thema ausgekotzt wird, wird einem übel.

Mo., 25.05.2020 - 08:04 Permalink
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gorgias Mo., 25.05.2020 - 09:50

Die Türkei hat sich schon seit längeren als eines vorbildlichsten Länder in der Bewältigung der Corona-Epidemie herausgestellt.

https://www.tagesschau.de/ausland/ramadan-tuerkei-101.html

Auch andere muslimische Länder wie Egypten bleiben konsequent.

https://www.dw.com/de/ramadan-zu-corona-zeiten-fastenbrechen-nur-daheim…

Warum kann man es dann nicht auch den Muslimen bei uns zumuten? Wahrscheinlich gibt es in anderen Ländern nicht diese grassierende political correctness. Dann muss man auch damit leben, dass man den bösen Rechten Angriffsfläche bietet.

go woke, get broke.

Mo., 25.05.2020 - 09:50 Permalink
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Peter Gasser Mo., 25.05.2020 - 11:11

Antwort auf von gorgias

Wo erkennen Sie in diesen Bildern einer religiösen Feier im Freien einen Unterschied zum erlaubten Besuch christlicher Messfeiern in den Kirchen - wo hier sogar die Körpertemperatur gemessen wird?
Die Regeln müssen doch *innerhalb einer Gemeinschaft* für alle dieselben sein - alles andere wäre Diskriminierung; dies ist doch für jemanden wie Sie das ganz kleine Einmaleins, da irre ich mich nicht.
Die Türkei ist bei irgendetwas Vorbild? Echt?

Mo., 25.05.2020 - 11:11 Permalink
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Manfred Klotz Mo., 25.05.2020 - 11:16

Antwort auf von gorgias

In der muslimischen Welt (aber auch sonst in Europa) wurde das Ende des Ramadan durchaus in Gemeinschaft gefeiert, wenn auch nicht so "massiv" wie sonst. Dass das Feiern bei uns also nur mit political correctness zu tun hätte ist nicht korrekt.

Aber das Thema sind die Falschnachrichten, die hinsichtlich der Feier in Bozen in Umlauf gebracht wurden und die darauf folgende übliche Hetze aus den üblichen Kreisen.
https://www.bbc.com/news/world-52787154

Mo., 25.05.2020 - 11:16 Permalink
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Sepp.Bacher Mo., 25.05.2020 - 11:59

Antwort auf von Manfred Klotz

Mich wundert, dass solche Falschmeldungen, die nur der Hetze dienen, überhaupt rechtlich toleriert werden. Auch beim Foto von der Feldmesse in Weißenstein könnte man etwas aussetzen, wenn man böse sein will.
Man sieht großes Bemühen von Seiten der Veranstalter. Für den Rest ergeht es ihnen wie den Wirten. Es wird der Eigenverantwortungen des Einzelnen überlassen!

Mo., 25.05.2020 - 11:59 Permalink
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Daniel Kofler Mo., 25.05.2020 - 11:34

Antwort auf von gorgias

Warum sollten sie auf so was verzichten? Das Fest ist offensichtlich in Übereinstimmung mit den geltenden Regeln abgehalten worden. Die Muslime sollen verzichten, weil sie halt Muslime sind?

Es hat also mit "politischer Korrektheit" zu tun, wenn man Rechte nicht von der Religionszugehörigkeit abhängig macht? Geht's noch? Das nennt man nicht "grassierende political correctness", sondern GLEICHHEIT VOR DEM GESETZ. Eine große Errungenschaft, die viele Südtiroler leichtfertig wegschmeißen würden, wenn sie sich damit der Leute entledigen könnten, die sie einfach nicht leiden können. Und anstatt das ehrlich zu sagen, muss man Argumente zusammenlügen (bzw. von der Wahrheit ein kleines Stückchen abtrennen) - weil man genau weiß, dass man in einer ehrlichen, offenen Diskussion keine Chance hätte und der eigene Hass und der eigene Neid offenbart werden würden. Dass viele dann nicht vor sich selbst zugeben können, dass ihnen einfach nur die Emotionen durchgehen und sie deshalb bezeiten ungerecht denken und handeln - das finde ich traurig und der Menschheit nicht würdig.

Denn jeder Mensch macht Fehler, jeder Mensch ist manchmal ungerecht, aber die Guten trennt von den Schlechten die Tatsache, das die ersten einen Fehler vor sich selbst zugeben und damit auch leben können, während für die zweiten das Zugeben eines Fehlers scheinbar die eigene Persönlichkeit runieren würde. Und so verstrickt man sich immer weiter in Hass und Widersprüche.

Mo., 25.05.2020 - 11:34 Permalink
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gorgias Mo., 25.05.2020 - 12:07

Antwort auf von Daniel Kofler

>Die Muslime sollen verzichten, weil sie halt Muslime sind?<

Dann projezieren Sie doch bitte Ihr imaginäre Feindbild auf mich wenn es Ihnen besser geht. Die Kirchen können von mir aus auch geschlossen bleiben.

Wer Hass und Gift sprüht sind wenn schon Sie.

Mo., 25.05.2020 - 12:07 Permalink
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Daniel Kofler Mo., 25.05.2020 - 13:16

Antwort auf von gorgias

Das sind ihre eigenen Worte - "die Muslime in den anderen Ländern können verzichten, warum die in Südtirol nicht?", Antwort: die in den anderen Ländern verzichten nicht, sondern die Gesetze sind da strenger. In Südtirol sind die Gesetze so wie sie sind, wenn eine solche Veranstaltung rechtlich möglich ist, darf jeder sie abhalten.

Dass sie mir Hetze zuschreiben, ist ebenfalls einfach nur eklig. Wer Gleichheit vor dem Gesetz hochhält, sprüht also "Hass und Gift"? Wie traurig muss es in Ihrer Welt sein.

Mo., 25.05.2020 - 13:16 Permalink
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gorgias Mo., 25.05.2020 - 22:42

Antwort auf von Daniel Kofler

Jetzt kommen gleich zwei dumme Unterstellungen.

Ich habe nicht gesagt dass Muslime durch Selbsteinschränkung verzichten sollen. Dass es in muslimischen Ländern die Gesetzte strenger sind, kann man auch aus den Quellen entnehmen, die ich verlinkt habe.

Auch habe ich nicht gesagt, dass Sie "Hass und Gift" versprühen, weil Sie vorgeben Gleichheit vor dem Gesetz hochhalten zu wollen.

Mo., 25.05.2020 - 22:42 Permalink
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alfred frei Mo., 25.05.2020 - 15:13

perchè non proviamo a misurare la distanza fra l'esercizio di un elementare diritto di libertà (art. 19 della Costituzione italiana) e l'intolleranza religiosa di una parte politica che vorrebbe governare la città di Bolzano. Signor Sindaco, ha assolto a un suo dovere di primo cittadino democratico, grazie lo stesso.

Mo., 25.05.2020 - 15:13 Permalink
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Hartmuth Staffler Mo., 25.05.2020 - 18:46

Die Teilnehmer dieser Veranstaltung haben die Regeln eingehalten, folglich ist alles in Ordnung. Es ist unfair, eine Veranstaltung zu kritisieren, wenn man in Wirklichkeit etwas gegen eine Religion bzw. ihre Angehörige hat. Nicht die Religionen sind das Übel, sondern der religiöse Fanatismus, den man in allen Religionen finden kann.

Mo., 25.05.2020 - 18:46 Permalink