Il piano anti-emissioni di Bolzano
L’ingombrante presenza del coronavirus ha portato la Provincia a rivedere le restrizioni sui diesel Euro 4 per la riduzione di diossido di azoto, attirandosi anche qualche critica da parte degli ambientalisti dovute a una presunta mancanza di visione da parte dei decisori politici. Intanto a Bolzano il consiglio comunale mette il sigillo sul PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima), elaborato ancora prima dell’emergenza Covid-19. Il consesso cittadino ha approvato il piano con 29 sì, 4 no e 3 astenuti. L’obiettivo principale del PAESC, da raggiungere attraverso una serie di azioni che interessano diversi campi, dalla mobilità al risanamento degli edifici, è quello di ridurre le emissioni del 40,65%, passando da 520.700 tonnellate di CO2 del 2010 alle 309.046 tonnellate di CO2 del 2030.
Interventi mirati
I maggiori risparmi in termini di emissioni si otterranno intervenendo soprattutto sui macrosettori che utilizzano energia termica e quello della mobilità. Le principali azioni di mitigazione previste riguardano il risanamento degli edifici residenziali privati (condomini), motivo per cui l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Renzo Caramaschi sta sviluppando delle nuove strategie in collaborazione con l’Università di Bolzano, e il risanamento energetico degli edifici di proprietà del Comune, utilizzando le diverse forme di contribuzione e incentivazione disponibili a livello provinciale, nazionale ed europeo.
In termini di mobilità, per la riduzione di emissioni, si punta sull’implementazione del PUMS e il passaggio a mezzi con motori alternativi, sfruttando anche le colonnine elettriche installate. Determinanti, specifica l’assessora all’ambiente ed esponente dei Verdi Marialaura Lorenzini, che ha proposto la delibera sul piano, saranno “l’incentivazione della mobilità elettrica (grazie anche agli attuali incentivi Covid) e il rinnovo dei mezzi circolanti. Si aggiungono inoltre le misure del teleriscaldamento, il rinverdimento, i tetti verdi in particolare nella zona industriale, gli oltre 60 km di piste ciclabili che si intendono ulteriormente ampliare, le nuove luci Led per l’illuminazione stradale e il sostegno alle energie rinnovabili”. Il documento prevede infatti lo sviluppo e l’allacciamento degli edifici alla rete di teleriscaldamento, la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’efficientamento dell’illuminazione pubblica.
In quanto ai cambiamenti climatici i fenomeni che maggiormente potranno interessare il territorio comunale di Bolzano sono rappresentati da ondate e isole di calore, inondazioni, allagamenti e frane. Per contrastare gli effetti del calore, dato il fondamentale ruolo della vegetazione, si agirà su un incremento delle piantumazioni e delle aree verdi, oltre che sulla realizzazione dei tetti verdi, che favoriscono anche la riduzione dei consumi energetici, una migliore gestione delle acque piovane, oltre che un aumento della biodiversità. Riguardo invece gli effetti delle piogge intense e concentrate, necessaria è una migliore gestione e manutenzione della rete di vecchi canali intubati che attraversano la città, oltre che la disponibilità di aree di infiltrazione delle acque nel terreno. Soluzioni al fenomeno delle frane sono una costante manutenzione delle opere di riduzione del pericolo da frana e la gestione territorio, come indicato dal Piano delle Zone di Pericolo.
Tutto bello anche se non mi è
Tutto bello anche se non mi è chiaro di quali incentivi si parli. (quello sulle bici elettriche nazionali è di 120 milioni e finirà il primo giorno. Mentre quello provinciale BO) Oltre a teleriscaldamento, esteso a tutta la città, io punterei sui pannelli solari.
Sul tema della lotta contro
Sul tema della lotta contro il cambio climatico la Giunta Comunale di Bolzano non è assolutamente credibile, dato che in persona del Sindaco di Bolzano Caramaschi si è espressa (contro la volontà dei cittadini - referendum del 2016) a favore dell’ampliamento dell’aeroporto di Bolzano!
Michael Moor hat einen neuen
Michael Moor hat einen neuen Film. PLANET OF THE HUMANS. Er zweifelt damit die Energiewende an. Denn die uns präsentierte grüne Energie basiert Großteils immer noch auf fossiler Verbrennung. Somit ist die eigentliche Energiewende kaum zu schaffen. Aber es lässt sich damit Geld verdienen. Sehr spannende Dokumentation.