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“La Svp accampa scuse”

Aumento di stipendio per il personale sanitario e i volontari impegnati nella lotta al coronavirus: respinta mozione della STF. Atz Tammerle: “Gli applausi non bastano”.
Sanità
Foto: upi

Erano scesi in piazza la scorsa settimana a Bolzano i cosiddetti “eroi dimenticati” del coronavirus per chiedere un giusto riconoscimento per la categoria professionale, dopo le polemiche sui premi economici “discriminanti”. Nei riguardi del personale sanitario si è mossa anche la politica. L’ultima iniziativa in ordine di tempo (fra le altre ci fu quella del Team K che a marzo propose di stanziare 5 milioni per il personale impegnato nell’assistenza ai pazienti Covid) è quella della Südtiroler Freiheit che in una mozione trattata oggi (10 giugno) in consiglio provinciale ha chiesto il “pagamento di un bonus ovvero aumento dello stipendio ai collaboratori dell’Azienda sanitaria e delle organizzazioni di volontariato impegnati nell’emergenza coronavirus”. Ma la maggioranza dell’aula ha detto no.

Nello specifico Myriam Atz Tammerle e Sven Knoll chiedevano che il consiglio provinciale: si dichiarasse favorevole a concedere un bonus a tutti i collaboratori dei servizi sanitari e sociali nonché delle organizzazioni di volontariato impegnati nelle ultime settimane nell’emergenza coronavirus, e impegna la giunta provinciale a erogare tale bonus a prescindere dall’ammontare del reddito imponibile 2019 ovvero indipendentemente dalla data di assunzione; impegnasse la giunta provinciale a negoziare – in collaborazione con le parti sociali – un aumento di stipendio duraturo per tutti i collaboratori dei servizi sanitari e sociali nonché delle organizzazioni di volontariato impegnati nelle ultime settimane nell’emergenza coronavirus; e (emendamento aggiuntivo) impegnasse la giunta a concedere ai volontari che nelle ultime settimane si sono impegnati attivamente nell’emergenza coronavirus nell’ambito di organizzazioni di aiuto e soccorso, quali protezione Civile, Croce Bianca e simili, un premio di riconoscenza, con modalità di erogazione stabilite dalla Provincia stessa.

La replica dell’assessore alla sanità Thomas Widmann è netta: nessuno mette in dubbio il valore dell’opera di migliaia di medici, infermieri, operatori sanitari, farmacisti e via dicendo, senza i quali non si sarebbe potuta superare l’emergenza Covid. “Per ringraziarli - insiste Widmann - sono previsti un premio straordinario o un congedo straordinario, a scelta libera”. “L’aumento degli stipendi è necessario al di là dell’emergenza coronavirus, poiché i salari di medici e infermieri sono inferiori rispetto a quelli di altri paesi, anche se bisogna dire che lavorare in Alto Adige è più vantaggioso per quanto riguarda la tutela della maternità”, aggiunge l’assessore della Svp. Una risposta insufficiente, secondo Atz Tammerle. “Sono misere scuse”, attacca la consigliera provinciale di STF, “dire di nuovo a queste persone che ora non è il momento giusto per concedere loro gli aumenti salariali semplicemente non è corretto. Non bastano solo gli applausi”.

 

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Manfred Klotz Do., 11.06.2020 - 07:45

Mi chiedo cosa non abbia capito Atz-Tammerle nell'affermazione di Widmann "L’aumento degli stipendi è necessario al di là dell’emergenza coronavirus, poiché i salari di medici e infermieri sono inferiori rispetto a quelli di altri paesi"?
Conferma praticamente quanto richiesto dall'STF...

Do., 11.06.2020 - 07:45 Permalink
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Sepp.Bacher Do., 11.06.2020 - 08:00

Antwort auf von Manfred Klotz

"....... poiché i salari di medici e infermieri sono inferiori rispetto a quelli di altri paesi"? Wie gerechtfertigt eine Besserbesoldung auch sein mag, das trifft aber auf fast alle Gehälter und viele Renten zu. In Italien sind die Einkommen eben tiefer und in Südtirol ist das Meiste teurer als in vielen Nachbarländern.

Do., 11.06.2020 - 08:00 Permalink