Green Pass al lavoro, qualsiasi esso sia
È arrivata ieri sera (1 ottobre) la firma della nuova ordinanza del presidente Arno Kompatscher, la numero 31, che estende e ingessa ulteriormente l’applicazione del Green Pass alla vita sociale e cittadina. Era nell’aria ma ora è ufficiale, anche per la Provincia autonoma di Bolzano: dal 15 ottobre fino al 31 dicembre 2021, le lavoratrici e i lavoratori di ogni categoria, ordine e grado saranno obbligati ad avere con sé la certificazione verde che attesti l’avvenuta vaccinazione, l’esito negativo del tampone o la guarigione da Covid-19.
L’ordinanza non si dimentica di nessuno: dal personale di enti, amministrazioni pubbliche e istituzioni previste dall’articolo 79 dello Statuto di Autonomia (aziende sanitarie, università, camere di commercio, ecc.), alle imprese private, ma anche volontari e persino coloro che vengono definiti “soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice. Tutti dovranno esibire la certificazione verde.
I datori di lavoro saranno tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nella normativa, le cui modalità operative dovranno definire entro il 15 ottobre e che potranno essere anche a campione ma con priorità all’accesso dei luoghi di lavoro, indicando con atto formale i soggetti addetti ai controlli.
Qualora il personale risulti non essere in possesso di Green Pass o e sia sprovvisto nel momento dei controllo, ne verrà inibito l’ingresso e sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della suddetta certificazione. Durante il periodo di assenza non sarà erogata alcuna retribuzione né qualsiasi altra forma di compenso. La normativa sottolinea tuttavia che non ci saranno conseguenze disciplinari e il lavoratore e la lavoratrice manterrà il diritto di conservare il rapporto di lavoro. Per le imprese con meno di quindici dipendenti, invece, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata il datore di lavoro ha la facoltà di sospendere il personale inadempiente per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabile per una sola volta, e comunque non oltre il dicembre 2021.
Per quanto riguarda le scuole, tutto il personale, dal docente al collaboratore, dovrà esibire la propria certificazione, così come chiunque si rechi all’interno di qualsiasi edificio adibito all’insegnamento, dalle scuole dell’infanzia agli istituti professionali, comprese le scuole paritarie. Tale obbligo non si applica a bambini e studenti. L'ordinanza stabilisce inoltre che le studentesse e gli studenti potranno evitare di indossare la mascherina durante le pause all’aperto, a condizione di mantenere la distanza di sicurezza.
La normativa non si intende vincolante per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale e che lo possono dimostrare attraverso una idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute, ai quali però rimane fortemente raccomandato di sottoporsi regolarmente a test per il rilevamento del virus SARS-CoV-2.
Rimane invece inalterato l’obbligo di protezione delle vie respiratorie negli spazi al chiuso, mentre lo screening volontario introdotto dall’ordinanza n. 30 del 3 settembre 2021, previsto per le scuole dislocate sul territorio provinciale, proseguirà fino al 31 ottobre 2021.
In der entsprechenden
In der entsprechenden Verordnung ist ausdrücklich von Orten, an denen die Tätigkeit ausgeübt wird, die Rede - nicht von Gebäuden:
Vom 15. Oktober 2021 bis zum 31. Dezember 2021 ist jede Person, die im privaten Sektor tätig ist, verpflichtet, für den Zugang zu den Orten (accesso ai luoghi), an denen sie ihre Tätigkeit ausübt, die grüne Bescheinigung laut Punkt 33) der Dringlichkeitsmaßnahme des Landeshauptmannes Nr. 28 vom 30. Juli 2021 zu besitzen und bei Aufforderung vorzuzeigen.
Ausgenommen von dieser Pflicht sind laut Verordnung nur jene Personen, die nicht geimpft werden können und über ein entsprechendes Attest verfügen. Somit gilt die Green-Pass-Pflicht offenbar auch für Erntehelfer*innen. Damit taucht ja wohl neuerlich die Frage auf, ob die Kosten der Tests (nur?) für diese Berufsgruppe wieder von der Allgemeinheit übernommen werden...