Il ciclone Murgia e l’indipendentismo sardo
Gli indipendentisti nostrani parlano spesso di Catalogna e di Scozia. Più vicino a noi, però, si sta compiendo un esperimento politico che in modo sorprendente ripropone il tema dell’indipendenza cercando di andare oltre i vieti meccanismi dell’isolazionismo arrogante che siamo soliti attribuirgli. Protagonista una scrittrice, Michela Murgia, che in merito ha idee solide e chiare.
La Sardegna si prepara a scegliere il suo prossimo governatore. In campo sono scesi il presidente uscente Ugo Cappellacci (Forza Italia), Francesco Pigliaru (Pd) alla guida della coalizione di centrosinistra in sostituzione di Francesca Barracciu, e l'indipendente Michela Murgia, scrittrice, alla sua prima prova politica con la coalizione Sardegna Possibile. Gli ultimi sondaggi danno in testa Cappellacci, ma Murgia risulta prima per notorietà e per fiducia: un risultato interessante per una campagna elettorale iniziata e costruita in sette mesi e che, al di là del voto del 16 febbraio, ha già conquistato "un risultato assolutamente inaspettato secondo i parametri della politica tradizionale", ha detto a Cadoinpiedi.it Carlo Porcedda, giornalista e autore dell'ebook La Rivoluzione di Michela Murgia (Chiarelettere, 2014) in cui racconta e analizza il cammino di questi mesi mettendo in risalto quella che probabilmente è la novità più rilevante, ovvero il fatto che la politica può partire dal basso dando risalto alle istanze dei cittadini.
Indipendentisti solidali
Gli indipendisti sudtirolesi non parlano soltanto di Catalogna e di Scozia, ma anche di Sardegna e di altre realtà indipendentiste in Europa ed all'interno dell'attuale Stato Italia. Purtroppo i nostri comunicati non vengono pubblicati dai media del Regime, ma sono comunque consultabili sul nostro sito. Auguriamo un grande successo a Michela Murgia.