Umwelt | Autobus a trazione alternativa, futuro solo nelle mani delle aziende di tpl?

Consiglio Provinciale, trasporto pubblico locale: come decidere sulla base di pregiudizi e non dei fatti, quindi largo al diesel!

Come votare non sapendo cosa si vota, forse che sì, forse che no? Un esempio lo ha brillantemente dato il Consiglio Provinciale altoatesino il 13 novembre 2015.
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I pregiudizi hanno vinto sui fatti in merito alla discussione sui bus a trazioni alternative e sostenibili facendo delle considerazioni che sono state delle vere capriole verbali. Della serie “non ci posso credere”!

Nei miei interventi qui su salto.bz del 29 settembre, 27 ottobre e 9 novembre ho evidenziato come gli acquisti di bus a gasolio del 2013 assieme a quelli prossimi (tenuti ad oggi rigorosamente segreti) da parte di Sasa, Sad e Libus siano nei fatti, e invito qualcuno a dimostrare il contrario, contrari al Piano Clima Energia-Alto-Adige-2050 approvato il 20 giugno 2011 con delibera nr. 940 da parte della Giunta Provinciale, in realtà solo una bella rassegna di belle intenzioni fra le quali:

3.5.5.2 Trasporto pubblico locale

Entro il 2025 nelle zone urbane saranno utilizzati unicamente veicoli del TPL a zero emissioni (azionamento elettrico, a idrogeno, a metano) e anche nel trasporto extraurbano sarà rafforzato l’impiego di simili tecnologie, procedendo poi alla sostituzione totale della flotta di veicoli entro il 2050.

Bene, qualsiasi persona di media intelligenza capisce che i bus che sono stati acquistati nel 2013, a maggior ragione quelli (ripeto, segreti… l’importante che il “nemico” non lo sappia, ovvero il sottoscritto…) che verranno acquistati presumibilmente nel 2016 saranno ancora su strada ben oltre il 2025. Abbiamo oggi bus vecchi di 15 anni che continuano a circolare sulle nostre strade, quindi…

La politica d'oggi, cioè l’assessore Mussner, ma anche i consiglieri Blaas e Steger da dove hanno poi la convinzione (ma piena di dubbi) che i bus a metano “non vanno in zone di montagna”? E quei consiglieri che hanno votato contro le mozioni? Un loro riscontro sarebbe gradito ma tanto non arriverà mai. Leggere che l’assessore Mussner ha dichiarato che “… pertanto escludere l’acquisto di mezzi diesel non é possibile in quanto altri mezzi non sono adeguati alle strade di montagna…” è semplicemente stupefacente, anche perché i bus a idrogeno, che sono bus elettrici, ad esempio non hanno avuto alcun problema a percorrere strade di montagna! Sarebbe “bello” sapere le fonti di queste “informazioni” che sono solo pregiudizi, in poche parole: balle. Infatti, i bus a metano Euro VI hanno la medesima potenza e, soprattutto, coppia dei motori a gasolio. Tra l’altro già dai motori a metano rispondenti alle precedenti normative Euro V EEV, come avevo già appreso un anno fa. Come? Facendo una semplice richiesta e-mail ai costruttori che già allora avevano categoricamente smentito questa “leggenda metropolitana” dei bus a metano che non vanno su strade con pendenza. Non lo si sapeva? Oppure non lo sapevano gli uffici provinciali a ciò competenti, che presumo abbiano informato l’assessore Mussner, e quindi dimostratisi così perlomeno non informati? Non informati… per caso, e sarebbe gravissimo, o per quale motivo? O, ancora, non lo sanno le aziende di trasporto pubblico e relativi concessionari: Sasa, Sad, Libus. Possibile che lo sappia solo io? Questa convinzione errata pare essere talmente radicata visto che ho avuto occasione di riscontrare in questo botta e risposta poco tempo fa sul sito del giornale “Alto Adige” con un utente dichiaratosi autista.

L’assessore Mussner ha poi dichiarato che i bus a metano o con altre energie “… non sono così sviluppati per erogare la necessaria potenza ad esempio sulle strade di montagna. Sono state fatte prove, sui passi non sarebbe proprio possibile…”. Questa è una novità. Ma quando sono state fatte queste prove? Con quali bus e in quale classe Euro? Nessuno ha mai reso pubblici in passato i dati di tali test. Tutto segreto? Sui bus elettrici l’assessore Mussner si contraddice, come sopra scritto. I bus a idrogeno, che sono bus elettrici, sono stati portati sull’Alpe di Siusi senza problemi. Peraltro i bus a metano Euro VI vengono utilizzati sulle montagne dell’America latina, che sono giusto un po’ più alte di quelle altoatesine.

Come si è potuto quindi votare senza avere fatti concreti, senza dati, senza informarsi in modo corretto e completo sul tema?

Che poi gli autobus in futuro siano acquistati direttamente dalle aziende di trasporto pubblico non cambia di una virgola la questione. Riceveranno comunque contributi/finanziamenti pubblici per le loro attività, quindi la Provincia ha (ma temo a questo punto che avesse) la possibilità, anzi il dovere, di indirizzare gli acquisti. Non mi si venga a dire il contrario, altrimenti si ripete la pagliacciata dell’ultimo acquisto, dove l’importante era acquistare il maggior numero possibile di bus per ovviare a un oltre quinquennio di mancato rinnovo delle flotte (chiedere all’ex assessore Widmann per la conferma, responsabile politico di allora per gli, a mio avviso, sconsiderati acquisti di 150 bus a gasolio, compreso il Metrobus) e quindi la scelta è ricaduta sui bus a gasolio. Lungimiranza uguale a zero.

Certo, il terzo punto dell’ordine del giorno pentalstellato è stato approvato, ma cosa significa concretamente dare precedenza all’acquisto di mezzi di trasporto che abbiano caratteristiche di sostenibilità ambientale ma anche economica (metano, elettrico"). Dare precedenza ai bus a trazione alternativa cosa significa? Se le aziende di tpl presenteranno i conti solo per bus a gasolio, allora cosa farà la Provincia? Negherà i propri finanziamenti?

Cosa aggiungere altro? Buon gasolio a tutti, paga la Provincia, quindi noi e noi ne respiriamo l’aria. L’effluvio mattutino di gasolio a Bolzano lo conferma, alla faccia dei cinque bus a idrogeno della “Green Region”… de che? Quindi, non venite a farmi discorsi sui bus a idrogeno che costeranno, come ho dimostrato in un precedente intervento, un botto. È evidente che sono spinti da una lobby che ha letteralmente castrato tutte le altre soluzioni di mobilità alternativa e sostenibile. S'è così dimostrato appieno che sono e saranno la foglia di fico sui prossimi acquisti di bus a gasolio. E, attenzione: ulteriori acquisti di bus non ce ne saranno fino alla fine di questa legislatura, quindi il 2018.

Così si è anche dimostrato cos’è il Piano Clima 2050: una bella pubblicazione patinata fatta di affermazioni che non valgono la carta su cui sono stampate, almeno per quanto riguarda il tpl. Ma se tanto mi dà tanto…

Intanto il 1° dicembre ad Augsburg in Germania si festeggiano i 20 anni della flotta dei bus a metano. Giusto un'impostazione un po' diversa da quella seguita negli ultimi tempi qui in provincia di Bolzano e in tante altre realtà italiane.

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Il video della seduta (gli interventi sul terzo ordine del giorno sono in lingua tedesca).

Dal comunicato stampa del Consiglio Provinciale del 13 novembre 2015:

Il 3. ordine del giorno, presentato da Paul Köllensperger (5 Stelle), segnalava che nel Piano Clima Energia Alto Adige 2050 è previsto che entro il 2025 nelle zone urbane siano utilizzati esclusivamente veicoli del trasporto pubblico a emissioni zero, mentre recentemente sono stati acquistati autobus urbani alimentati a gasolio. Il consigliere chiedeva quindi (1) che la Giunta si attenesse alle indicazioni del Piano consolidando la green mobility nel trasporto pubblico, (2) non finanziasse nuovi acquisti di mezzi a gasolio, (3) desse la precedenza all’acquisto di mezzi con caratteristiche di sostenibilità ambientale ma anche economica (metano, elettrico). Bernhard Zimmerhofer (STF) ha criticato che il suo ordine del giorno sulal mobilitá ecologica nell’Euregio non fosse stata accolta; Andreas Pöder (BürgerUnion-Südtirol-Ladinien) ha criticato l’acquisto recente di autobus alimentati a gasolio. Ha apprezzato che nell’ordine del giorno si facesse riferimento a metano ed elettrico e non a idrogeno. Per Walter Blaas (Die Freiheitlichen) l’ordine del giorno é sensato, tranne nella parte che prescrive che non si acquistino più mezzi diesel, che forse non é fattibile, per esempio in zone di montagna con pendenze importanti. Dieter Steger (SVP) ha apprezzato l’orientamento dell’ordine del giorno, anche la maggioranza intende utilizzare mezzi sempre più ecologici. Tuttavia, “il punto 1 relativo al rispetto del Piano è già attuato, sui mezzi diesel ho gli stessi dubbi di Blaas, mentre il punto 3 va bene”. L’ass. Florian Mussner ha replicato che in futuro gli operatori acquisteranno da sé i veicoli, pertanto escludere l’acquisto di mezzi diesel non é possibile, in quanto altri mezzi non sono adeguati alle strade di montagna. Ha quindi condiviso il punto 3, che è stato accolto.  Premesse e punto 1 sono state respinte con 14 sì e 18 no, il punto 2 con 8 sì, 18 no e 4 astensioni.