“È un ospedale al collasso”
“Non è ammissibile che nei giorni prefestivi e festivi ci siano, al pronto soccorso dell’ospedale San Maurizio, decine di anziani colti da malori stipati in locali angusti, uno accanto all’altro sulle barelle, in attesa per ore con i relativi accompagnatori. Comprendiamo le difficoltà logistiche in attesa della nuova ala dell’ospedale e l’ormai cronica carenza di personale, così come è vero che non tutti i casi sono urgenti. Le risposte dei dirigenti dell’Azienda sanitaria, però, non possono tendere sempre a soluzioni che non arrivano mai. Tanto più che anche i reparti di Medicina e Geriatria sono al collasso”, è categorico il presidente di CNA-SHV Pensionati Mario Cecchetto. E rincara la dose ricordando che “dal venerdì pomeriggio, o comunque dal pomeriggio dei prefestivi i medici di famiglia non sono in servizio, mentre la Guardia medica risponde al telefono ma raramente effettua visite domiciliari”.
Dunque, per rimediare all’“inadeguatezza del sistema sanitario pubblico a Bolzano”, il sindacato avanza due proposte, la prima: punti di primo soccorso per i casi non gravi da attivare presso i Distretti sanitari nei giorni prefestivi e festivi gestiti con apposita turnazione dai medici di famiglia, e coordinati dall’Asl. La seconda: servizi per esami di diagnostica aperti anche di sera in modo da accorciare le lunghe liste d’attesa. “Crediamo – spiega Cecchetto – che la soluzione sperimentata con successo in altre città possa essere adottata anche a Bolzano. Gli ambulatori di diagnostica potrebbero rimanere aperti anche la sera, fino alle 24, se necessario prevedendo un surplus al ticket per coprire i costi del personale, pur di smaltire le code. Di una cosa siamo certi: il sistema attuale nel capoluogo non funziona, né per le visite e gli esami né per il pronto soccorso. Come contribuenti pretendiamo risposte chiare e un’organizzazione adeguata ad un sistema sanitario che risulta tra i più costosi d’Italia”.
"così come è vero che non
"così come è vero che non tutti i casi sono urgenti"
Ecco, io mi fermerei qui, perché basta andare al pronto soccorso di Bolzano per vedere che ciò vale per la stragrande maggioranza delle persone anziane in attesa! Queste poi, quando arrivano persone coscienti in ambulanza, hanno pure da ridere sulla precedenza delle prime!