Kronbichler lascia Sinistra Italiana
Domenica, 19 febbraio, l'assemblea nazionale del Partito Democratico riunita a Roma ha dato avvio alla fase congressuale per l'elezione del nuovo segretario, con le annunciate dimissioni dell'ex-presidente del Consiglio Matteo Renzi dalla massima carica del partito. Nel corso dell'assemblea si è consumata la rottura tra la maggioranza renziana e la cosiddetta “minoranza” (ovvero la “sinistra interna” del partito) capeggiata dai governatori di Toscana e Puglia, Enrico Rossi e Michele Emiliano, dal deputato Roberto Speranza nonché da Pierluigi Bersani, Massimo D'Alema e Guglielmo Epifani, che hanno lasciato intendere di voler abbandonare il partito. Le ragioni della “scissione” non sono molto chiare. Con l'eccezione di Enrico Rossi, i leader della minoranza avevano votato “no” al referendum costituzionale di dicembre: con la sconfitta di Renzi e l'insediamento a Palazzo Chigi di Paolo Gentiloni, la sinistra interna aveva chiesto un “cambio di passo” al governo e al segretario del partito – ma senza accelerazioni che conducessero già entro l'anno a elezioni anticipate. Renzi ha invece preferito lasciare la segreteria e indire subito il congresso. Sullo sfondo della scissione ci sarebbero la legge elettorale “riscritta” dalla Consulta – il sistema proporzionale senza coalizioni favorisce nuove formazioni politiche – e i referendum promossi dalla CGIL sul jobs-act.
Nelle stesse ore, a Rimini, il congresso fondativo di Sinistra Italiana ha eletto il deputato pisano Nicola Fratoianni alla carica di segretario della nuova formazione politica che prende l'eredità di “Sinistra Ecologia Libertà” (SEL) di Nichi Vendola, all'opposizione in Parlamento nonostante l'alleanza stretta con il Partito Democratico alle elezioni politiche del 2013. Con l'adesione di alcuni fuoriusciti dal PD (tra cui Stefano Fassina e l'europarlamentare Sergio Cofferati), Sinistra Italiana ha formato un gruppo parlamentare alla Camera già nel novembre 2015. Il deputato Giuseppe Civati e la parlamentare europea Elly Schlein – anche loro fuoriusciti dal PD nel maggio 2015 – non hanno aderito al percorso costituente di Sinistra Italiana, dando vita a “Possibile”, movimento d'opposizione ispirato a Podemos e promotore di una (solitaria) campagna referendaria. Fratoianni e la “sua” Sinistra Italiana sono vicini alle posizioni di Civati (e all'esempio spagnolo di Podemos), molto critico verso le politiche attuate dal governo Renzi e da quello Gentiloni.
Nel 2014 una parte degli eletti di “Sinistra Ecologia Libertà” passò al Partito Democratico, per appoggiare la maggioranza di governo. Anche il deputato di SEL e Verdi sudtirolesi Florian Kronbichler fu tentato dall'unirsi alla fronda filo-governativa guidata da Gennaro Migliore: votò a favore degli "80 euro" di Renzi, ma alla fine restò iscritto al gruppo parlamentare di SEL alla Camera. Tentazione riemersa però in queste ultime settimane: Kronbichler non ha partecipato al congresso di Sinistra Italiana, invece al gruppo di neo-scissionisti di SEL convocati in assemblea dal capogruppo alla Camera Arturo Scotto, il quale aveva ritirato la sua candidatura a segretario di Sinistra Italiana in aperta polemica con Fratoianni e Vendola. Scotto guarda con interesse al progetto di “Campo Progressista” promosso dall'ex-sindaco di Milano Giuliano Pisapia e sostenuto dalla presidente della Camera Laura Boldrini: l'obiettivo è rifondare una sorta di centrosinistra ulivista, con la creazione d'un partito di sinistra alleato del PD.
Secondo diverse indiscrezioni – nonché le dichiarazioni rilasciate dal Presidente toscano Enrico Rossi – i parlamentari “scissionisti” del PD nonché 17 deputati di Sinistra Italiana vicini a Scotto sarebbero pronti a formare nuovi gruppi alla Camera e al Senato a sostegno del governo Gentiloni. Kronbichler sarebbe tra questi parlamentari affiliati al neonato “campo progressista” – o “socialista”, come preferisce chiamarlo Rossi. Una gatta da pelare per i Verdi sudtirolesi che lo hanno eletto, tutt'altro che pronti a posizionarsi così prematuramente a livello nazionale – e da tempo corteggiati da “Possibile” di Pippo Civati. Le simpatie di Kronbichler per il PD non sono una novità: l'anno scorso sostenne già al primo turno la candidatura di Renzo Caramaschi a sindaco di Bolzano, mentre i Verdi bolzanini candidavano Norbert Lantschner in coalizione con Rifondazione comunista – per poi entrare comunque in giunta con l'assessora Marialaura Lorenzini.
Der italienische linke
Der italienische linke Misthaufen bestätigt seine Natur immer aufs neue. Würde er nicht den besten Dünger für Rechstpopulisten überhaupt bilden, könnte man sogar darüber lachen. Aber mindestens erinnert er uns wieso es absolut keinen Sinn macht überhaupt in Erwägung zu ziehen diesen Trotteln eine Stimme zu geben.
Die Auseinandersetzung in der
Die Auseinandersetzung in der Sozialdemokratie verläuft nicht entlang der Bruchlinie "Realo" vs "Fundi" , oder "moderat" vs. "extremistisch". Im Grunde geht es darum, ob die Sozialdemokratie bereit ist an einer echten Alternative zum Neoliberalismus zu arbeiten.
In Frankreich und wohl auch Österreich hat sich dieser, nennen wir ihn mal nicht populistisch, "Reformflügel" durchgesetzt.
http://mosaik-blog.at/die-franzoesische-sozialdemokratie-zwischen-neuan…
Antwort auf Die Auseinandersetzung in der von Christian Mair
Und Sie glauben In Italien
Und Sie glauben In Italien geht es um Fundi, Realos usw.? Da geht es einzig und allein Um Sessel!