Chronik | Il caso

“Ora tocca ai ‘bravi ragazzi’”

L’ex terrorista Cesare Battisti arrestato in Bolivia. Il consigliere di centrodestra Urzì: “Ottima notizia ma pretendiamo la stessa sorte per gli stragisti sudtirolesi”.
Terrorismo
Foto: upi

“Esultiamo anche noi per la cattura del terrorista Cesare Battisti, ma chiediamo che la stessa determinazione nel pretendere giustizia sia garantita verso i criminali che hanno seminato di bombe e lutti l’Alto Adige ad iniziare da Heinrich Oberleiter, uno dei cosiddetti quattro bravi ragazzi della Valle Aurina”. La notizia dell’arresto in Bolivia di Battisti, l’ex terrorista italiano da anni latitante in Sud America (ora in volo verso Roma), condannato all’ergastolo in via definitiva in Italia per quattro omicidi compiuti negli anni Settanta, è evidentemente una solida sponda politica per riaccendere i riflettori sugli attentati degli anni ‘60 avvenuti in provincia di Bolzano. Così la pensa il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore - Fratelli d’Italia Alessandro Urzì

Si deve pretendere dall’Austria la riconsegna di Oberleiter e di ogni altro colpevole di reati infamanti e atti di terrorismo anti-italiano che va perseguito con i medesimi strumenti messi in campo verso Battisti

“Le autorità italiane - critica Urzì - hanno da anni dimenticato i latitanti italiani riparati in Austria e Germania e che per anni hanno potuto godere di impunità e spesso anche onori, mentre il conto con la giustizia italiana e le vittime delle loro gesta è rimasto non pagato. Ora, dopo l’arresto di Battisti, si deve pretendere dall’Austria la riconsegna di Oberleiter e di ogni altro colpevole di reati infamanti e atti di terrorismo anti-italiano che va perseguito con i medesimi strumenti messi in campo verso Battisti”. L’appello è indirizzato al governo giallo-verde, “un diverso metro di comportamento e giudizio sarebbe incomprensibile”, così Urzì.

 

 

Lo scorso dicembre l'ultrasettantenne ex terrorista sudtirolese Heinrich Oberleiter, condannato in Italia in contumacia a due ergastoli, e che dal 1963 vive tra l’Austria e la Germania, ha chiesto la grazia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invocata per motivi di salute. Nel 2014, in occasione della commemorazione per i 50 anni dalla morte di Sepp Kerschbaumer tenutasi al cimitero di Appiano, l’ex membro della cosiddetta banda dei “bravi ragazzi della Valle Aurina” (gli altri componenti erano Sepp Forer, Siegfred Steger e Heiz Oberlechner) aveva fatto pervenire un suo messaggio, che venne letto da un alfiere degli Schützen. “Oggi ci sono altre vie, diverse da quella della violenza, per battersi per la riunificazione del Tirolo - aveva scritto nella nota Oberleiter -. Non eravamo né di destra né di sinistra, ma semplicemente spinti dall'amore per la Heimat”.