Chronicle | No vax No rules

No Vax No Mask a Merano

C'è la Yunge Generation Südtirol / Alto Adige dietro alla manifestazione di Piazza della Rena che il 30 maggio scorso ha visto centinaia di No-vax protestare.
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C'e la Yunge Generation Südtirol / Alto Adige assieme all'ex consigliere provinciale Andreas Pöder e l'attivista Karin Kerschbaumer dietro alla manifestazione che sabato pomeriggio ha radunato cinquecento No–vax per protestare contro le misure di contenimento sociale adottate dal Governo per combattere la pandemia da Coronavirus. Lo spiega la pagina Facebook del gruppo di attivisti. Una manifestazione in pieno stile, prima non autorizzata dalla Amministrazione comunale ma, alla fine, autorizzata dalla Questura che ha visto scendere in piazza decine di manifestanti al grido di “libertà di scelta”. Una forma di libertà espressa e rivendicata nella totale mancanza del rispetto delle norme sanitarie come il distanziamento sociale e l'utilizzo della mascherina, per un movimento politico che fa della sua battaglia contro le leggi dello Stato
italiano o contro la scienza ufficiale il mantra che lo contraddistingue.
Delle istituzioni nazionali, sembra salvarsi solo la deputata ex 5 Stelle Sara Cunial come unica esponente credibile, citate dal movimento all'interno della loro pagina Facebook Yunge Generation Südtirol / Alto Adige. Quella Sara Cunial, tra l'altro, sostenitrice della teoria del complotto del Nuovo Ordine Mondiale, secondo il quale un gruppo non meglio specificato di oligarchi vorrebbe prendersi il controllo della terra, quindi citata a più riprese l'altro pomeriggio in Piazza della Rena. Tra i temi trattati dagli esperti invitati alla manifestazione, la contrarietà alla vaccinazione obbligatoria, ma anche la tesi secondo la quale le mascherine sarebbero pericolose per la salute e, in generale, l'idea che questa pandemia sia una invenzione di non ben definiti poteri forti che vorrebbero tenere i cittadini in una situazione di controllo. Molta l'attenzione verso i bambini, nel corso della manifestazione, citati continuamente come le vere vittime di questa pandemia e il cui futuro sarebbe messo a rischio dalle misure di contenimento e ritorno a scuola con mascherina.
“Abuso di potere” è la formula con la quale i No-vax si sono espressi e che riappare anche in un post della loro pagina Facebook. Ma anche il potere di Big Pharma, o quello dei virologi che hanno imposto la quarantena, considerata da molti partecipanti una “Fake news” creata ad arte per spaventare i cittadini. Tra le teorie sostenute dai partecipanti alla manifestazione, quando avvicinati di persona, ci sono quelle secondo le quali i vaccini produrrebbero malattie e sarebbero uno strumento di controllo sociale, ma anche quelli che sostengono l'esistenza di un programma di controllo generale della società attraverso un chip impiantato sotto la pelle da un ente non ben specificato. Insomma, una galassia di persone che a vario titolo contestano al scienza ufficiale che attualmente, seppur con posizioni differenti, consiglia il distanziamento sociale e il governo che la ascolta, in alcuni casi con teorie che piombano direttamente nel complottismo. Una galassia complessa, quella vista in Piazza della Rena sabato scorso, dove i livelli della critica si sviluppano da un No ai vaccini fino alle teorie più fantasiose, ma supportate da una mole incredibile di video e blog che i partecipanti non hanno fatto fatica a mostrare e richiedere di inviare.
E a chi chiedeva loro il motivo per il quale non indossassero la mascherina, nonostante gli obblighi di legge e la presenza delle forze dell'ordine, la risposta era semplice:”siamo qui esattamente per contestare la fake news del Coronavirus”. A nulla sono valsi gli sforzi delle forze dell'ordine le quali hanno ripetutamente chiesto ai manifestanti di indossare le mascherine e distanziarsi. Un diniego che avrà conseguenze legali, anche grazie al contributo dei No-vax stessi, i quali nella loro pagina Facebook non si sono risparmiati nel pubblicare foto e video, nei quali si vede la non osservanza delle disposizioni di legge. Materiale sicuramente utile alle Forze dell'ordine le quali hanno fatto sapere che provvederanno ad identificare i manifestanti e multarli, se beccati a non avere rispettato l'obbligo del distanziamento sociale e della mascherina. Una misura alla quale segue quella del sindaco verde di Merano. Infatti, in un comunicato Paul Rösch ha dichiarato che:”Intenteremo un’azione legale contro gli organizzatori e commineremo le sanzioni del caso.”
Dal canto loro, sempre nella pagina Facebook Yunge Generation Südtirol / Alto Adige, l'attacco del movimento va ai media che hanno documentato la situazione oltre a sostenere prima che quella organizzata sarebbe stata una “Manifestazione per la libertà”, in un loro post del 19 maggio, poi, in un loro post di ieri, che:”Non era una manifestazione no-vax. Prima di tutto non era una manifestazione, ma un incontro pacifico”. Insomma, una retromarcia pittoresca, dopo l'esplodere del caso che ha portato Merano anche sulle pagine della pagina Facebook di Analfabeti Funzionali, e che potrebbe essere decisiva anche dal punto di vista civile e penale. Infine, tra i partecipanti, in un video diffuso direttamente dagli organizzatori, un cartello esposto e che circolava nel corso del pomeriggio con fonte (presunta) l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel quale si sottolineava come fino al 1 maggio 2020 nel mondo sarebbero decedute più persone di malaria ed altre malattie, rispetto a motivi legati al Coronavirus, indicando però come deceduti nel mondo anche il numero di aborti: 14.184.388!