Politics | Il vertice a Roma

“E adesso i fatti”

Apertura sulla questione grandi predatori e sempre più vicina l’intesa sull’A22. Medici, l’emendamento Svp bocciato da Casellati. Kompatscher: “Nessun passo indietro”.
Gebhard, Unterberger, Conte, Kompatscher, Lanièce
Foto: Julia Unterberger

Un colloquio lungo quasi due ore è quello andato in scena ieri, 3 settembre, a Roma fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, la senatrice Julia Unterberger, la presidente della componente minoranze linguistiche del gruppo misto della Camera Renate Gebhard e il senatore Albert Lanièce, in rappresentanza della Valle d’Aosta - e in collegamento online anche l’Obmann della Svp Philipp Achammer. Sul tavolo, del resto, i temi sono di peso, come lo sono anche i voti della Stella alpina in Senato dove la maggioranza è in affanno. Il rinnovo della concessione dell’A22, la questione dell’iscrizione dei medici di lingua tedesca negli albi professionali, la gestione di lupi e orsi, il Recovery fund (per finanziare anche progetti nell’ambito green transition, della digitalizzazione e dell’innovazione) e lo sblocco dei lavori nelle commissioni paritetiche per portare avanti alcune norme di attuazione ferme da tempo.

L’incontro con il premier è stato “costruttivo e positivo”, ha detto Kompatscher. “Ora però servono i fatti. Anche questo è stato dichiaratamente indicato come obiettivo comune nel colloquio con il presidente del Consiglio dei ministri”. A fargli eco Unterberger: “Abbiamo chiesto al Presidente di continuare sulla strada intrapresa per favorire la ripresa e far sì che le opportunità offerte dal piano d’aiuti europei vengano colte nella loro interezza”.

 

Buone le prospettive sull’A22, ha riferito il governatore dell’Alto Adige, le disposizioni per la concessione potrebbero già essere inserite nel decreto Agosto. C’è fiducia anche sulla questione dei grandi predatori nell’arco alpino, discussa da Kompatscher prima con il ministro dell’ambiente Sergio Costa e poi con Conte. “Sta diventando un tema molto dibattuto anche a livello europeo e per poter agire a livello locale è necessario che ci siano passi sia a livello statale che a livello europeo”, ha sottolineato il Landeshauptmann.

Per quanto riguarda invece lo spinoso tema dell’iscrizione all’Ordine dei medici che parlano solo il tedesco potendo di conseguenza esercitare la professione nel settore privato in Alto Adige, la novità è che la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha stralciato l’emendamento Svp perché ritenuto incostituzionale. “La presidente Casellati ci ha quindi proposto una specie di mediazione, ovvero il via libera alla possibilità di un'iscrizione provvisoria all'Albo per i medici che sanno solo il tedesco, ma con la necessità di imparare l'italiano in pochi mesi, ma abbiamo detto di no”, ha detto Unterberger al quotidiano Alto Adige. “Abbiamo convenuto con Conte di vedere come si comporterà Casellati nei prossimi giorni, altrimenti cercheremo una soluzione alternativa. Qui non facciamo passi indietro, ma come arrivano medici dal resto d’Italia a lavorare in Alto Adige, con contratti Asl, senza sapere il tedesco, non si può vietarlo a medici tedeschi e austriaci”, ha aggiunto Kompatscher.