Erasmus plus riduce le disuguaglianze
L'Europa è un'opportunità che va vissuta e sfruttata per le grandi possibilità di cooperazione che dà. Dal 28 marzo al 4 aprile sono stato assieme a giovani di altre 11 nazionalità europee a Sorgun, Turchia, ospite dell'Associazione Sorged Youth (www.sorged.org) che ha organizzato un training dal titolo significativo visto il momento attuale. Youth are talking about career and employment, i giovani parlano di carriera ed impiego.
42 partecipanti da 12 paesi
Una settimana nel centro della Turchia, a 3 ore di bus da Ankara, con un vivace confronto tra giovani provenienti da Lituania, Estonia, Macedonia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Italia, Grecia, Spagna, Bulgaria, Romania e appunto i padroni di casa turchi. Il sostantivo giovani ci sta, non anagraficamente, visto che vi è una rappresentanza di diverse fasce d'età dai 17 a periodi della vita più avanzati, ma certamente ci sta per lo spirito visto che tutti si sono messi in gioco portando il proprio vissuto e comunicando in inglese.
Sorged è una creatura di Halil Uguz ed è stata fondata nel 2013, finora ha presentato 8 progetti giovanili all'interno di Erasmus plus (www.erasmusplus.it). Un progetto che ha superato 3 round di approvazione ed è entrato nei primi 20 in una rosa di mille iniziative. Il finanziamento da Bruxelles è del 45% sul totale.
A curare il training Caglar Yenilmez e Aytac Ulunzas. Yenilmez ha cominciato inquadrando il problema globale della disoccupazione giovanile: 74,6 milioni di persone senza lavoro, il 12,7% nella fascia 15-24 anni. Un numero che fa riflettere visto il 4,5% degli adulti. Tra le cause menzionabili ci sono la crescita mondiale della popolazione e la crisi globale dell'economia. Con le conseguenze di lungo termine che portano i giovani a ritrovare di nuovo episodi di disoccupazione, ad avere delle conseguenze sulla propria salute e sulla propria felicità, a vivere una marginalizzazione ed esclusione sociale. Infine la disoccupazione giovanile può sfociare in episodi di violenza e condotte negative.
Come dare speranza ai Neet?
L'obiettivo europeo è quello di far aumentare l'occupazione fino ad arrivare al 75% nella fascia 20-64. Ma i Neet, al di fuori dell'educazione e del lavoro, sono 7 milioni in Europa. I senza speranza sono però solo il 7% in Germania, mentre sono quasi il 50% in Spagna.
Una settimana nella quale ci si è scambiati anche le singole esperienze nazionali per cercare di trovare una soluzione al problema del lavoro.
Cooperazione che appunto è agevolata dal programma Erasmus +, programmazione 2014-2020. Un programma che per il 2015 aveva il tema comune del tackling unemployment, affrontare la disoccupazione, mentre nel 2016 ha come filo conduttore l'inclusione sociale.
Cooperazioni e partenariati
Prima di provare a cominciare a scrivere un progetto si può dare un'occhiata su www.salto-youth.net a possibili partner operanti in un settore limitrofo al proprio. Un'associazione, gruppo informale, un ente possono registrarsi presso la Commissione Europea ricevendo un Pic Number con il quale possono diventare partner di un'iniziativa. Informazioni e guide che si possono trovare su www.erasmusplus.it. Ho potuto avere quest'opportunità di scambio in Turchia seguendo un annuncio di Formetica (www.formetica.it), un consorzio della Confindustria di Lucca, pubblicato su www.ilportaledeigiovani.it.
All'interno di Erasmus+ vi sono cinque diverse famiglie di attività: si passa dal Comenius per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie, al conosciutissimo Erasmus fra le università, fino al Leonardo dedicato alla specializzazione ed all'orientamento lavorativo. Quindi c'è il programma Gruntvig, che ha a che fare con l'educazione per gli adulti, per chi non si trova in condizione di formal education.
Youth Programme
Quindi il quinto pilastro, quello forse più accessibile, è quello dei programmi di scambio giovanile. Lo Youth Programme è costituito da azioni chiave (Key Actions). La KA1 riguarda la mobilità individuale, la KA2 le partnership strategiche, la KA3 le azioni di policy making.
Il progetto “Youth are talking about Career and Employment” faceva parte delle KA1, riguardando la mobilità di giovani lavoratori. All'interno delle KA1 vi è, oltre allo scambio giovanile, anche il servizio volontario europeo (per i giovani dai 17 ai 30 anni), che può durare da 2 settimane a 12 mesi.
Le KA1 cercano di ridurre alcuni svantaggi presenti in Europa, tra i quali quelli economici, culturali, legati alla salute ed alla disabilità, sociali. Più impegnative le KA2, che coinvolgono in aspetti strategici università, organizzazioni non governative, agenzie del lavoro, governi.
Lasciandovi intanto il tempo per andare a dare un'occhiata ai siti, se vi viene voglia di partecipare a qualche programma, nei prossimi giorni scriverò altri due articoli sugli aspetti interculturali e le best practices apprese durante la settimana. Quindi in un altro scritto mi occuperò degli incontri ed appuntamenti socio-economici fra Sorgun e Yozgat.