Sports | la sentenza

Tennis di via Parma, la spunta l'Ussa

I giudici del Tar danno ragione all'associazione: "Aveva diritto alla proroga fino al 2025". Il presidente Romano: "Il Comune ha dimostrato poca sensibilità".
Centro Tennis Ussa Manlio Giannelli
Foto: Ussa Bolzano

Il Centro Tennis Ussa potrà continuare a svolgere l’attività nella struttura di via Parma almeno fino al 31 dicembre 2025. Il Tar di Bolzano ha infatti accolto il ricorso dell’associazione sportiva contro la decisione del Comune di Bolzano di bandire una gara nonostante, di fatto, l’Ussa avrebbe dovuto godere dei benefici del “Milleproroghe” per altri 3 anni.  La sentenza è stata depositata oggi (10 novembre) dopo l’udienza in camera di consiglio del 26 ottobre presieduta dal giudice Michele Menestrina.

Nel dispostivo si legge. “Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa - Sezione autonoma di Bolzano (…) accoglie la domanda di accertamento e per l’effetto dichiara che il contratto di concessione, stipulato tra il Comune e la ricorrente per la gestione dell’impianto “Palatennis Manlio Giannelli”, sito in Bolzano, via Parma n. 8, è stato prorogato ex lege al 31.12.2025" ai sensi del decreto cosiddetto “Milleproroghe”. I giudici hanno anche condannato il Comune di Bolzano e la Scuolatennis.it SSD di Varese, a rifondere all'Ussa le spese di lite per 5.000 euro.

Nonostante le insistenze da parte dell'associazione, ricostruiscono i giudici, "il 29 giugno 2022, il Comune si pronunciava in modo definitivo ritenendo inapplicabile alla concessione in questione l’invocata proroga ex lege. Due giorni prima, ossia il 27 giugno 2022, l’Amministrazione aveva comunicato alla Scuolatennis di Varese l’aggiudicazione definitiva della gara". Come si ricorderà la società lombarda aveva presentato il ribasso più assurdo di sempre, del 99,9%, e cioè aveva proposto al Comune di gestire la struttura di via Parma per 0,01 centesimi, mentre l’Ussa aveva presentato un ribasso di 4.000 euro rispetto alla base d’asta fissata a 108.600 euro.

Per il Tar “l’amministrazione, dunque, avrebbe dovuto prendere atto dell’incompatibilità della procedura selettiva (gara, ndr), avviata per l’affidamento in gestione della struttura sportiva, di cui la ricorrente (Ussa) sarebbe titolare fino al 31.12.2025 in virtù della proroga automatica voluta dal legislatore per far fronte agli squilibri economici finanziari indotti dal periodo pandemico, e avrebbe dovuto sospendere o annullare la gara”. Ora bisognerà attendere di vedere cosa faranno il Comune e la ricorrente, ma l’Ussa e le decine di famiglie i cui ragazzi giocano a tennis nella struttura possono intanto tirare un sospiro di sollievo.

 

"Come nel tennis bisogna crederci sempre anche quando sembra tutto perduto", dice Giovanni Romano, presidente del Centro Tennis Ussa.  “Il mio pensiero - aggiunge - è che ci è stato riconosciuto giustamente un Diritto che la legge ci permetteva di vantare e che purtroppo il Comune sia nelle posizioni dirigenziali che in quelle politiche non hanno voluto riconoscere ex lege e hanno permesso e messo in piedi tutto questo iter di contenzioso che ha solo danneggiato noi e le famiglie dei ragazzi che partecipavano alle nostre attività. …. Una mancata sensibilità che il comune doveva necessariamente avere nei confronti di una propria associazione e nei confronti dei propri cittadini”.

(integrazione delle 18.33) Da parte sua l'assessore allo sport, Juri Andriollo, prende atto della decisione del Tar. "Per noi è importante che il servizio venga fornito alla cittadinanza, ma vorrei chiarire ancora una volta che qui in ballo ci sarebbe stata solo la gestione dell'impianto. E' il Comune a dare le ore alle società sportive e l'Ussa avrebbe potuto continuare a svolgere la propria attività anche se non avesse continuato a gestire la struttura in prima persona. L'Ussa è un'associazione importante e ben radicata e quindi va comunque bene così".