Sentenza di sfratto per l'Ussa
Doccia gelida dal Consiglio di Stato per il Centro Tennis Ussa: dal primo gennaio 2024 sarà la Scuola tennis Varese a gestire i campi da tennis di via Parma per 0,01 euroi grazie al ribasso più ribassato di sempre, del 99,9%, su una base d’asta fissata a 108.600 euro. E’ questo lo scenario che si profila all’orizzonte dopo il pronunciamento choc dei giudici amministrativi del 23 febbraio scorso (l’atto è stato depositato ieri, 14 marzo), che ribalta incredibilmente la sentenza del Tar del novembre 2022. La vicenda è piuttosto complessa, ma in estrema sintesi si potrebbe dire che in prima battuta il giudice aveva di fatto riconosciuto che il Comune avrebbe potuto/dovuto applicare il decreto milleproroghe dovuto all’emergenza Covid, mentre ora viene detto sì, ok, ma allora l’Ussa non avrebbe dovuto partecipare alla gara, mentre, partecipando, ne ha avallato la validità e quindi fa fede l’esito della stessa. “E’ esattamente così – dichiara l’assessore al patrimonio Stefano Fattor – ed in più ora le proroghe non sono più al 2025, ma alla fine di quest’anno. Per cui l’Ussa potrà gestire l’impianto fino a quel momento, dopodiché subentrerà la società che si è aggiudicata la gara”. Questo, hanno ribadito diverse volte Fattor ed anche l’assessore allo sport Juri Andriollo, non significa che la società sportiva non potrà continuare ad avere un pacchetto di ore per poter svolgere la propria attività di scuola tennis. “Questo è ovvio, le società avranno la possibilità di continuare ad andare avanti come fino ad ora, solo che non avranno più la gestione dell’impianto”. Questa spiegazione non ha mai convinto i vertici dell’Ussa, per i quali la gestione dell’impianto e la libertà nell’uso che essa comporta era un aspetto fondamentale nella programmazione dell’attività.
In una nota diffusa ieri il Centro Tennis USSA chiede infatti al Comune di “risolvere l’errore commesso”. “Il Centro Tennis USSA – vi si legge - prende atto della sentenza del Consiglio di Stato, che ha accolto gli appelli di Comune di Bolzano e Scuola Tennis Varese e ha riformato la sentenza del TAR di Bolzano che qualche mese fa aveva stabilito che il CT USSA avrebbe avuto diritto alla proroga della concessione dei campi di via Parma fino alla fine del 2025, come da Decreto Mille Proroghe. Dalla sentenza del Consiglio di Stato si evince peraltro che il Comune di Bolzano non avrebbe dovuto indire nuova gara, ma avrebbe dovuto applicare fin da subito la legge di proroga fino a fine 2025, in quanto il decreto sostegni-bis era già in vigore alla data di indizione della gara. L’indizione della gara da parte del Comune, che non ha quindi applicato la legge, e la partecipazione a questa da parte di USSA, ha precluso quindi al secondo Giudice di poter riconoscere il diritto alla proroga e l’ha obbligato così ad accogliere le richieste di appello”.
Alla luce di queste considerazioni, il CT USSA, “che è un’associazione senza scopo di lucro che da molti anni si spende per diffondere dai più giovani ai meno giovani lo sport del tennis a Bolzano, auspica che il Comune voglia farsi carico di trovare una soluzione coerente per poter risolvere la difficile situazione a cui ha dato vita”. L’Ussa organizza corsi di tennis per 180-200 partecipanti. Dal 2018 grazie alla spinta e volontà del Presidente del CT USSA Giovanni Romano e del Maestro Paolo Giannelli, in via Parma ha trovato spazio la Tennis Academy, scuola tennis unificata dei circoli cittadini, che ha portato sin da subito alla formazione di squadre competitive sia a livello maschile sia femminile.
Le sentenze
A novembre il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa - Sezione autonoma di Bolzano” aveva accolto il ricorso in quanto il contratto di concessione, stipulato tra il Comune e la ricorrente per la gestione dell’impianto “Palatennis Manlio Giannelli”, sito in Bolzano, via Parma n. 8, è stato prorogato ex lege al 31.12.2025" ai sensi del decreto cosiddetto “Milleproroghe”.
Per il Tar “l’amministrazione, dunque, avrebbe dovuto prendere atto dell’incompatibilità della procedura selettiva (gara, ndr), avviata per l’affidamento in gestione della struttura sportiva, di cui la ricorrente (Ussa) sarebbe titolare fino al 31.12.2025 in virtù della proroga automatica voluta dal legislatore per far fronte agli squilibri economici finanziari indotti dal periodo pandemico, e avrebbe dovuto sospendere o annullare la gara”.
I giudici del Consiglio di stato hanno invece messe il focus su un altro principio. “L’Associazione Centro Tennis – si legge nella sentenza depositata ieri - non solo non ha tempestivamente impugnato il primo atto della procedura di gara, ma vi ha anche regolarmente partecipato, senza eccepire alcunché. In applicazione dei principi innanzi richiamati, deve rimarcarsi come, allorché si neghi la sussistenza dei presupposti per la indizione della gara e non il regolamento di essa, sussista l’onere di impugnare immediatamente il relativo atto”.
Per i giudici “non vale ad incrinare tale principio la giustificazione dell’Associazione appellata, secondo cui avrebbe partecipato alla nuova gara perché in caso di aggiudicazione avrebbe potuto beneficiare di un periodo di affidamento più lungo di quello derivante dalla proroga legale in allora vigente (31 dicembre 2025)”. Non solo: L’Ussa “sulla base di una precisa scelta di convenienza, ha preferito consapevolmente partecipare alla nuova gara, pur essendo nelle condizioni di poter invocare a proprio favore la proroga legale della concessione. Tale argomento vale a spiegare razionalmente le ragioni sottese alla scelta dell’Associazione, ma non risulta giuridicamente idoneo a far valere, dopo aver partecipato alla gara, la sussistenza della proroga legale”. “In definitiva, deve affermarsi che USSA aveva l’obbligo di gravare tempestivamente la lettera d’invito e la mancata impugnazione della stessa comporta l’impossibilità di far valere, successivamente all’esito della procedura di gara, la proroga legale della precedente concessione”.
Il presidente del Centro Tennis Giovanni Romano non si arrende: “Il Comune ha commesso l’errore più grande facendo la gara, quando avrebbe potuto concedere una proroga. Chiediamo pertanto un incontro ai responsabili comunali, per capire se c’è la disponibilità a rimediare al loro errore”. Da quello che dice l’assessore Fattor, sembra comunque, che le speranze per l’Ussa siano quasi vicine allo zero.