"Un anno in L2"
Molti ragazzi vorrebbero passare un anno all'estero durante il loro percorso scolastico. Il soggiorno all'estero rappresenta sicuramente un'opportunità per conoscere gente nuova e vivere esperienze indimenticabili. Ma lo scopo principale di questa iniziativa è quello di imparare un'altra lingua.
Chiaramente è costoso finanziare ai propri figli un intero anno fuori casa e non tutte le famiglie possono permetterselo. Inoltre la paura dei giovani nell'allontanarsi da casa per poi trovarsi soli in una realtà sconosciuta è sicuramente un ulteriore ostacolo.
Il progetto "Un anno in L2", lanciato nel 2000 è un'ottima soluzione a questi problemi. Il progetto promosso dalle tre intendenze scolastiche della provincia autonoma di Bolzano permette ai liceali altoatesini di imparare una seconda lingua senza dover lasciare la propria regione.
Grazie a questo progetto ai giovani viene data l'opportunità di trascorrere un anno in un'altra scuola, tedesca o italiana, a seconda della madrelingua dello studente.
Anche se inizialmente gli interessati a questa iniziativa erano pochi, il numero di partecipanti sta aumentando di anno in anno.
Questa preziosa opportunità può rivelarsi fondamentale anche per il futuro lavorativo di molti alunni. Un importante criterio per essere assunti in Alto Adige è infatti quello di avere il patentino A, che certifica il bilinguismo di una persona. E la conoscenza di entrambe le lingue locali è diventa praticamente una vera e propria garanzia per i partecipanti a "Un anno in L2".
L'esperienza incide sicuramente anche sul carattere dei ragazzi, che non imparano soltanto una nuova lingua, ma anche una nuova cultura.
La convivenza dei tre gruppi linguistici in Alto Adige non è sempre stata semplice e serena. "Un anno in L2" contribuisce sicuramente ad unire alunni tedeschi e italiani e a ravvicinarli alle rispettive culture.
Finora gli studenti tedeschi sembrano essere più attratti dal progetto rispetto a quelli italiani, infatti le statistiche confermano che gli alunni iscritti al progetto provenienti da scuole tedesche sono più del doppio di quelli italiani. D'altronde bisogna anche considerare che per i ragazzi provenienti da scuole italiane l'apprendimento della lingua tedesca rappresenta una difficoltà maggiore.
Gli alunni che hanno trascorso la quarta liceo in un altro istituto sono per la maggior parte soddisfatti della loro esperienza, perchè ne hanno tratto importanti vantaggi e perchè hanno sperimentato un clima scolastico differente.
A volte succede addirittura che gli studenti decidano di trascorrere anche l'ultimo anno di superiori nell'altra scuola, per fare l'esame di maturità nella loro seconda lingua.
In ogni caso anche se quasi tutti dopo un anno tornano a studiare nella loro scuola originaria, il progetto può essere considerato un successo e un arricchimento per la provincia e il suo sistema didattico.