Politics | Scuola

Un diario tirolese per gli alunni altoatesini?

L'agenda scolastica 2014/2015 di Süd-Tiroler Freiheit sensibilizza i giovani alle tematiche politiche, soprattutto locali. Ma anche quest'anno suscita molte discussioni.

Da oggi in poi è possibile acquistare il nuovo diario scolastico della Süd-Tiroler Freiheit. Si tratta della quinta edizione dell'agenda a sfondo politico.

Il progetto è stato attuato dai giovani del partito e durante l'odierna conferenza stampa Sven Knoll, portavoce dei giovani del partito, ha raccontato che il progetto si basa sull'idea di proporre un'alternativa agli alunni e studenti. I giovani della provincia possono quindi scegliere un'agenda diversa da quella classica altoatesina DAI (Edition Raetia).

Nell'agenda "mein Tiroler Merkheft" i promotori hanno cercato di unire l'aspetto scolastico con una serie di contenuti storici. La tematica principale scelta per questa edizione è quella della Prima Guerra Mondiale e delle sue conseguenze negative che tuttora segnano l'Europa.

Nell'agenda però gli aspetti storici non sono gli unici ad essere trattati. I membri del partito infatti sottolineano anche l'importanza degli attuali eventi politici. Essi vogliono sensibilizzare i giovani alla politica concernente non solo l'Alto Adige, bensì tutto il Tirolo. L'agenda viene vista insomma dal partito come un mezzo per comunicare le proprie idee politiche soprattutto ai giovani, ma anche ai docenti interessati.

I membri di Südtiroler Freiheit sono convinti dell'importanza di trattare tematiche politiche a scuola e che gli alunni dovrebbero avere la possibilità di esprimere liberamente le proprie idee e tendenze politiche, in maniera responsabile e pacifica ovviamente.

Già in passato il diario del partito ha però causato molte polemiche e dibattiti. In alcune scuole agli alunni è stata ritirata l'agenda. Questo atteggiamento è stato condannato dai membri del partito che, citando l'articolo 21 della costituzione italiana, sottolineano il diritto di ognuno di esprimersi liberamente.

Il messaggio dell'agenda è chiaro: L'Alto Adige non dovrebbe far parte dell'Italia.
Ma qual'è l'opinione dei giovani a riguardo?