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Il primo gol di bomber "Cappe"

La bella storia di Alessandro Cappelletti, esterno del Gs Excelsior classe 1987, che contro il Bressanone ha segnato la prima rete su azione in 16 anni. "Ora mettere la palla in rete non sarà più un'ossessione"
esultanza cappelletti
Foto: Gs Excelsior
  • “Cap-pe, Cap-pe, Cap-pe”. Sabato scorso nel finale dell’incontro di Terza categoria girone B tra Gs Excelsior e Bressanone il coro è risuonato varie volte. Al 90’ era infatti accaduta una cosa importante, anche se la partita era virtualmente chiusa con la squadra del “fair play” incredibilmente in vantaggio 5 a 1: Alessandro “Cappe” Cappelletti, amichevolmente raccontato anche da SALTO come il “bomber senza gol”, aveva segnato la sua prima rete su azione dopo 16 anni, facendo letteralmente esplodere di gioia amici e tifosi sugli spalti, ma soprattutto i compagni in panchina che lo hanno letteralmente travolto. “Cap-pe, Cap-pe, Cap-pe”.

    Quella con protagonista l’operaio di Laives classe 1987 è una storia “piccola” ma meravigliosa dentro il grande progetto che è l’Excelsior. Lo incarna alla perfezione, verrebbe da dire. Per chi non lo conoscesse prendiamo pari-pari dalla pagina internet della società. 

    Dal 2001 il Gs Excelsior partecipa ininterrottamente al campionato di terza categoria della F.I.G.C. per la Provincia di Bolzano.  Si tratta di una squadra anticonvenzionale, perché concede a tutti i propri tesserati lo status di titolare e non pratica nessuna selezione interna in base alle qualità tecniche dei singoli. Ognuno, a prescindere dalla bravura, ha eguale diritto di giocare lo stesso numero di minuti complessivi. Non esistono panchinari. Molti addetti ai lavori considerano quest’impostazione assurda in un contesto agonistico, noi invece la consideriamo una sfida affascinante, che merita di essere vissuta e raccontata. Per chi ne conosce l’aspetto più superficiale e folkloristico, Excelsior è la squadra che perde sempre, che in quasi 20 anni  di attività ha vinto tre volte (quattro con sabato, nell’infobox in fondo la raccontiamo in dettaglio), pareggiato 6, che ha incassato più di 2850 gol, segnandone circa. 250. I principi e i valori fondamentali su cui si basa il progetto sono:

    Uguaglianza

    Accoglienza

    Inclusione

    Integrazione

    Divertimento

    Impegno

    Spirito di sacrificio

    Lealtà e correttezza

    Solidarietà

    Rispetto e fairplay

    Superare i propri limiti

    Ricerca della vittoria

    Ecco, come si vede, la ricerca della vittoria c’è, ma viene all’ultimo posto. Ed è per questo che negli ultimi due anni SALTO ha dedicato ai “magnifici perdenti” (questo è il titolo di un documentario dedicato alla squadra da un regista francese) più o meno lo stesso spazio dedicato all’FC Südtirol, squadra regina del calcio altoatesino. 

    Ora per la smisurata gioia di tifosi, giocatori, coach e dirigenti della società, negli annali della Figc è finita a referto anche la rete di “Cappe”. Un evento che merita di essere raccontato direttamente dal protagonista.  

  • Alessandro Cappelletti: L'esterno dell'Excelsior dopo l'intervista al Resia A. Foto: SALTO
  • SALTO Alessandro, come si sente? (è martedì sera, al primo allenamento)

    Alessandro Cappelletti: Sinceramente ho ancora dentro l’adrenalina. In questi giorni ho dormito poco, ho rivisto mille volte il video del gol, perché non ci volevo credere. Fare gol era diventata un’ossessione. Ora però non lo sarà più, un’ossessione. Quel che arriva, arriva. 

     

    "L’affetto dimostrato dai compagni di squadra è stato molto emozionante, sono molto grato per il rispetto che hanno avuto per me in questi anni".

     

    Ci racconti come è andata. Dalle immagini si vede che era in fuorigioco, ma come avrebbe detto Boskov, fuorigioco è quando arbitro fischia. Se ne era accorto?

    Dunque: Io nella squadra sono uno dei veterani. Nello spogliatoio, dopo che aveva parlato il mister, mi sono permesso di dire che per me era una giornata importante perché era l’anniversario della morte di mia mamma. Ho chiesto a tutti i ragazzi di dare il massimo per cercare di raggiungere l’obiettivo della vittoria. Poi sono entrato a quindici minuti dalla fine, stavamo vincendo. Non so neanche bene come la palla sia arrivata a Anthony (Barbieri, ndr), io mi sono buttato verso la porta, l'ho vista arrivare verso di me e in pochi attimi nella mia  testa è successo di tutto. Volevo stopparla, ma poi per fortuna mi è venuto di tirare di prima. Per un secondo non ho più capito niente. Ho guardato bene se era davvero entrata, ma poi ho sentito le urla dalla tribuna, la gioia della panchina. Quando ho realizzato che avevo davvero fatto gol sono uscito di testa. L’affetto dimostrato dai compagni di squadra è stato molto emozionante, sono molto grato per il rispetto che hanno avuto per me in questi anni. E’ un'emozione che ricorderò per sempre.

    A chi dedica il gol?

    Ai miei genitori, che purtroppo non ci sono più da qualche anno. Quando erano in vita non ero mai riuscito a dedicare loro un gol, quindi il mio primo pensiero va a loro. Poi alla mia compagna, Angela, ai miei parenti, ai nostri amici Davide e Lele, che ci hanno lasciato anche loro molto presto, a tutta l’Excelsior che mi ha sempre sostenuto, e a tutte le persone che mi vogliono bene.

  • Destro a segno: Alessandro Cappelletti ha appena calciato la palla che darà il sesto gol alla squadra. Foto: Gs Excelsior
  • Quando ha cominciato a giocare a calcio?

    A dieci anni, nel Bronzolo. Ho cominciato in difesa, come terzino, ma non era proprio il mio ruolo (ride), quindi poi mi hanno messo in attacco, poi ho quasi sempre giocato come esterno o comunque in avanti.

    Nelle giovanili aveva segnato?

    Sì, due gol, uno nella categoria Giovanissimi e uno negli Allievi.

    Quindi, quello di ieri era il terzo?

    No, il quarto, perché nel 2012 avevo segnato un gol su rigore per l’Excelsior.

    Ci racconti come è iniziata la sua avventura con la squadra.

    Nel 2008 avevo deciso di tornare a giocare a calcio, ma a Laives in quel momento non c’erano squadre. Un giorno con altri due ragazzi sono venuto al Resia B, e poi abbiamo visto che una squadra si allenava nel campo A. Abbiamo chiesto che squadra fosse, ed era l’Excelsior. Non ne sapevamo nulla. Massimo Antonino (dirigente della squadra, ndr) ci ha detto: se volete venire con noi, siete i benvenuti. E da allora non ho più smesso, questa è diventata la mia seconda famiglia. Sono ormai il veterano, ho visto tanti ragazzi venire ed andarsene”.

     

    "L’affetto dimostrato dai compagni di squadra è stato molto emozionante, sono molto grato per il rispetto che hanno avuto per me in questi anni".

     

    Ma cosa vuol dire per lei giocare a calcio nell’Excelsior?

    Il calcio è la mia passione. Nelle giovanili giocavo per una squadra che scendeva in campo per vincere, qui è tutta un’altra storia. Ogni partita è una sfida difficile, difficilissima. Ovvio che è bello vincere, ma qui non ha importanza. L'importante è giocare, divertirsi e che ognuno dia il massimo di quello che ha. 

    Squadra e giocatori del cuore?

    Sono interista dalla nascita. Da ragazzo il mio preferito era Ronaldo, il fenomeno, ma mi piaceva anche Vieri e poi diversi attaccanti dell’Inter. Oggi il mio giocatore preferito è Lautaro. 

    Comunque, ora che ha segnato su azione scenderà in campo con maggiore tranquillità?

    Venerdì (info nel box) scendiamo in campo contro il Laives-Bronzolo, che è la mia ex squadra, allenata dal mio coach delle giovanili. Quindi è una partita importante, per me. Segnare non è più un’ossessione, ma ovviamente, se il mister mi manderà in campo, ci proverò con impegno come ho sempre fatto. Sarà una partita difficile, ma noi siamo l’Excelsior e ce la metteremo tutta. 

    Beh, allora, in bocca al lupo. 

    Prima, di andare posso darle un piccolo pensiero? E’ un portachiavi che ho fatto fare con il mio motto, eccolo. 

  • Foto: SALTO
  • La cronaca e la prossima partita

    Di seguito pubblichiamo il breve resoconto pubblicato su Facebook pochi istanti dopo la vittoria di sabato. Il Gs Excelsior asd trova la prima vittoria stagionale nel campionato di Terza categoria Girone B. La cronaca. Dopo almeno quattro occasioni nitide e due traverse è il Bressanone a passare in vantaggio - al primo tiro in porta - con una punizione da lontanissimo. Poi alla mezzora è Younes a pareggiare su calcio da fermo da 30 metri e poco dopo Rodriguez raddoppia con un sinistro da fuori area. Nella ripresa, al 58', Sarti insacca di testa su calcio d'angolo e poi ancora Rodriguez, con un tiro a giro di sinistro la mette poco sotto l'incrocio. Gol spettacolare. Parmeggiani fa poi il quinto su rigore. A cinque dalla fine succede l'imponderabile. Cappelletti, il bomber senza gol da 15 anni, entra in area e batte il portiere brissinese. Viene giù lo stadio. Serata indimenticabile per la squadra del fair play.

    La prossima partita in calendario per il Gs Excelsior è fissata venerdì 27 alle ore 20 al campo Galizia contro il Laives.