Politics | Primarie PD

Vittoria netta per Elly Schlein

La candidata "di sinistra" ottiene il 63% dei 2366 voti. Bettio: "Festa di democrazia". Sorpresa per i delegati "nazionali" e polemiche per i voti di cittadini stranieri.
Elly Schlein
Foto: Gilberto Cavalli

Pure Bolzano sceglie Elly Schlein. Alle primarie del PD la candidata “più di sinistra” ed ecologista ottiene 1.480 voti (63%), rispetto agli 868 (37%) del candidato “di centro”, Stefano Bonaccini. Buono il livello di partecipazione (1 milione a livello nazionale), ma i 2.366 altoatesini che hanno votato ieri sono parecchi di meno rispetto ai 3.500 che espressero la preferenza nel 2019, quando si impose Nicola Zingaretti. Schlein ha ottenuto più consensi in tutte le “sezioni” tranne a Bressanone, dove il segretario del circolo, Carlo Costa, sosteneva Bonaccini. Il voto in Alto Adige ha contribuito dunque a formare il sorprendente risultato nazionale nel quale Schlein ha vinto con il 53,8% dei voti, nonostante fino ad un mese fa il presidente dell’Emilia Romagna venisse dato per vincente con percentuali schiaccianti. Sovvertito, dunque, l'esito delle primarie interne dove Bonaccini aveva prevalso con percentuali speculari. La sensazione è che in Alto Adige come in Italia a spostare gli equilibri sia stato l'elettorato di sinistra ed ecologista, che normalmente non vota PD.

“Una grande festa della democrazia e del Partito Democratico – commenta il neo segretario Carlo Bettio - Ancora una volta il PD si conferma una forza capace di una mobilitazione e partecipazione democratica che non ha eguali. Un grazie alle volontarie e ai volontari che hanno reso possibile questo risultato di partecipazione.  E un grazie alle cittadine e ai cittadini che con il loro voto ci hanno confermato di avere a cuore le sorti della nostra comunità politica. Ci auguriamo che in molti vorranno unirsi a noi nell'impegno per una politica più vicina alle persone”.

I dati sui delegati all’assemblea nazionale sono ancora non ufficiali ma sembra c he potrebbe finire 3 a 1 e non 2 a 2 come nelle previsioni. Se così fosse, sarebbero eletti Silvia Pomella, Giorgio Nones e Giovanna Bertoldi della lista Schlein e Sandro Repetto per la lista Bonaccini. Se invece finirà 2 a 2, all’assemblea nazionale andrà anche Renate Prader (e non Giovanna Bertoldi).

Qualche polemica - tipica da PD – nel pomeriggio di ieri per un dato secondo il quale a Bressanone a mezzogiorno 11 votanti su 67 erano cittadini stranieri che avevano ricorso alla pre-registrazione. In tutta la Provincia i cittadini preregistrati erano però circa un centinaio per cui il dato brissinese non sembra troppo fuori linea.

 

Per il Pd altoatesino inizia dunque una nuova fase “unitaria” per superare le divisioni degli ultimi anni. Da venerdì sera il padovano Carlo Bettio ha smesso i panni del “commissario” approdato in città proprio per superare le tensioni ed ha indossato quelli di nuovo segretario. L’assessore bolzanino Juri Andriollo e la consigliera meranese Daniela Rossi sono i due vice. L’assemblea è presieduta dalla brissinese Renate Prader, mentre il vicepresidente è Uwe Staffler.

Della segreteria fanno poi parte Marco Alberto (organizzazione), Pietro Calò (tesoriere), Mario  Cappelletti, Stefano Fattor, Mauro Galera, Ilaria Gerardi, Sarka Jankarova, Diego Laratta, Daniele Moretti e il consigliere provinciale Sandro Repetto.

Definita anche la nuova assemblea provinciale. Ne fanno parte Elio Dellantonio, Stefania Baroncelli, Bassamba Diaby, Petra Agnelli, Alberto Conci, Monica Agostinetto, Dino Gagliardini, Sara Endrizzi, Alessandro Huber, Monica Bonomini, Daniele Di Lucrezia, Viviana Melis, Ferdinando Stablum, Rosa Carlino, Christian Tommasini, Diego Laratta, Monica Franch, Emiliano Lutteri, Daniela Rossi, Angelina Crestani, Renate Prade, Sarka Jancarova, Mauro Marchi,Ilaria Gerardi, Giuseppe Panusa, Daniele Moretti, Maria Luisa Gnecchi, Patrick Violante, Maura Galera, Andrea Pisciali, Nirvana Pedrazza, Uwe Staffler, Sonia Zanotti, Silvano Zanettin.

Sono poi membri di diritto Juri Andriollo, Monica Bancaro, Pietro Calò (tesoriere), Mario Cappelletti, Carlo Costa, Stefano Fattor, Michela Luciani, Mauro Mazzio, Franco Nietzsch e Chiara Pasquali, Sandro Repetto e Luigi Spagnolli.

 

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Massimo Mollica Mon, 02/27/2023 - 10:19

Paradossalmente se prima, come iscritto, avevo votato Elly questa volta ho votato Bonaccini. Non so dirvi cosa mi ha preso. Detto questo sono felice che vi sia una donna! Ribadisco che non sarà un' unica persona a cambiare le sorti di un paese. Ci vuole comunità. Comunque se Elly pone il partito contro l'invio delle armi all' Ucraina chiaramente io non li voto più. In merito alla situazione provinciale fatico a capire cosa possa cambiare, visto che le persone sono sempre le stesse. Leggo che la gente vuole i gazebo come se si potesse parlare di politica per strada (che è poi quello che succede su Facebook). Invece ci vogliono occasioni di ascolto e confronto digitali (come digitale doveva essere il voto!) aperti e non chiusi dai social media. Non credo che succederà. Faccio gli auguri a tutti.

Mon, 02/27/2023 - 10:19 Permalink