Politik | Valbruna

“L’SVP vuole mandare via le acciaierie”

Il PD attacca la maggioranza. Fattor: “Per tutelare il verde agricolo si favorisce la costruzione di Quartiere Ponte Roma, a scapito di un’industria fondamentale”.
Stefano Fattor
Foto: Seehauserfoto
  • “Per tutelare il verde agricolo si vuole distruggere un sistema industriale 50 volte più produttivo, quello delle acciaierie Valbruna”, non usa mezzi termini Stefano Fattor, capogruppo del PD in consiglio comunale, secondo cui i 550 posti dei lavoratori di Valbruna sono messi in pericolo dalla frangia contadina della SVP. Pochi giorni fa la giunta provinciale altoatesina ha deciso di mettere a gara il diritto di superficie sul terreno in cui oggi ha sede lo stabilimento Valbruna. L’azienda ha ancora un anno di proroga in attesa del bando di gara che deciderà a chi verrà assegnata l’area. 

  • Lo stabilimento delle Acciaierie Valbruna a Bolzano. Foto: Seehauserfoto
  • Secondo il PD però una parte della maggioranza sia in Comune che in Provincia vorrebbe mandare via l’azienda dal capoluogo altoatesino. La prova di questa volontà sarebbe la mozione del PD che impegnava la Giunta e il Sindaco a dire un chiaro no allo sfruttamento abitativo di quell’area, a soli 50 metri dalle acciaierie, per costruire il cosiddetto “quartiere Ponte Roma”, a cui la maggioranza ha risposto con un’astensione, tranne la componente agricola dell’SVP si è espressa chiaramente con un voto contrario.

    “L’obiettivo qui è evidente e lo confermano le parole del vicesindaco Stephan Konder, che ha detto che chi vincerà il bando dovrà portare in classe acustica 4 l’intero sedime, quando le acciaierie Valbruna al momento sono in classe acustica 5 e 6, come farebbero a cambiarla?”, afferma Fattor. Così facendo si renderebbe quindi possibile la realizzazione del quartiere ponte Roma. “Si parla di 1.500 alloggi, una sorta di ghetto urbano che, essendo attaccati a uno stabilimento siderurgico, inevitabilmente finirebbero per costringerlo alla chiusura, perché la convivenza sarebbe del tutto incompatibile”, spiega l’esponente PD.

  • Il rendering del progetto Quartiere Ponte Roma. Foto: succus
  • Non mancano le critiche anche all’altra parte della maggioranza nel Comune di Bolzano. “Sul tema c’è un silenzio assordate da parte del Sindaco Claudio Corrarati”, ha dichiarato il consigliere comunale Juri Andriollo. “Bisogna tutelare un’industria importante a livello nazionale e internazionale come Valbruna, che garantisce 550 posti di lavoro diretti e altri 1.500 nell’indotto. Parliamo inoltre di uno dei contribuenti più rilevanti della provincia, con 25 milioni di euro di imposte versate ogni anno. Galateo e Fratelli d’Italia si sono espresse chiaramente in favore delle acciaierie Valbruna, dove sono le forze politiche come la Lista del sindaco e Forza Italia?”, si chiede l’esponente PD.

    A preoccupare il partito democratico sono anche due clausole contenute all’interno del bando. La prima prevederebbe un punteggio maggiore a chi utilizzerà meno sedime, che, secondo il PD, va letto nell’ottica di lasciare più spazio nella realizzazione del nuovo quartiere. La seconda riguarda invece il periodo di 4 anni per realizzare la nuova attività nel caso in cui Valbruna non dovesse vincere il bando. “Nessun ammortizzatore sociale copre un lasso di tempo così lungo, vuol dire licenziamenti di massa”, conclude Fattor. 

    Assieme al PD bolzanino si è mosso anche il Partito democratico di Laives. Il capogruppo del Pd laivesotto Dino Gagliardini ha chiesto che venga discussa durante il prossimo consiglio comunale la tutela della continuità produttiva ed occupazionale delle acciaierie di Bolzano.