Un affare chiamato aeroporto
L’ampliamento dell’aeroporto s’ha da fare. La posizione della Camera di Commercio è cristallina: una volta completati i lavori dello scalo bolzanino i vantaggi fiscali e i suoi effetti sull’economia saranno rimarchevoli. “Secondo uno studio recente con 170.000 passeggeri si creerebbero 243 nuovi posti di lavoro e un ulteriore introito fiscale pari a 2,2 milioni di euro, dovuto soprattutto a Irpef e Iva”, si legge nella nota. Una cifra che andrebbe quasi a pareggiare l’investimento pubblico stimato dalla Provincia nella legge approvata il 4 dicembre scorso, autorizzazione per il referendum compresa. E in attesa della consultazione popolare (che si terrà fra maggio e giugno prossimi) attraverso la quale gli altoatesini saranno chiamati ad esprimersi sul futuro dell’aeroporto, la Camera di Commercio continua la sua opera di promozione. All’incontro di ieri, 9 dicembre, hanno partecipato il presidente Michl Ebner, il segretario generale Alfred Aberer, il vicesegretario generale Luca Filippi della Camera di Commercio, il direttore dell’Istituto di ricerca economica (IRE) Georg Lun e diversi consiglieri provinciali dei Verdi, SVP, Bürgerunion e Movimento 5 Stelle. “Scopo principale dell’incontro era approfondire con i rappresentanti della collettività altoatesina gli aspetti economici e fiscali dell’aeroporto e l’importanza dei mezzi di trasporto pubblici per la popolazione e l’economia locale. La Camera di Commercio ritiene che l’aeroporto svolga un ruolo fondamentale per la localizzazione economica altoatesina e sia un supporto importante per l’accessibilità e la mobilità della popolazione”, ha fatto sapere Aberer.
Stando a quanto dichiarato da Ebner, l’aeroporto porterà anche altri benefici: “L’attrattività dell’Alto Adige come luogo per eventi sportivi, culturali e scientifici di portata internazionale dipende dalla sua accessibilità. Ma anche gli altoatesini stessi traggono molti vantaggi dall’aeroporto: una mobilità limitata significa infatti minore libertà e ciò vale in tutti gli ambiti, nella scuola, nel lavoro e nel tempo libero”. La mobilità è ormai una necessità, come provano i numerosi pendolari. Attualmente oltre la metà degli altoatesini si sposta con un mezzo per recarsi al posto di lavoro o a scuola. Mentre il trasporto pubblico in Alto Adige si conferma migliore della media nazionale, valutazioni scientifiche dimostrano come la nostra provincia sia carente in termini di infrastrutture stradali, ferroviarie e soprattutto aeroportuali. I mezzi di trasporto pubblici interregionali interessano in particolare coloro a cui piace viaggiare, come gli altoatesini che vantano un tasso di viaggiatori superiore alla media (il 62,4% della popolazione rispetto al 50,2% a livello nazionale).
Un endorsement quello della Camera di Commercio che tuttavia non viene salutato con favore da tutti. In una nota congiunta la portavoce degli ambientalisti Brigitte Foppa, Andreas Pöder (Bürgerunion) e Paul Köllensperger (Movimento 5 stelle) affermano: “Abbiamo ascoltato il parere della Camera di Commercio, come si conviene nel rispetto dei reciproci rapporti democratici. Le domande critiche e le contro-argomentazioni da noi avanzate non sono state inserite nella comunicazione della Camera di Commercio diffusa ai media. In questa presentazione unilaterale non ci riconosciamo. E certamente non ci faremo monopolizzare. Il nostro giudizio critico sull’aeroporto non è cambiato”.