In queste torride giornate di inizio estate soffia un vento gelido nei rapporti tra il presidente Arno Kompatscher e il vice italiano, Marco Galateo, tanto che il braccio di ferro si sta spostando nella definizione dei capitoli di bilancio. Al momento, a farne le spese sono i fondi necessari per aumentare l’organico degli insegnanti di sostegno nella scuola italiana. E con i numeri delle diagnosi in costante aumento questa è una pessima notizia per migliaia di famiglie che è peraltro già iniziata a circolare nel pomeriggio di venerdì. 

Il presidente la spiega così: “Ho chiesto di voler motivare meglio la richiesta di ulteriore personale facendo vedere in modo trasparente (vale per tutte e tre le intendenze) come vengono allocate le risorse umane. Questo sarà il presupposto per poter prendere decisioni equilibrate, ben motivate e corrette”.

Ma cosa sta succedendo? Prima l’annuncio del coordinatore di Fratelli d’Italia che non avrebbe usato la sala stampa per tutto il mese a causa della presenza della bandiera arcobaleno aveva già molto irritato il presidente; poi, giovedì, mentre il Landeshauptmann era a Roma per incassare il sì definitivo all’agognata riforma dell’Autonomia, l’entrata di Galateo con il piede a martello con lo svolgimento di una conferenza per i media convocata sì in sala stampa, ma dopo aver fatto nascondere il vessillo simbolo dei diritti LGBTQ+. Una prova di forza che ha fatto infuriare Kompatscher come mai prima. Tanto che il giorno dopo, quando era in calendario la giunta straordinaria allargata ai capi dipartimento per l’approvazione del bilancio, il clima era tesissimo e l’annunciata disponibilità del presidente a mettere i fondi per gli organici della scuola era andata a farsi friggere. 

Corre voce che secondo quanto è emerso in riunione per il bilancio 2025 ci sarebbero 5,5 milioni per l’assunzione di 100 nuovi insegnanti tra tutte e tre le sovrintendenze. Visto che l’anno scorso la scuola italiana ne ha avuti 120 su 200, quest’anno Galateo e Achammer avrebbero trovato un’intesa per la quale la scuola italiana dovrà accontentarsi di 30, che saranno tutti di sostegno. Una miseria rispetto alle necessità. Di insegnanti di sostegno ne servirebbero infatti almeno altri 90 (!) non per garantire le 3,8 ore di sostegno a settimana per ragazzo previste dalla legge, ma per arrivare a 2,9 ore (!!). In Sovrintendenza già si pensa di ridurre le gite e i progetti plurilinguistici. Il fatto è che se qualche famiglia dovesse fare ricorso il Tar disporrebbe senza dubbio l’obbligo del rispetto della legge che imporrebbe l’assunzione di centinaia (!) di docenti di sostegno. 

Ad ogni modo questa è la versione del bilancio così come arriverà in commissione. Per destinare i 5,5 milioni utili all’assunzione di 100 insegnanti dovrà essere fatto emendamento. In quel momento, forse, potrà esserci qualche ritocco verso l’alto. 

Tornando alla questione “bandiera arcobaleno”, per chi si chiede come mai alla fine Kompatscher sia costretto ad “ingoiare”  pillole amare la risposta è di una banalità disarmante. Il desiderare oltremodo la riforma dell’Autonomia, ora che Roma ha detto sì e c’è in vista un lungo palleggio parlamentare, il Landeshauptmann si è di fatto legato mani e piedi alla maggioranza di destra, e Galateo non è certo uno che si tira indietro se ritiene di dover far luccicare i bicipiti e tenere qualcuno per il bavero come è avvenuto per la bandiera in sala stampa. Non solo. La strategica delega all’economia consente al vicepresidente di avere vari strumenti per fare opera di convincimento. E se i 5 milioni per i 90 insegnanti venissero dirottati dal capitolo di spesa sul turismo?