Idea Metro per Alpitronic

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E’ ancora presto per dire se le peregrinazioni alla ricerca di una sede di Alpitronic sono finite, ma l’azienda altoatesina leader mondiale nella produzione di colonnine di ricarica rapida sta trattando con l’imprenditore Paolo Tosolini l’acquisto dell’areale in cui ha sede il supermercato all’ingrosso Metro, tra via Volta e via Pacinotti. Come normale le parti si trincerano dietro il più classico dei “no comment”. Da quanto si è potuto apprendere, comunque, la trattativa può dirsi “ben avviata”. E un po’ tutti, nel mondo politico e pure in quello imprenditoriale tengono le dita incrociate: perdere un’azienda fiore all’occhiello della green economy sarebbe una sconfitta per tutti.
Gli Hypercharger di Alpitronic sono installati in più di 50 paesi e nel 2023 il suo fatturato ha superato il miliardo di euro
La vicenda Alpitronic è paradigmatica rispetto alla mancanza di terreni in città. L’azienda oggi è divisa tra la sede di via di Mezzo ai Piani teatro di un grosso incendio lo scorso anno e quella di via Catel Firmiano nell’area Frubona. Nonostante Bolzano abbia una zona produttiva enorme rispetto alla superficie totale, dopo anni di ricerche non è finora emersa alcuna possibilità di insediamento per Alpitronic, tanto che il board dell’azienda ad un certo punto, stufo, ha provato a giocare la carta Terlano. Ad ottobre 2024, però, mentre l’azienda inaugurava nuove filiali a Charlotte (Usa) e Milton Keynes (UK) il Comune della valle dell’Adige opponeva gentilmente un no secco alla proposta di convertire i cinque ettari di verde agricolo in zona produttiva.
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Fondata nel 2009 Alpitronic è diventata rapidamente una delle più grandi e importanti aziende dell’Alto Adige. I suoi Hypercharger sono installati in più di 50 paesi e nel 2023 il suo fatturato ha superato il miliardo di euro e la cifra sembrava dovesse raddoppiare nel 2024 ma le stime sono state riviste verso il basso e il dato definitivo non è stato ancora diffuso.
Nonostante il crollo delle vendite di Tesla, il mercato delle auto elettriche resta in rapida espansione a livello globale
Quali sono le prospettive per Alpitronic? A causa della virata “neonazista” di Elon Musk, Tesla, uno dei principali attori del settore, ha recentemente subito un forte crollo delle vendite, con una diminuzione del 49% nei primi mesi del 2025 in Europa ma il mercato delle auto elettriche resta in rapida espansione a livello globale. Nel 2022, le vendite di veicoli elettrici hanno raggiunto circa 10 milioni di unità, rappresentando oltre il 13% del mercato totale delle auto. Nel primo semestre del 2024, le vendite globali di auto elettriche sono state pari a 7 milioni di unità, con un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Cina rappresenta quasi l’80% di questo aumento. In Europa, la quota di mercato delle auto elettriche è salita dal 12,5% nel 2024 al 16,9% nel primo bimestre del 2025.
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Se la ditta Alpitronic ha trovato uno spazio nella zona industriale di Bolzano si troverà anche un terreno a Bressanone per un nuovo edificio industriale della ditta PROGRESS!
Avrei tre proposte:
1. ex areale della ditta legno Magagna.
2. terreno ad est della ditta Alupress che attualmente viene usato solo come parcheggio. Le auto si potrebbe mettere in un garage interrato e costruire sopra.
3. area del ex-albergo Ziggler a Schrambach! Questo terreno e‘ già stato acquistato dalla PROGRESS!
Purtroppo questa ditta vuole distruggere ad ogni costo il bosco ripariale nella zona industriale di Bressanone per un nuovo edificio in calcestruzzo!
In tempi di cambio climatico rapido l’abbattimento di questo preziosissimo serbatoio di CO2 è un vero crimine contro la natura! In piu anche le 64 specie di uccelli contate dal gruppo ambientale Valle Isarco perderebbero il loro habitat!
PS. Si dovrebbero vergognare tutti i coinvolti in questa sporca faccenda incluso i gruppi ambientali che da piu di 5 anni continuano a parlare solo delle previste misure di compensazione (l’ampliamento del biotopo Pra Millan in una discarica incluso pesticidi) e non difendono in nessun modo l’ultimo grande bosco ripariale di tutta la Valle Isarco!!!
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Speriamo tanto che il progetto vada in porto!
Quella della ex Tecnopan …
Quella della ex Tecnopan (circa 5 ha) e quella della ex Feltrinelli Masonite (ancora più grande) sono due importanti aree industriali dismesse da molto tempo nella zona produttiva di Bolzano. Chiusa la Feltrinelli 65 anni fa, chiusa la Tecnopan circa 50 anni fa. Nessuna iniziativa per il loro ri-utilizzo produttivo e questo a dispetto della "fame di aree". Buona notizia quella dell'interessamento della Techoalpin nell'area ex Tecnopan. Lasciamoci sorprendere. Rimane l'amarezza per una città dove rimangono inutilizzati preziosi terreni a suo tempo sottratti al verde e all'agricoltura e rimasti poi vuoti per decenni.
Antwort auf Quella della ex Tecnopan … von Alberto Stenico
Das ist ein sehr wichtiger…
Das ist ein sehr wichtiger Ansatz: Zuerst dort bauen, wo schon verbaut war oder in Ruinen noch ist.
Ich denke auch, dass es diesbezüglich sehr viele Möglichkeiten in ganz Südtirol gibt!
Antwort auf Das ist ein sehr wichtiger… von Sigmund Kripp
Genau! Auch im neuen…
Genau! Auch im neuen Südtiroler Urbanistikgesetz von 2018 steht, dass ungenutzte Flächen in Gewerbezonen nach zwei Jahren enteignet werden können und somit Interessierte darauf ihre Aktivität betreiben können.
Die I-Zone in Bozen ist…
Die I-Zone in Bozen ist DEFINTIV die beste Lösung, auch logistisch gesehen: in unmittelbarer Nähe der Autobahn für Zulieferer und Versand der Ware, zentral gelegen. Für diesen Betrieb (wie für jeden anderen) neuen Grund zu versiegeln wäre absurd, zumal, wie bereits von Alberto Stenico geschrieben, brach liegenden Fläche genau in der Industriezone Bozen seit Jahren frei sind.
Wenn das so wirklich kommt, wie es im Artikel steht, hat einmal die Vernunft gesiegt. Hoffe, dass dies kein Einzelfall bleibt.