"Non basterà costruire sul costruito"

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SALTO: Zanin, lei guida la Lista civica per Corrarati. Un paio di settimane fa è stato protagonista forse del più duro attacco della campagna elettorale quando ha accusato il centrosinistra – fra le altre cose - di clientelismo. È andato giù pesante, una cosa che non è esattamente nel suo stile. Lo rifarebbe?
Roberto Zanin: Probabilmente questi toni non sono propriamente i miei, ma ci trovavamo in una situazione un po' particolare. Ero abbastanza nervoso per la questione degli asili nido gratuiti lanciata dal candidato del centrosinistra Juri Andriollo alcuni giorni prima e per la modalità in cui è stata comunicata. Non contesto affatto l'idea degli asili nido gratuiti, che considero intelligente ed è una cosa che farei anch'io, ma il modo in cui il tutto è stato comunicato mi è sembrato fuori luogo. Dopo cinque anni come assessore al sociale, lanciare ora l’idea degli asili nido gratuiti utilizzando il termine "gratis" mi è sembrato improprio. Un servizio diventa gratuito solo se c’è uno spostamento di denaro da una parte all’altra nei capitoli di bilancio, e quindi significa che qualcun altro pagherà indirettamente questo servizio perché da altre parti quei soldi bisogna toglierli. In un’intervista ho sentito dire ad Andriollo che i soldi saranno presi “nelle pieghe del bilancio” e questo è francamente inaccettabile perché non si può mettere una spesa corrente di 5 milioni all'anno nelle pieghe del bilancio. Non si possono prendere nemmeno dai 40 milioni dell’ avanzo perché questi devono essere utilizzati per gli investimenti e non per le spese correnti. Inoltre, lanciare questa proposta quando sei al governo e ci sono più di 100 famiglie in lista d’attesa mi è sembrato fuori luogo. Per questa serie di ragioni e il nervosismo che ne è conseguito ho usato toni che effettivamente sono per me insoliti.
Negli anni lei è quasi diventato “amico” del sindaco uscente Renzo Caramaschi, una cosa piuttosta insolita tra due sfidanti al ballottaggio (2020). Questo suo attacco ha peggiorato i vostri rapporti?
Ci siamo sentiti, non c'è nessun problema tra noi. La questione, diciamo, è stata amplificata dalla campagna elettorale. Nel 2020 capitò anche a me di ricevere attacchi molto duri. Esempi? Mi dissero ad esempio che avrei fatto il sindaco part-time perché abitavo ad Appiano, che ero misogino perché una sera non c'era una donna ad una cena della lista e dovetti giustificarmi con le mie figlie.
Io imputo l'immobilismo di Bolzano non solo all'SVP, ma all'amministrazione dei centrosinistra degli ultimi anni.
A Bolzano servono almeno 4.000 alloggi. Per timore di andare già prima del voto contro l’Svp tutti fingono che queste abitazioni si possano ottenere “costruendo sul costruito” e senza consumare altro suolo. Lei rivendica spesso di non aver firmato, prima del ballottaggio 2020, il “papello” SVP che prevedeva fra l'altro l'assegnazione dell'urbanistica alla Stella alpina. Come si convince l'SVP a cambiare direzione?
Io imputo l'immobilismo di Bolzano non solo all'SVP, ma all'amministrazione dei centrosinistra degli ultimi anni, e cioè alla coalizione composta da SVP, Verdi, PD e lista Caramaschi. Questa coalizione non era coesa sui punti principali per lo sviluppo della città. Non solo l'SVP, ma anche i Verdi contrastavano determinate posizioni. Io credo che l’assessora Chiara Rabini la pensi in modo opposto rispetto a Stefano Fattor sullo sviluppo della città, però hanno governato insieme per cinque anni, Quanto all’accordo con l’Svp io alcuni punti li avevo accettati banalmente perché facevano parte del nostro programma. Altri punti non ho potuto sottoscriverli perché non mi sentivo di prendere impegni non discussi nella coalizione. Caramaschi ha invece ritenuto di poter prendere questi impegni serenamente da solo e poi si è visto l’assessore del PD Stefano Fattor fare una sorta di opposizione interna alla maggioranza.
Secondo lei, Bolzano può e deve crescere ulteriormente ed è quindi pronto a battagliare contro l’Svp cittadina?
Nuovi appartamenti bisognerà costruirli, su questo credo non ci siano dubbi. Il nostro candidato Claudio Corrarati ha parlato della possibilità di costruire almeno un migliaio di appartamenti senza consumare suolo. Per il resto bisognerà discutere delle aree di sviluppo di Bolzano in modo chiaro e trasparente, smettendo di ragionare partendo dal presupposto che il sindaco è il sindaco degli italiani e il vicesindaco Svp è il sindaco dei tedeschi. Comunque, vorrei far notare che Bolzano abbia raggiunto la capacità massima di abitanti, che il capoluogo non può più crescere l'ha detto il sindaco Caramaschi, non l’Svp. Vede, io vorrei evitare che una signora che fa la badante e ha una figlia di dieci anni non trovi un appartamento e debba pensare di abitare sotto un ponte, pur essendo disposta a pagare 900 euro al mese di affitto. Bisogna decidere qual è il progetto di città che vogliamo, perché io posso capire che Caramaschi dica “blocchiamo lo sviluppo di Bolzano e chiediamo un aiuto ai Comuni vicini” ma prima di dirlo bisogna aver convinto i Comuni confinanti e poi strutturare la città in modo tale che la gente da fuori possa arrivarci tranquillamente senza stare ore in coda. Secondo me, però, non è questa la strada, bisogna sedersi intorno ad un tavolo e decidere in quale aree sviluppare ulteriormente la città”.
Tra le priorità metterei l'istituzione di fondi territoriali, affinché il Comune abbia autonomia economica per decidere da solo.
La sicurezza è un tema centrale di questa campagna elettorale. In che misura il comune può intervenire?
Tornando a quanto mi ha chiesto all’inizio un’altra cosa che mi innervosisce è che per cinque anni ed anche ora in campagna elettorale il centrosinistra continui a ripetere che la sicurezza non è una competenza comunale e quindi non si può fare nulla. Ma non è assolutamente vero. Mi innervosisce vedere mozioni del centro-destra bocciate e poi approvate ora che si vota. Nel 2023 un nostro consigliere propose il cane antidroga, e fu bocciato. Ora vedo istituito il cane antidroga. Il vigile di quartiere, proposto nel 2024, fu bocciato, ora una candidata del centrosinistra dice che il vigile di quartiere c’è già, ma poi lo vedo anche nel programma di Andriollo, e quindi non ci capisco più nulla. Ma in ogni caso la nostra proposta fu bocciata. Quindi ripeto: il Comune può prendere determinate decisioni. A Merano è stato istituito il controllo di vicinato, a Bolzano lo vogliamo? Il Taser? Rifiutato, ma allo stesso tempo si vedono vigili che sono armati di pistola. Io non ho ricette, queste sono tutte misure possibili, e sono scelte politiche che vanno prese.
Nei primi 100 giorni di una ipotetica giunta Corrarati, quali sarebbero secondo lei le priorità?
La domanda andrebbe fatta allo stesso Corrarati. Io comunque consiglierei di lavorare tanto per dare un'immagine diversa della città, curare il decoro, la pulizia … . Avvierei discussioni rapide con le strutture economiche per istituire fondi territoriali, affinché il Comune abbia autonomia economica per decidere da solo. Ecco, questa per me dovrebbe essere una priorità: il Comune di Bolzano dovrebbe raggiungere una certa autonomia economica per decidere le strutture essenziali per la città senza dover chiedere ogni volta alla Provincia.
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BOZEN war mit seinen 106.000…
BOZEN war mit seinen 106.000 Einwohnern, eine Zeit-weise sogar schrumpfende Stadt + hat sich von TOSOLINI, den BODINIs + von HAGER & BENCO vorher-treiben, ja sogar vergewaltigen lassen!
Die SVP hat mit ihren Not-Einkäufen von Tosolini-Wohnraum + der kost-spieligen Anpassung als dringenst gebrauchte BÜRO-RÄUME, wohl nur mit-geschlafen.
Statt sich rechtzeitig um einen für Fußgänger erreich-baren Verwaltungs-Bereich zu kümmern, wurde die ganze Stadt mit Verwaltungs-Gebäuden besiedelt + in letzter Zeit mit tollen eigenen Bauten, "aus denen man nicht leicht heraus findet" + mit bis auf den Fußboden ver-GLAS-ten Fenstern ausgestattet, obwohl die notwendige Fassaden-Reinigung sehr teuer ist, dafür aber das Putz-Personal am untersten Limit gehalten wird!