Politik | Lo studio

Kompatscher sale, Brunner scende

Il Politbarometer della SWZ sul gradimento dei politici conferma i primi posti a Messner e Pamer. La SVP stabile al 35%, seguono STF 14% e il Team K ed i Verdi al 12%.
Landesregierung
Foto: Seehauserfoto
  • I dati parlano chiaro: Hubert Messner rimane il politico più apprezzato in Alto Adige. Il Politbarometer della SWZ, l’indagine commissionata dall’istituto Apollonis con cui si sonda la popolarità dei politici altoatesini, ha dato un’interessante fotografia del clima politico suditorlese. In cima alla classifica rimangono stabili l’assessore alla sanità Hubert Messner. Il nuovo volto della SVP, candidato per la prima volta alle provinciali del 2023, in cui ottennere ben 30.000 voti di preferenza, rimane il politico più amato in Alto Adige, anche se in leggero calo rispetto a prima. Al secondo posto troviamo Rosmarie Pamer, l’assessora al sociale e vicepresidente della Provincia, che scende leggermente di popolarità ma mantiene comunque il secondo posto. Il suo consenso stabile e la percezione positiva del suo lavoro alimentano le ipotesi di chi la vede come possibile futura successora di Arno Kompatscher alla guida della Provincia.

     

  • L'assessore Huber Messner Foto: USP/Fabio Brucculeri) » [IMG 2 MB]
  • Al terzo posto troviamo invece il Landeshauptmann Arno Kompatscher, che cresce di popolarità. Dopo il calo del 2024, dovuto verisimilmente alla coalizione di destra, Kompatscher cresce ancora. Un effetto che potrebbe anche collegarsi al progredire della riforma dell’autonomia a Roma. Il dato coincide con un altro: il 60% degli intervistati si dichiara soddisfatto del suo operato, dopo che nel 2024 il valore era sceso a un minimo storico del 56%. Nonostante il leggero miglioramento, Kompatscher rimane comunque in calo rispetto ai primi anni del mandato. Interessante il dato secondo cui sia il politico preferito per la popolazione di madrelingua italiana, superando nettamente i politici di madrelingua italiana come Galateo e Bianchi.

    A scendere di molto sono i “soliti noti” della SVP: Luis Walcher, assessore al turismo ed agricoltura, e Peter Brunner. L’ex Sindaco di Bressanone, ora assessore all’urbanistica, ha subito un contraccolpo per la vicenda legata all’acqusito di una baita sull’Alpe di Luson che ha peggiorato la sua immagine pubblica. Nell’opposizione invece, il Team K mostra un trend positivo: Paul Köllensperger supera per la prima volta la soglia di 1,0 punti di gradimento, e Maria Elisabeth Rieder raggiunge il suo massimo storico con 1,2. Entrambi consolidano così la loro posizione come principali voci dell’opposizione.

     

  • L'assessore all'urbanistica Peter Brunner Foto: LPA / Fabio Brucculeri
  • La popolarità è relativa

    Il sondaggio mostra che la popolarità è un concetto relativo: politici polarizzanti come Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) e Jürgen Wirth Anderlan (JWA) hanno valori bassi nella media generale ma altissimi tra i propri elettori, dove godono quasi di status “di culto”. Secondo SWZ, La fedeltà di partito e di gruppo linguistico pesano più delle valutazioni oggettive sul lavoro svolto.

    Interessanti anche i dati sulla notorietà: solo Arno Kompatscher è conosciuto da quasi il 100% del campione. Seguono Philipp Achammer, Ulli Mair e Brigitte Foppa. Al contrario, l’assessore Christian Bianchi è conosciuto solo dal 65% degli intervistati, segno di un interesse politico moderato nella popolazione e di una visibilità che cresce solo con l’esperienza e la permanenza in carica.

    A due anni dalle elezioni del 2023, la situazione politica sudtirolese conferma la sua stabilità secondo il Politbarometer di SWZ che ha analizzato anche i dati dei singoli partiti. La SVP rimane stabile al 35%, a 20 punti di gradimento di secondi classificati: Süd-Tiroler Freiheit (STF, 14%), il Team K (12%) e i Verdi (12%). Un consensom, quello della Stella aplina, stabile soprattutto tra over 65 e lavoratori autonomi secondo SWZ. Gli altri partiti e singoli candidati rimangono con un impatto marginale: solo Freiheitlichen e Fratelli d’Italia raggiungono il 6% circa, mentre le altre liste piccole ed i singoli candidati sono praticamente scomparsi dalla scena politica.