Kunst | Il lutto

Addio a Marilù Eustachio

Si è spenta nella notte a 90 anni la grande pittrice di origine meranese la cui casa di Trastevere era stata un punto di riferimento per artisti e intellettuali della Roma anni Settanta. Figlia di una venostana ha sempre considerato l'Alto Adige la sua Heimat.
Marilù Eustachio
Foto: Salto.bz Fabio Gobbato
  • Si è spenta nella notte (5 novembre) all’ospedale Santo Spirito di Roma, la pittrice Marilù Eustachio. Aveva da qualche mese compiuto 90 anni. In primavera, nello spazio che fino a qualche anno fa era stato il suo studio trasteverino era stata inaugurata l’ultima mostra personale. Terminata l’esposizione, la Galleria Heimat – così ha voluto si chiamasse – è tornata ad essere “un laboratorio, un’ atelier, una fucina di immagini e di poesia oltreché un luogo di dialogo e di incontro tra generazioni di artisti."

    Nata a Merano nel 1934 Marilù era figlia di un funzionario ministeriale distaccato a Malles e di Rosa, donna venostana. Come raccontò la stessa Mariù in un’intervista a SALTO il padre venne trasferito a Roma nel 1937 e la madre non riuscì mai ad ambientarsi nella capitale e così appena poteva tornava per lunghi periodi con la figlia in Alto Adige. Marilù crebbe bilingue e, pur non parlandolo per decenni, considerò il dialetto sudtirolese sempre la propria madrelingua.

  • Piera degli Esposti, Marilù e Francesca Sanvitale: Foto dall'Archivio di Marilù Foto: Instagram Marilù Eustachio
  • “Ogni anno – scrisse in un ricodo pubblicato nel 2021  per la mostra fotografica Heimat 2 alla Galleria Foto Forum, poiché Marilù è stata anche un’ottima fotografa  -  per lunghe vacanze estive, con mia madre andavo a Malles. Ero una bambina timida e imbranata e distratta con un grande amore per la natura e per i gatti. Mi piacevano i boschi i ruscelli, i piccoli orti i fienili (…). Sono stata presa dalla passione per la montagna e con Adolf Vetter, che era un cacciatore di caprioli e stambecchi, facevo delle interminabili camminate per arrivare, verso mezzogiorno, su una cima. Sono stato su tte le grandi cime della val Venosta, Ortles, Cividale, Similaun, Palla Bianco. Negli ultimi trent’anni sono sempre tornata in Alto Adige, passando le estati a Ums, frazione di Völs. A Ums si era creata nella casa di Cristina e di Arnold Tribus una famiglia elettiva variegata e straordinaria. A Ums ci sono venuti quasi tutti i miei amici: Goffredo Parise, Piera Degli Esposti, Francesca Sanvitale, Nadia Fusini, Alex Langer, Franco Marcoaldi, Patrizia Cavalli, il Barone Franchetti, Liliana Cavani. Sono nell’età in cui si preferisce ricordare più che fare un’esperienza, perché il ricordo ha un incanto, una lontananza, una durata che la realtà non riesce a restituire. Non sono quindi tanto sicura di rivede il mio amato Sudtirolo ma lo disegno spesso, me lo prefiguro, lo ricostruisco”.

    La sua casa di Trastevere era frequentata da pittori come Renato Guttuso, Carla Accardi, Piero Guccione, Titina Masselli, Alghero Boetti, Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Renato Mambor e poi dal "giro" di Pier Paolo Pasolini, con cui è stata nello Yemen, e cioè Elsa Morante, Moravia e l’attrice Laura Betti. Negli anni Settanta e Ottanta ha frequentato moltissimo Susan Sontag

    Nei due articoli linkati in fondo è raccontata la storia di Marilù Eustachio, la sua arte, e il suo rapporto con il Sudtirolo, l’amicizia con Arnold Tribus e Franz Staffler.