Post-Covid obiettivo comune
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Il Consiglio provinciale di Bolzano ha dato ufficialmente avvio stamane alla Commissione d’inchiesta sul Covid-19, istituita in seguito alla richiesta presentata da nove consiglieri il 10 aprile scorso. La commissione avrà il compito di sviluppare una valutazione complessiva sulla gestione della pandemia tra il 2020 e il 2023, con l’obiettivo di accertare i fatti, valutarne gli aspetti politici, analizzare le conseguenze sociali e trarre insegnamenti utili per affrontare crisi future.
Durante la seduta costitutiva, svoltasi oggi, sono stati eletti i vertici dell’organismo: Brigitte Foppa (Verdi) è stata nominata presidente con 24 voti, l'assessora Rosmarie Pamer (SVP) vicepresidente con 28 voti e Franz Ploner (Team K) segretario con 25 voti. La votazione è avvenuta con voto ponderato, cioè assegnando a ogni componente un numero di voti proporzionato alla consistenza del proprio gruppo. Battuta la candidatura alternativa di Jürgen Wirth Anderlan (JWA), sostenuta dal suo solo voto e della Süd-Tiroler Freiheit, per un totale di cinque preferenze. Anche Renate Holzeisen (Vita) ha votato per Foppa.
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Il mandato della Commissione
La Commissione è composta da un/una rappresentante per ciascun gruppo consiliare. Il lavoro si concentrerà su due aspetti principali: le misure adottate da Giunta provinciale, Consiglio, amministrazioni locali e altre autorità per contrastare il virus, con un’analisi delle loro conseguenze a breve, medio e lungo termine, nonché le dinamiche sociali ed emotive sviluppatesi in Alto Adige durante la pandemia, incluse le tensioni e le divisioni che hanno caratterizzato la società. La presidente Foppa ha sottolineato fin dall’inizio la specificità di questa Commissione, definita come un raro spazio di indagine orientato a un obiettivo condiviso: “Questa commissione d’inchiesta si distingue da tutte le altre perché si dedica a un obiettivo comune. Solo a questa condizione ho accettato di assumerne la presidenza – ha spiegato la capogruppo dei Verdi -. Mi sta particolarmente a cuore ricostruire una cronologia condivisa degli eventi. Molte cose abbiamo già dimenticato, forse anche rimosso. Il mio obiettivo dichiarato è individuare responsabilità, intrecciare la visione odierna con l’esperienza di allora e così, forse, contribuire a superare almeno in parte la frattura sociale nata nel 2020 e negli anni successivi. Ma potremmo anche fallire.”
Man müsste auch noch die…
Man müsste auch noch die Pestepidemie von 1348 oder jene von 1635 in Tirol aufarbeiten, wobei bei der letzteren vor allem die Frage zu stellen ist, ob die damals verfügten Quarantänevorschriften gerechtfertigt waren und ob es sich nicht eher um Handelsbeschränkungen gehandelt hat, die von einer mit Kanzler Biener bzw. mit Erzherzogin Claudia verbündeten Lobby verfügt wurden, um einen jüdischen Händler auszuschalten. Geklärt werden müsste außerdem, ob es sich überhaupt um Pest gehandelt hat, da es sich nach anderen Quellen ja auch um eine Fleckfieberepidemie gehandelt haben könnte, die vor allem von Läusen verbreitet wurde. Eine lausige Angelegenheit, um die sich der Wirth an der Lahn kümmern sollte, wer denn sonst.