Politik | Bolzano

Asili nido, 48 posti in meno

La giunta bolzanina elimina l’overbooking, il Comune avrà 128mila euro in meno ma “l’assistenza sarà migliorata”, assicura l’Assb.
Asilo
Foto: upi

La giunta comunale ha deciso di diminuire, su proposta dell’assessore Sandro Repetto, dal 1° settembre, i posti negli asili nido comunali passando da 542 a 494. Uno sguardo indietro: nel 2012 l'Azienda Servizi Sociali (Assb), che gestisce le dieci strutture a Bolzano, aveva pianificato e gradualmente introdotto, sulla base di un'apposita normativa provinciale - che prevedeva l’incremento della capacità ricettiva e potenzialmente del personale, fino al 15% -, un aumento dei posti in asilo nido pari all'8,5% senza tuttavia alzare anche i costi. Misura che, come spiega la direttrice dell’ufficio servizi alla famiglia dell’Assb, Licia Manzardo anche sulla base di studi e analisi di settore, aveva rivelato un calo della qualità del lavoro pedagogico, maggiore stress lamentato e riferito dalle educatrici e dunque minore qualità dell'interazione con i bambini.

Negli anni successivi e fino al settembre scorso pareva tuttavia improponibile un ripensamento visto il progetto provinciale di finanziamento ad ore dei servizi alla prima infanzia e quindi l'altissimo rischio di un calo delle frequenze, delle ore di presenza e conseguentemente del finanziamento da parte provinciale. Poi la decisione: rimuovere il cosiddetto overbooking. Tagliare 48 posti corrisponde a minori entrate pari al 9%, 128.000 euro in tutto. I motivi di tale scelta sono da riscontrarsi in parte nel fatto che, per via della crisi, non tutte le famiglie possono permettersi il nido, e dunque una quarantina di posti l’anno non vengono coperti; e in parte nello sbilanciato rapporto numerico educatrici/bambini (il modello ne prevede 2 per 18 bimbi) che evidenziava oggettive criticità pedagogiche.