Wirtschaft | Trentino

Waiting for Cottarelli

Al via la tredicesima edizione del Festival dell'Economia di Trento su “lavoro e tecnologia”. Il direttore Boeri: “Importante tenere sotto controllo i conti pubblici”.
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Foto: festival economia

Ieri, 31 maggio, si sono accesi i riflettori sull'edizione numero 13 del “Festival dell'Economia” di Trento, tradizionale appuntamento per la classe dirigente nazionale, pensatori ed economisti da tutto il mondo, che quest'anno affronteranno una delle questioni più delicate del presente: il rapporto tra lavoro umano e progresso tecnologico. Il Festival si è trovato a fare i conti con la partita romana (al cardiopalma) per la nascita del nuovo governo Lega-M5S guidato da Giuseppe Conte. E così, sino all'ultimo è rimasta in forse la partecipazione dell'oramai ex-premier designato Carlo Cottarelli, atteso oggi a mezzogiorno per la presentazione al dipartimento di Lettere e Filosofia del suo libro “I sette peccati capitali dell’economia italiana”. Dopo aver rimesso il mandato per formare un governo, l'economista direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ha potuto confermare la sua presenza all'incontro a Trento. Forfait invece da parte del ministro dell’Economia uscente Pier Paolo Padoan, impegnato al G7 in Canada.

“Ciò che rende molto costoso questo stallo è la grandissima incertezza che ci circonda, un conto è fare promesse esagerate in campagna elettorale, un conto è ribadire le stesse promesse senza chiarire come possano essere tradotte in pratica da parte di chi ha la maggioranza per governare" ha dichiarato Tito Boeri all'inaugurazione del Festival di cui è direttore scientifico, sottolineando che “siccome sono promesse molto impegnative, c'è qualche preoccupazione che ci possano essere intenzioni di non rispettare gli impegni che il nostro governo, il settore pubblico, ha preso non soltanto nei confronti degli investitori esteri ma dalle famiglie italiane. L'incertezza alla lunga è molto pericolosa”. “Non è tanto una questione di mercati europei – ha aggiunto il presidente dell'INPS – ma siamo noi che dobbiamo essere i primi guardiani dei nostri conti pubblici". “Dobbiamo preoccuparci – ha proseguito – per il valore dei nostri titoli di Stato, che sono nei portafogli delle nostre banche, dove magari abbiamo i nostri risparmi”.

Attesa per i relatori “big”, molti dei quali ex-ministri: oltre a Stefania Giannini e Maria Chiara Carrozza, oggi alle 17.30 al Teatro Sociale interverrà Elsa Fornero, sull'abolizione della riforma pensionistica che porta il suo nome. Alle 19 il panel dal titolo “Il sindacato di fronte alla sfida dell’automazione” con Susanna Camusso della CGIL, moderato da Nunzia Penelope. Infine alle 21 “L’Europa al bivio” con il Commissario europeo per la qualità della legislazione, lo Stato di diritto e la Carta dei diritti fondamentali nonché Primo vicepresidente della Commissione Europea Franciscus Timmermans, intervistato da Tonia Mastrobuoni e Valentina Romei. Domani, 2 giugno, alle 16 sarà la volta dell'ex-ministro Enrico Giovannini, docente di statistica economica a Roma Tor Vergata, su “innovazione e sviluppo sostenibile”. Domenica 3 alle 15 si parlerà di Reddito di cittadinanza, di garanzia, minimo e di inclusione con Chiara Saraceno, Fernando Di Nicola, Cristiano Gori e Pasquale Tridico.

Tornando al programma odierno, grande attesa anche per l'appuntamento alle 16:30 con Eugeny Morozov su “Geopolitica (e geoeconomia) dell'Intelligenza Artificiale” ovvero la guerra planetaria tra imprese americane e cinesi per il controllo delle nostre vite: "l'Europa può ancora fare qualcosa?" l'interrogativo posto dal giornalista bielorusso.