Donatori di Musica, la cura oltre la medicalizzazione
Concerti in ospedale, musica in corridoi solitamente asettici, applausi e standing ovations: l'iniziativa "Donatori di Musica" approda a Bolzano per ritirare il premio della Fondazione Langer.
Nei prossimi giorni si terrà qui a Bolzano Euromediterranea: una manifestazione culturale di dialogo, musica e cinema incentrata sul tema del "prendersi cura". Si parlerà quindi di come gli individui e le loro famiglie affrontano la malattia, in sinergia con medici e strutture ospedaliere, e di quelli che sono i progetti innovativi nell'ambito della medicalizzazione. Protagonista assoluto di queste giornate che animeranno Bolzano dal 3 al 6 luglio, sarà il progetto "Donatori di Musica", vincitore del premio indetto dalla fondazione stessa.
Ma cos'è "Donatori di Musica"? Si tratta di un progetto musicale nato all'interno dei corridoi e delle stanze del reparto di Oncologia dell'ospedale di Carrara, un ospedale tutto particolare dove l'odore dei disinfettanti e il silenzio hanno ceduto il posto a flipper e musica. Il tutto è nato nel 2007, quando un importante produttore discografico, Gian Andrea Lodovici, è stato ricoverato presso l'ospedale di Carrara per un tumore allo stomaco. Scoperta la professione del paziente, il primario del reparto Maurizio Cantore ha proposto a Lodovici, tra le altre cose organizzatore di eventi musicali, di programmare una stagione di concerti "ospedalieri". Da allora il progetto di Lodovici e Cantore, purtroppo morto di cancro nel 2008, è cresciuto: l'ospedale di Carrara ha ospitato più di 80 concerti e vuole espandersi.
Ora "Donatori di Musica" sta portando questa iniziativa fuori da quella struttura, in altri ospedali tra i quali spicca quello di Bolazno, "perché la musica - come sostiene Anna Bravo del Comitato scientifico della Fondazione Langer - può agevolare l’ingresso vero della società civile nella quotidianità della cura”. Il prendersi cura infatti non si può e non si deve limitare all'azione fisica che il medico compie sul paziente, ma deve passare anche attraverso un processo psicologico quotidiano che permetta di affrontare la malattia. E la musica può, a livello subconscio, fare molto. L'ospedale di Carrara sta infatti monitorando i pazienti che partecipano ai concerti, e pare che tra gli altri effetti ci sia una minor sensibilità ai farmaci della chemioterapia, la cui assunzione è solitamente accompagnata da forti dolori.
Il 5 luglio, presso la Kongress-Saal dell'Ospedale di Bolzano, avverrà la premiazione e si parlerà di prendersi cura di sé e degli altri, in una conferenza accompagnata dalla musica e dalla voce di donatori del calibro di Gemma Bertagnolli, Giovanni Bietti e Giuseppe Lupis.
Il programma della manifestazione Euromediterranea.