“Confidiamo nella natura”
Caldo, siccità e poche piogge. L’acqua e il caldo sembrano aver risvegliato la coscienza collettive ed ora, a livello politico e sociale, l’attenzione al tema del clima è sempre più alta. Basta guardarsi intorno per vedere cosa questo periodo siccitoso abbia causato alla natura stessa, più precisamente: osservando gli alberi intorno a Bolzano si notano delle macchie marroni, un verde schiarito, il bosco che soffre.
“Il motivo principale di questo fenomeno – dice Günther Unterthiner, Direttore della ripartizione foreste della Provincia – è la mancanza di acqua dovuta alla riduzione delle precipitazioni. Non è un problema di falda, che invece si verifica a fondo valle, e neppure esclusivamente degli incendi che si sono verificati in zona.” Insomma, il caldo e la siccità hanno seccato parte della vegetazione e causato la morte degli alberi. Da qui, il quesito: che cosa si può fare? È possibile mettere in atto dei piani per tamponare il problema? Le speranze ricadono tutte sulla pioggia.
“Ogni pioggia è benvenuta. Non possiamo irrigare i boschi come si fa per i campi. Dobbiamo far agire la natura” continua Unterthiner. In ogni caso, gli effetti del caldo influiscono differentemente da specie a specie: “Ogni albero che ha uno strano colore è morto o temporaneamente malato. Alcune specie perdono solo le foglie, ma altre – come gli abeti rossi e i pini – una volta secche muoiono. L’autunno, con le sue piogge persistenti, è certo un periodo più favorevole dell'estate e gli alberi anziani, un domani, possono essere sostituiti da alberi giovani. Confidiamo nella natura."
E sulla possibilità che gli alberi intorno al capoluogo vengano attaccati dal bostrico – qui l’approfondimento di Salto.bz – Unterthiner chiarisce: “Il bostrico non è presente in zone a bassa quota come Guncina e Aslago. Detto questo, però, se gli alberi stanno male possono certamente essere attaccati da insetti e funghi. Ci rimane solo seguire con attenzione ciò che indica la natura”.
Philipp Tartarotti, dell’Ufficio meteorologia e prevenzioni valanghe, riferisce che "Il mese di luglio è stato un mese molto secco, eccetto qualche evento temporalesco, le ultime settimane hanno avuto poca pioggia e, come spesso accade durante l’estate, non sono uniforme come avviene in inverno: i temporali di calore sono molto localizzati e perlopiù imprevedibili. Un paio di giorni fa, in Val Passiria, ci sono stati 100 millimetri di pioggia in 6 ore, mentre a Bressanone non ha piovuto, c’è sempre una evidente irregolarità.”
Al calo del circa 30% di precipitazioni in Provincia di Bolzano, dove, dall’inizio dell’anno, sono stati registrati 260 millimetri di acqua, ovvero circa 140 in meno della media nel lungo periodo, si sommano le temperature largamente sopra la media. L’Alto Adige bolle e la vegetazione soffre. Basta alzare lo sguardo.