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Busoni, chi vincerà?

Il concorso pianistico bolzanino giunge alle battute conclusive: Arsenii Mun, Anthony Ratinov e Ryota Yamazaki sono i tre concorrenti selezionati per la Finalissima
Foto: Anna Cerrato
Arsenii Mun, Anthony Ratinov e Ryota Yamazaki (da sinistra a destra): sono questi i nomi dei super finalisti che domenica mattina si esibiranno con l’Orchestra Haydn diretta da Arvo Volmer per l’ultimissima prova del Premio Busoni (alle 10 al Teatro Comunale). Comunque vada, per ciascuno di loro sarà un momento grandioso, che corona un lungo percorso: l’iscrizione nella primavera 2022, il superamento di una prima selezione sulla base di un video, poi la selezione in streaming con il Glocal Piano Project e infine le tre prove (due solistiche, una mista cameristica/solistica) superate via via qua a Bolzano. L’ultima prova in ordine di tempo, quella di musica da camera, è stata un bel banco di prova che ha messo in luce le diverse qualità di interpreti in un contesto che quest’anno più che mai conferma il livello molto alto. I tre l’hanno spuntata sugli altri concorrenti, che pure sono stati protagonisti di ottime esecuzioni: erano in sei in tutto a misurarsi in questo penultimo step, accompagnati dall’Isidore String Quartet.
 
Arsenii Mun con la Isidore String Quartet, Busoni 23
Arsenii Mun con la Isidore String Quartet: In confronto diretto con Yamazaki sul Quintetto di Brahms si apprezzavano le pennellate di espressività morbida, spesso intima da parte di Mun. | Foto: Anna Cerrato
 
Il russo Arsenii Mun e il giapponese Ryota Yamazaki nella stessa sera hanno eseguito il Quintetto di Brahms, dando luogo a un confronto immediato: di Mun si apprezzavano le pennellate di espressività morbida, spesso intima, anche se non mancava la potenza dei passaggi più maestosi; e del resto nella parte solistica era l’unico a presentare un brano classico – una Sonata di Haydn – scelta di particolare raffinatezza; non mancavano tuttavia da parte sua le dimostrazioni di brillante virtuosismo, con i fuochi di artificio (letterali) di Debussy e quelli rapsodici di Liszt.
 
Ryota Yamazaki, Busoni 23
Ryota Yamazaki: ...la sua Sonata di Liszt mostrava una tenuta impeccabile e una naturalezza davvero superlativa nei repentini mutamenti di tono e umore.  | Foto: Anna Cerrato
 
Il Brahms di Yamazaki era particolarmente intenso, con suono pieno, sia nella cantabilità che nei passaggi veloci, e per questo particolarmente centrato stilisticamente; e la sua Sonata di Liszt mostrava una tenuta impeccabile e una naturalezza davvero superlativa nei repentini mutamenti di tono e umore. Molto convincente anche l’americano Anthony Ratinov con la sua Terza Sonata di Chopin appassionata e un Quintetto di Dvorak luminoso, dalle felici scelte timbriche.
La Finale sarà nel segno della musica russa, con tre concerti di altrettanti compositori, mostri sacri della scuola pianistica russa tra Ottocento e Novecento: Arsenii Mun eseguirà la Rapsodia su un tema di Paganini op. 43 di Rachmaninov mentre Anthony Ratinov il Concerto per pianoforte e orchestra di Prokof'ev n.3, op.26; infine Ryota Yamazaki concluderà con il Concerto per pianoforte e orchestra n.1 op.23 di Čajkovskij.
 
Anthony Ratinov con la Isidore String Quartet, Busoni 23
Anthony Ratinov con la Isidore String Quartet: ...un Quintetto di Dvorak luminoso, dalle felici scelte timbriche. | Foto: Anna Cerrato​​​​​​​
 
Il Teatro Comunale è praticamente sold out ma le possibilità di seguire la Finale non mancano dato che verrà trasmessa in diretta televisiva su Rai 5 oltre che naturalmente in streaming sul sito del concorso; in più quest’anno le fasi conclusive del Busoni sono ospitate anche su Stage+, la piattaforma streaming della Deutsche Grammophone, e in Cina streaming si potrà seguire su Amadeus TV. Localmente la Finale sarà trasmessa dal vivo da RAI Südtirol in diretta radiofonica e televisiva.Chi si perde la possibilità di vedere la Finale dal vivo avrà un ultima chance di vederla il 10 settembre alle ore 22.05 su ORF3.